Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Progetti e iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

Dieci miliardi di alberi contro le politiche climatiche di Trump

“Make the earth great again”. L’iniziativa ‘Trump Forest’ cerca di contrastare i piani climatici del Presidente americano piantando alberi per un’area grande un terzo dell’Italia.

È in atto l’iniziativa “Trump Forest” nata con lo scopo di contrastare le politiche climatiche di Donald Trump piantando in tutto il mondo 10 miliardi di alberi entro il 24 dicembre 2017. L’ultima azione sarà quella di piantare un albero di Natale davanti alla Casa Bianca. Gli organizzatori hanno calcolato che è questo il quantitativo di alberi da piantare per compensare i 650 milioni di tonnellate di CO2 che saranno rilasciati nell'atmosfera entro il 2025 se i piani del Presidente degli Usa di non rispettare gli impegni climatici presi con l’Accordo di Parigi dovessero andare avanti.
Il 28 marzo 2017, infatti, il Presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo per "Promuovere l'indipendenza energetica e la crescita economica", con la speranza di far riprendere l’industria del carbone ormai in decadenza. Questa politica climatica ha scavalcato apertamente il piano Clean Power dell’amministrazione Obama che prevedeva, appunto, la riduzione di 650 milioni di tonnellate di CO2 entro 8 anni. Ed è a questo danno che manifestazioni di questo tipo cercano di riparare.

“Make the earth great again” è il motto ironico dell’iniziativa “Trump Forest”, fondata nel marzo 2017 (subito dopo l’ordine esecutivo di Trump) da Dan Price, inglese, e Adrien Taylor, neozelandese. Il contributo iniziale della campagna è stato di mille alberi della Nuova Zelanda finanziati da Offcut, azienda di vendita di cappelli attenta riguardo l’inquinamento ambientale causato dall’utilizzo di prodotti chimici nell’industria tessile.
A oggi il numero di alberi piantati è pari a 342.000 provenienti da 1.242 donatori che hanno investito oltre 50mila dollari. Sebbene anche gli organizzatori della campagna si rendano conto della vastità del progetto, si dicono molto fiduciosi.  Dan Price ha ricordato che recentemente “l'India ha piantato 66 milioni di alberi nel terreno in un solo giorno. Se intervenissimo tutti allo stesso modo, si tratterebbe di un obiettivo assolutamente realistico”.
L’area impiegata a fine campagna, nel caso raggiungesse il traguardo fissato di 10 miliardi di alberi, dovrebbe avere una dimensione pari ad almeno 104.659 kmq (circa un terzo dell’Italia).

di Giulia D’Agata

sabato 2 settembre 2017

Aderenti