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Ocse-Pisa 2022: 4 studenti su 10 non raggiungono il livello di competenza di base
I risultati sono peggiorati con la pandemia. In Italia il rendimento è discordante, divari tra Nord e Sud e tra licei e tecnici. Siamo ultimi al mondo per gender gap in matematica. A Singapore le performance più alte. [VIDEO] 15/12/23
Un peggioramento senza precedenti nel rendimento in matematica e lettura, andamento stabile invece nelle scienze. E per quanto riguarda le competenze di base nei tre ambiti, essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale ed economica, nel 2022 le ha raggiunte solo il 60% dei quindicenni nei Paesi Ocse. Segno che i sistemi educativi non sono ancora altamente inclusivi. È quanto emerge dalla rilevazione internazionale Ocse-Pisa (Programme for international student assessment), che monitora con cadenza triennale il rendimento delle studentesse e degli studenti di 15 anni. Nel 2022 l’indagine ha coinvolto circa 690mila studenti di 81 Paesi (inclusi 37 membri Ocse). In Italia sono stati testati 10.552 studenti provenienti da 345 scuole. Il 5 dicembre si è tenuta la presentazione degli esiti italiani a cura di Invalsi, che si occupa della somministrazione delle prove e della raccolta dati.
Oltre alle prove relative a matematica, lettura e scienze, la rilevazione ha riguardato anche il “pensiero creativo” e l’“alfabetizzazione finanziaria” i cui risultati saranno pubblicati nel 2024. L’obiettivo dell’indagine Pisa è misurare non solo le conoscenze degli studenti nei tre ambiti, ma anche la capacità di utilizzo della matematica per risolvere problemi nei contesti reali; nel saper elaborare le informazioni di un testo, scegliere tra le fonti e distinguere i fatti dalle opinioni; infine va a verificare la familiarità con il pensiero scientifico alla base di decisioni informate e consapevoli nei diversi ambiti della vita. In sostanza, l’indagine Pisa offre ai governi informazioni utili per politiche sempre più mirate ed efficaci nei sistemi educativi.
Matematica: Italia in linea con la media Ocse
Singapore guida la classifica mondiale con un punteggio medio di 575, seguono altri cinque Paesi dell’Est asiatico, in ultima posizione c’è la Cambogia (336). L’Italia ottiene un punteggio di 471 allineandosi, per la prima volta, con la media Ocse che si attesta su 472, 17 punti in meno rispetto alla precedente rilevazione del 2018, ma naturalmente di mezzo c’è stato il Covid. Tra i Paesi in linea con l’Italia anche Germania, Norvegia, Stati Uniti e Vietnam. Nell’area Ocse, gli studenti in condizioni socioeconomiche migliori hanno ottenuto in media 93 punti in più rispetto ai loro coetanei svantaggiati. Questa differenza in Italia è di 85 punti. Per quanto riguarda il livello di competenze, sia l’Italia che la media Ocse contano circa il 30% di studenti che non raggiunge il livello 2, che corrisponde alle competenze di base. E solo sette su 100 in Italia raggiungono i livelli più alti, 5 o 6, rispetto a una media Ocse di nove.
Lettura: Italia sei punti oltre la media Ocse
Singapore svetta in classifica con il risultato medio di 543 punti, seguono Irlanda e Giappone (516). In coda la Cambogia con 329. L’Italia con il valore di 482 supera la media Ocse, che perde ben 10 punti rispetto al 2018, a fronte del massimo di cinque delle precedenti edizioni. Andando più nel dettaglio, gli studenti italiani si collocano tra i coetanei di Svizzera (483) e Austria (480). L’Italia fa meglio di Germania e Francia, mentre viene superata da Finlandia e Polonia e Stati Uniti. Considerando livelli di competenza in lettura, in Italia quattro studenti su cinque raggiungono le abilità di base, rispetto ai tre su quattro della media Ocse. E solo cinque su 100 sono ai livelli più alti, contro i sette della media Ocse.
