Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Progetti e iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

Contro mercato illegale pesca, da Tokyo meeting su trasparenza e sostenibilità

L'International Conference on Seafood Transparency and Sustainability nella capitale giapponese, scelta proprio per il ruolo centrale da produttore e consumatore nel settore ittico che il Paese riveste.

Condividere informazioni sull'impatto della pesca illegale e su come altre nazioni affrontano la trasparenza e la sostenibilità del mercato ittico: ecco i principali argomenti discussi a Tokyo il 16 e 17 maggio nell'ambito del'incontro International Conference on Seafood Transparency and Sustainability.

E proprio per il ruolo fondamentale del Giappone nell'industria della pesca globale sia come produttore sia come consumatore, lo Stato nipponico ha riunito circa 300 partecipanti, tra rappresentanti di governo, settore privato, mondo accademico, media, istituzioni intergovernative e ong, in un incontro organizzato dall'Agenzia Giapponese per la Ricerca e l'Educazione alla Pesca, dall'Università Waseda e dall'Organizzazione per la conservazione della Natura (Iucn).

I lavori del primo giorno hanno visto in agenda un focus sull'uso della tecnologia per il monitoraggio e la rilevazione della pesca “illegal, unreported and unregulated (Iuu)” e su quali prospettive adottare nella cooperazione internazionale per contrastare questo tipo di comportamenti illeciti, mostrando ad esempio i risultati dell'analisi delle immagini satellitari per il monitoraggio delle attività delle barche da pesca cinesi nell'Oceano Pacifico del nord-ovest. Le conclusioni della ricerca presentata da Yoshioki Oozeki, ricercatore del Fisheries Research Agency, indica dunque un gran numero di navi del Dragone che effettuano operazioni di pesca Iuu, tra cui la refrigerazione, la lavorazione e il trasporto dei pesci.

A seguire, nella giornata successiva si è affrontato il tema delle politiche e delle misure per promuovere la trasparenza nel commercio del pescato, quali sono gli aspetti principali da considerare per una pesca sostenibile e come migliorare l'uso della certificazione e delle etichette sui prodotti ittici. In questa occasione, Tetsuji Ida, giornalista di Kyodo News, ha definito "rampante" la pesca Iuu giapponese, con oltre 7mila casi riportati solo nel 2015, descrivendo un ciclo vizioso in cui la pesca illagale porta all'esaurimento dello stock ittico, il che porta il pesce a prezzi più elevati e quindi incentiva ancora di più questi dannosi comportamenti.

Sempre guardando al Goal 14, che prevede al tutela di flora e fauna acquatiche, Obiettivo incluso nell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (SDGs), siglata dei Paesi Onu nel 2015, è orientato l'high level meeting previsto al quartier generale delle Nazioni Unite a New York dal 5 al 9 giugno. In questa conferenza, l'Ocean Conference, si discuterà della conservazione delle specie e degli habitat naturali e della sostenibilità nello sfruttamento dei mari e bacini, in concomitanza con la Giornata Mondiale degli Oceani l'8 giugno, con lo scopo di divenire protagonista dell'inversione di tendenza a propostito della salute degli oceani per le persone, il Pianeta e la prosperità.

di Elis Viettone

venerdì 2 giugno 2017

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