Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Progetti e iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

Più gruppi organizzati, darknet e droni: ecco la criminalità nell’era tecnologica

I gruppi criminali in Europa sono aumentati del 39% rispetto al 2013, dice l’ultimo Rapporto Europol sul crimine organizzato. Il mercato della droga rimane il più vasto, ma aumentano i delitti perpetrati attraverso la rete e le nuove tecnologie.

Nel Rapporto di valutazione sulla minaccia del crimine organizzato, Socta 2017, l’Ufficio europeo di polizia (Europol) registra crimini internazionali sempre più complessi in natura ed estesi in scala. Sono più di 5mila i gruppi criminali attualmente sottoposti ad indagine nell’Ue: un numero in drastico aumento rispetto al 2013, quando sotto la lente dell’Europol finivano 3.600 gruppi. È in aumento anche il fenomeno della “poli-criminalità”, infatti circa il 45% dei gruppi sotto indagine sono coinvolti in più di un’attività criminale. La maggior parte delle organizzazioni che operano a livello internazionale sono attive in più di tre Paesi (70%), e alcune operano in oltre sette Paesi (10%).

I profitti generati da alcune attività criminali sono enormi e potrebbero essere paragonati a quelli delle più grandi multinazionali. Nell’Ue, le attività che facilitano la perpetrazione della maggior parte dei crimini sono la falsificazione di documenti, il riciclaggio di denaro e il commercio online di prodotti e servizi illegali.

Il Rapporto analizza la criminalità organizzata in Europa sotto il profilo dei criminali e del tipo di crimine:

  • I criminali sotto indagine da parte dell’Europol integrano rapidamente le nuove tecnologie nei propri modi operandi, avvalendosi dell’ampia disponibilità di canali di comunicazione criptata e dell’espansione del commercio online. Ad esempio è sempre più utilizzata la darknet, una rete virtuale privata dei cui siti attivi il 57% sono collegati ad attività illecite. Secondo il Rapporto, tuttavia, i gruppi criminali più minacciosi sono quelli che reinvestono i propri profitti nell’economia legittima oltre che nelle proprie imprese criminali, garantendo così la continuità e l’espansione del proprio business. In questo modo anche alcuni gruppi terroristici riescono a finanziare le proprie attività.
  • I tipi di crimine cambiano nell’era della tecnologia. Si sviluppano nuove forme di delitti che si avvalgono di innovazioni tecnologiche come droni ad alta performance e a prezzi accessibili. Aumentano i reati informatici, che includono l’abuso sessuale dei minori online e le frodi sulle carte di credito. Al momento, la principale minaccia informatica in Europa è rappresentata dal Cryptoware, un malware crittografato che limita l’accesso del dispositivo infettato richiedendo un riscatto per risolvere il problema.

Il mercato criminale più grande resta, però, quello tradizionale della droga. È un mercato in continua espansione e dal valore di almeno 24 miliardi di euro l’anno. Circa un terzo dei gruppi criminali organizzati in Europa sono coinvolti nella produzione, nel traffico e nella distribuzione di sostanze illecite. Altra attività criminale tradizionale è il traffico di esseri umani per lo sfruttamento del lavoro, realtà in crescita a seguito della crisi dei migranti.

Ci sono poi i reati ambientali, come le operazioni illecite di raccolta, trasporto, recupero e gestione dei rifiuti o l’uccisione, la distruzione, il possesso o il commercio di specie protette di flora e fauna. Si tratta di crimini meno diffusi rispetto a quelli tradizionali o della rete, ma che spesso pongono problemi per la difficile distinzione tra gruppi criminali organizzati e imprese legittime che commettono sistematicamente illeciti ambientali.

Un panorama in rapida evoluzione, quindi, quello della criminalità organizzata transnazionale, legato in particolare al sedicesimo SDG centrato su pace, giustizia e istituzioni solide, il cui target 16.4 stabilisce l’obiettivo, entro il 2030, di  “ridurre in modo significativo i flussi finanziari e di armi illeciti, rafforzare il recupero e la restituzione dei beni rubati e combattere tutte le forme di criminalità organizzata”.
 

di Lucilla Persichetti

giovedì 16 marzo 2017

Aderenti