Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Progetti e iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

Mercato delle armi, nel 2012-2016 record del volume di affari dal 1990

La relazione del Sipri, Stockholm International Peace Research Institute, fotografa e compara dati e analisi in materia di conflitti, armamenti, controllo delle armi e disarmo: gli Usa i maggiori esportatori, balzo in avanti della Cina.

La quantità di armi comprate e vendute nel mondo a partire dalla fine della Guerra Fredda non è mai stata così consistente come nel quinquennio appena trascorso.

Un volume di scambi mondiale che tra il 2012 e il 2016 è aumentato del 8,4% rispetto al 2007-2011, vedendo in testa alla classifica degli esportatori Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Germania.

Sull'altro versante invece i maggiori Paesi acquirenti sono stati India, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti (Uae), Cina e Algeria, che insieme hanno costituto il 34% delle importazioni mondiali di armi.

E' quanto reso noto dal Sipri, Stocholm International Peace Reserach Institute, che dal 1966 si dedica alla ricerca in materia di conflitti, armamenti, controllo delle armi e disarmo, offrendo dati, analisi e raccomandazioni destinati a politici, ricercatori, media, cittadini e portatori di interesse.

Così dalla relazione Trends in International Arms Trasfers, 2016 emerge come il flusso di armi diretto ad Asia, Oceania e Medio Oriente sia cresciuto nel quinquennio 2012–2016 su quello precedente (le prime due +7,7%, il terzo +86%), mentre la tendenza che riguarda Europa, continente americano e Africa va nella direzione opposta, registrando un calo delle importazioni, rispettivamente del 36% e del 18%.

I cinque maggiori Paesi esportatori di armi sopra citati - Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Germania - su 57 Paesi attivi in questo settore di mercato individuati dalla ricerca dell'Istituto svedese, costituiscono insieme il 74% delle esportazioni: solo il flusso di Stati Uniti e Russia ne rappresenta il 56%.

Il maggior balzo in ogni caso è stato compiuto dalla Cina che rispetto al quinquennio precedente ha aumentato le esportazioni del 74%, seguita da Stati Uniti, 21,4% e Russia, 4,7%.

La flessione negativa a livello europeo è ben evidenziata nei casi di Germania e Francia, in cui la prima ha visto diminuire le proprie esportazioni del 36%, la seconda del 5%, sempre in confronto al periodo 2007-2011.

di Elis Viettone

venerdì 17 marzo 2017

Aderenti