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Dieci cose che (forse) non sappiamo sull’inquinamento atmosferico
Più del 99% della popolazione respira aria che l’Oms considera inquinata. Le perdite economiche sono enormi, mentre metano e black carbon alimentano la crisi climatica. L’analisi dell’Unep. 24/9/25
Scarichi d’auto, fumi industriali, incendi boschivi, polveri sottili. Non importa in quale parte del mondo viviamo: l’aria che respiriamo è sempre più inquinata. Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep), il fenomeno rappresenta una vera e propria “emergenza globale” che coinvolge il 99% della popolazione mondiale, con conseguenze drammatiche per la salute, l’economia e il clima.

I dati più recenti, raccolti dal Health Effects Institute e diffusi dalle Nazioni Unite in occasione della Giornata internazionale per l’aria pulita dello scorso 7 settembre, non lasciano dubbi: milioni di morti premature a livello globale. Il tema scelto quest’anno, Racing for Air, ha richiamato la necessità di accelerare gli sforzi, anche prendendo spunto dal mondo dello sport, sempre più coinvolto nella promozione della qualità dell’aria. “Proprio come gli atleti, tutti noi abbiamo bisogno di aria pulita per muoverci, performare e prosperare. L’aria pulita sostiene persone sane, comunità resilienti, economie forti e un pianeta più vivibile” sottolinea Steven Stone, vicedirettore della Divisione Industria ed Economia dell’Unep.

Dieci sfide da non sottovalutare
L’Unep riassume in dieci punti le informazioni utili che ci aiutano a capire meglio perché l’inquinamento atmosferico è una delle sfide più urgenti del nostro tempo:
1. Quasi tutta l’umanità respira aria inquinata
Il 99% della popolazione mondiale vive in aree che non rispettano gli standard Oms sulla qualità dell’aria.
2. Otto milioni di morti premature ogni anno
Nel 2021 l’inquinamento ha provocato 8,1 milioni di decessi prematuri, pari a oltre uno su otto nel mondo.
3. Le bambine e i bambini sono i più vulnerabili
Più di 700mila decessi infantili sotto i cinque anni sono collegati all’inquinamento.
4. Non solo smog: anche le case inquinano
La combustione di legna e carbone, necessari per cucinare, rilascia polveri sottili e carbonio nero che penetrano nei polmoni e nel sangue.
5. Malattie croniche e tumori
Le polveri sottili (PM10 e PM2.5) e i gas tossici aumentano i rischi di polmonite, ictus, cardiopatie e tumori polmonari.
6. Lo sport è a rischio
Eventi sportivi in India, Canada e altri Paesi sono stati interrotti a causa dello smog. Per questo World Athletics ha installato sensori sulla qualità dell’aria negli stadi.
7. L’inquinamento accelera la crisi climatica
Metano e black carbon, tra i principali killer della salute, sono anche super-inquinanti che intrappolano calore e aggravano il riscaldamento globale.
8. Costi economici enormi
Oltre ai sistemi sanitari sotto pressione, lo smog riduce la produttività e genera milioni di giornate lavorative perse.
9. Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile passano dall’aria pulita
Ridurre l’inquinamento significa migliorare la salute (SDG3), combattere la povertà (SDG1), ridurre le disuguaglianze (SDG10) e proteggere i raccolti (SDG2).
10. La soluzione è possibile, ma richiede cooperazione
Gli inquinanti viaggiano oltre i confini. Secondo la Banca mondiale, politiche integrate su energia, trasporti, agricoltura e rifiuti potrebbero dimezzare l’esposizione globale a livelli pericolosi di smog.

L’inquinamento atmosferico, conclude l’Unep, è una minaccia invisibile ma onnipresente, che non risparmia nessuno e che incrocia molte delle sfide dell’Agenda 2030. Affrontarlo significa proteggere la salute, rafforzare le comunità, rendere le economie più resilienti e contrastare il cambiamento climatico. Le soluzioni esistono e sono già a portata di mano: servono volontà politica, cooperazione internazionale e la partecipazione attiva di cittadine, cittadini e imprese. Le iniziative già avviate a livello internazionale, come la Climate and Clean Air Coalition o la campagna BreatheLife, dimostrano che con alleanze solide e politiche ambiziose è possibile invertire la rotta.
Copertina: Unsplash