Scienze: Italia meno otto punti rispetto alla media Ocse
I Paesi dell’Asia orientale occupano i primi sei posti della classifica mondiale, Singapore è al vertice con un punteggio medio di 561, ultima la Cambogia con 347. Rispetto al 2018 in Italia il rendimento medio cresce di nove punti, ma il punteggio di 477 rimane sotto alla media Ocse (485), che non cambia rispetto alla precedente rilevazione. Nelle scienze le studentesse e gli studenti italiani si collocano tra i coetanei della Norvegia (478) e della Turchia (476). I Paesi dell’Unione europea che ottengono un punteggio inferiore a quello italiano sono Grecia, Bulgaria, Islanda, Malta e Slovacchia. Per quanto riguarda la distribuzione degli studenti nei sette livelli di competenza presi in esame, sia in Italia che in media nei Paesi Ocse il 76% degli studenti ha raggiunto almeno il livello 2 di competenza di base, e solo 7 su 100 è nei livelli più alti, 5 o 6.
In Italia minori investimenti nell’educazione rispetto ai Paesi Ocse
Un quinto dei giovani italiani non possiede un diploma. Rimane alto il numero di chi non studia e non lavora. Il Rapporto Ocse “Education at a glance 2023” si concentra sugli studi tecnico-professionali con confronti negativi per il Paese. 18/10/23
Andamento e divari in Italia
In tutti e tre gli ambiti il Nord Ovest registra i punteggi più alti, seguono Nord-Est, Centro, Sud e Sud-isole. Ponendo l’attenzione alle quattro tipologie di scuole, i Licei primeggiano in tutte e tre gli ambiti, seguiti dagli istituti tecnici, professionali e in coda i centri di formazione professionale: il distacco tra il punteggio più alto e il più basso è di 96 punti in matematica, e di oltre 100 in lettura e scienze.
Per quanto riguarda la matematica, a livello nazionale il punteggio medio è sceso di 15 punti rispetto al 2018.I Licei, gli Istituti tecnici e i centri di formazione professionale registrano un calo di ben 23 punti. Nel valutare l’impatto delle condizioni socioeconomiche degli studenti sul rendimento in matematica, a livello di area geografica è stata rilevata una distanza simile del punteggio tra studenti svantaggiati e i coetanei vantaggiati, che va da un minimo di 63 punti al Centro al massimo di 90 punti al Sud. Nella lettura il rendimento medio si mantiene stabile rispetto al 2018, ma anche alle precedenti rilevazioni. Guardando il dato per area geografica, nel 2022 il Nord-Est peggiora di 30 punti rispetto alla prima indagine del 2000; invece Sud e Isole migliorano di ben 31 punti rispetto al 2006. Nelle scienze, è da segnalare un aumento di 20 punti rispetto al 2018 nel Sud Isole. Osservando il dato per tipo di scuole non ci sono differenze rilevanti nei risultati ottenuti dagli studenti, ma visti nell’arco dell’ultimo decennio c’è un significativo calo.
Analizzando il divario di genere, si mantiene stabile nella matematica: nel 2022 i ragazzi ottengono in media un risultato superiore di ben 21 punti, a fronte dei 9 della media Ocse. In nessun altro degli 81 sistemi scolastici censiti il divario di genere in matematica è così ampio. Le ragazze, invece, superano i coetanei nella lettura, fino a 19 punti in più. In scienze non sono state registrate differenze significative, come nel resto dei Paesi Ocse. Da evidenziare che in Italia nei livelli più alti di competenze (5 e 6) contiamo cinque ragazzi e tre ragazze ogni 100 studenti.
"I dati dell'indagine internazionale Ocse Pisa confermano la necessità della riforma dell'istruzione tecnico-professionale che ha tra gli obiettivi il rafforzamento delle competenze degli studenti nelle discipline di base". Così il ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara ha commentato i risultati 2022, aggiungendo che "con Agenda Sud ci avviamo a colmare un intollerabile gap di risultati formativi fra Nord e Sud del Paese".
La rilevazione Ocse Pisa
I risultati italiani
Fonte copertina: mangpor2004, da 123rf.com
di Antonella Zisa