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Una campagna internazionale sui social media per il 2° anniversario degli SDGs
17 giorni consecutivi, uno per ogni goal, durante i quali 250 organizzazioni della società civile internazionale esprimeranno via web la loro preoccupazione verso un’Unione europea che non prende misure sufficienti per lo sviluppo sostenibile.
Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, l’unico piano completo per salvare il pianeta, compiranno due anni il 25 settembre. In vista del secondo anniversario della sottoscrizione all’Onu da parte di 193 nazioni di quest’agenda per il futuro, SDG Watch Europe, l'alleanza europea di organizzazioni della società civile nata per monitorare l’attuazione dell'Agenda 2030 nel vecchio continente, ha delineato un piano di comunicazione in corso a partire dall’8 settembre fino al 25, in cui gli account social di 250 membri dell’associazione lanceranno simultaneamente messaggi da diversi Paesi. L’obiettivo è quello di incalzare i leader dell’Unione europea, in particolare il Presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, a rispondere alle domande: “che cosa intende fare l’Unione europea per includere quest'agenda nelle sue politiche? Quali sono i prossimi passi per attuare il piano dell’Onu?”.
Nei 17 giorni che conducono al secondo anniversario degli SDGs (Sustainable Development Goals) la campagna social media coordinata a livello europeo metterà in evidenzia ogni giorno un Goal, al fine di far aumentare la consapevolezza che lo sviluppo sostenibile è possibile solo se tutti gli Obiettivi sono raggiunti. Anche l’ASviS attraverso i suoi social chiede ai rappresentanti dell’Unione europea di impegnarsi concretamente per fare in modo che l’Ue diventi il garante in Europa per realizzare quest’agenda politica e mettere in pratica misure innovative e concrete, volte ad assicurare un futuro sostenibile per tutte le nazioni.
Inoltre, mercoledì 13 settembre il presidente Juncker terrà l’importante discorso annuale sullo stato dell'Unione. In vista di questo appuntamento, la campagna social a livello europeo si pone l’obiettivo di ricordargli i messaggi contenuti nel "Sesto scenario", il documento che gli è stato consegnato ad agosto che propone di mettere lo sviluppo sostenibile al centro del dibattito politico in Europa.
Guardando alle attuali politiche dell'Ue, non risulta esserci sufficiente attenzione verso l'Agenda 2030 e pare che l'ambizione di attuare tutti i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile non sia tra le priorità del Presidente Juncker, le misure applicate fino ad ora non sono sufficienti. Per questo motivo, l’ASviS e i soci membri di SDG Watch Europe utilizzeranno il mese di settembre per fare crescere la consapevolezza dell’importanza di questo piano e la necessità che l’Unione europea diventi il garante di un nuovo modello di sviluppo.
Di Ottavia Ortolani
Leggi anche la risposta di Jean-Claude Juncker, del mese di agosto, alle proposte incluse nel documento “Sesto scenario”