Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Progetti e iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

Singapore è la città più cara al mondo, Milano 29esima e Roma 34esima

Il Worldwide Cost of Living Report 2017, elaborato dall'Economist Intelligence Unit, ha preso in esame 133 città comparando i prezzi di 160 beni e servizi di base: su sei città in testa alla classifica, cinque si trovano in Asia.

Il costo della vita per un abitante di Singapore è di tre volte superiore al quello sostenuto da un cittadino di Almaty, in Kazakistan. Dallo studio Worldwide Cost of Living Report 2017 condotto dall'Economist Intelligence Unit, costola della testata britannica The Economist, che ha preso in esame 133 città del Pianeta comparando i prezzi di 160 beni e servizi di base, è emerso che delle sei città in testa alla classifica, quindi più care, cinque si trovano in Asia, esattamente: Singapore, Hong Kong, Tokyo, Osaka e Seul. La medaglia di bronzo ad ogni modo tocca a Zurigo, in Svizzera, città più cara d'Europa.
La classifica stilata, il Cost of living index, è uno strumento utilizzato in prevalenza dai manager delle risorse umane per stabilire il giusto compenso degli stipendi legati a contratti stipulati all'estero.

Al nono posto, appena dopo Ginevra e Parigi e a pari merito con Copenhagen, compare New York, del 20% più economica rispetto alla città-Stato malese e, sebbene generalmente la tendenza delle città americane abbia mostrato una flessione dei costi della vita, la Grande Mela ha invece scalato diverse posizioni rispetto a cinque anni fa, quando era 46esima. Delle 16 prese in considerazione in Usa, le uniche città che hanno visto aumentare i propri prezzi sono state San Francisco, Lexington e Kentucky.

Venendo all'Europa, mediamente le sue città sono diventate più economiche, registrando una netta inversione. Se infatti dieci anni fa otto delle dieci città più care al mondo erano nel Vecchio continente, oggi sono solo quattro.
Per trovare l'Italia bisogna arrivare alla 29esima posizione, con Milano che registra gli stessi prezzi applicati ad Amman, in Giodania. Rispetto a un anno fa, il capoluogo lombardo non sembra aver subito significative variazioni, così come stabile risulta l'andamento dei prezzi a Roma, 35esima in classifica. 

Colpisce osservare scorrendo l'indice come le città dove negli ultimi 12 mesi i costi sono maggiormente schizzati sono proprio quelle in testa: Tokyo e Osaka, in Giappone, e Seul, in Corea del Sud. Quest'ultima ha anche da poco collezionato il non proprio gradevole primato di essere il Paese con il maggior deficit ecologico, come evidenziato in un nostro recente articolo, consumando, con il proprio stile di vita, risorse per ben 8,4 Paesi.

di Elis Viettone

giovedì 20 aprile 2017

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