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Tcep: soltanto 4 su 38 tecnologie sono in linea con gli obiettivi di sostenibilità
Tra rallentamento dell’efficienza energetica e stallo dei sistemi di cattura del carbonio, il passaggio all’elettrificazione è sempre più indispensabile: il ruolo di fondi pubblici e privati diventa cruciale.
"C'è un bisogno critico di un'azione più vigorosa da parte dei governi, dell'industria e di altre parti interessate per guidare i progressi nelle tecnologie energetiche che riducono le emissioni di gas serra", ha affermato Fatih Birol, direttore esecutivo dello Iea, in apertura del sito web lanciato il 23 maggio Tracking Clean Energy Progress (Tcep). Questa piattaforma nasce con lo scopo di valutare i progressi compiuti dalle tecnologie energetiche chiave, e di comprendere quanto velocemente ogni tecnologia si stia muovendo verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Il sistema fornisce un'analisi completa, rigorosa e aggiornata dello stato della transizione energetica, attraverso il monitoraggio di tecnologie e settori, dei loro progressi, dei tassi di distribuzione, dei livelli di investimento ed esigenze di innovazione. Per esaminare le tendenze recenti, il Tcep utilizza la combinazione delle statistiche Iea fino all'ultimo anno disponibile, le recenti analisi del mercato dell'energia e le stime delle ultime tendenze in materia di energia ed emissioni. Le tendenze recenti sono anche esaminate in riferimento alla diffusione della tecnologia, alla creazione di mercato e allo sviluppo tecnologico.
“Alcune tecnologie hanno fatto enormi progressi nel 2017, con il solare fotovoltaico in testa, i led diventati rapidamente la principale fonte di illuminazione nel settore residenziale e le vendite di veicoli elettrici aumentate del 54%”, afferma il sito. Ma l'analisi Iea rileva che la maggior parte delle tecnologie non sono in linea con gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine. “I miglioramenti dell'efficienza energetica, ad esempio, sono rallentati e i progressi su tecnologie chiave come la cattura e lo stoccaggio del carbonio rimangono in stallo”. Ciò ha contribuito a un aumento delle emissioni di Co2 legate all'energia globale dell'1,4% rispetto all’anno passato.
Per la prima volta, l'analisi evidenzia inoltre 100 lacune chiave dell'innovazione tecnologica da affrontare per accelerare lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie a energia sostenibile. Le lacune di innovazione all'interno di ciascuna area tecnologica evidenziano dove sia necessario migliorare e promuovere gli investimenti in ricerca e sviluppo. La metodologia di studio utilizzata considera i seguenti aspetti chiave dell'innovazione: modelli di investimento; iniziative chiave del settore privato o pubblico; miglioramento generale della tecnologia in questione.
L’investimento da parte di fondi pubblici e privati è cruciale. I dati dello Iea indicano un aumento del 13% nel 2017 (oltre 20 miliardi di dollari) di investimenti pubblici nelle tecnologie di energia pulita, interrompendo una serie di cali e stasi registrati per diversi anni. L'innovazione sostenibile nel settore privato è cresciuta del 4% nel 2017.
Nel frattempo, due tecnologie, l'energia eolica e l'accumulo di energia, sono state ridimensionate quest'anno, “poiché i loro progressi sono diminuiti”. Ciò ha portato il numero di tecnologie "che necessitano di miglioramenti" a un totale di 23.
Per quanto riguarda il settore dell’elettrificazione, una forte trasformazione (on-grid e off-grid) è necessaria, in modo da promuovere, tra i vari benefici, lo sviluppo del clean cooking, di cardinale importanza per la salute degli abitanti dei paesi sottosviluppati e in via di sviluppo. Le morti premature dovute all'inquinamento atmosferico correlato all'energia si ridurrebbero drasticamente, e l'inquinamento dell'aria esterna sarebbe ridotto in modo sostanziale, portando a 1,6 milioni di morti premature in meno a livello globale entro il 2040. Anche l’inquinamento dell’aria interna andrebbe a beneficiarne, poiché l’accesso a impianti di cottura puliti e a norma contribuirebbe a 1,5 milioni di morti premature in meno entro il 2040.
“Decarbonizzare il settore energetico è un passo fondamentale per ridurre le emissioni”, afferma il Tcep, “e deve essere integrato da miglioramenti di efficienza senza precedenti nel settore edilizio, affrontando la crescente domanda di dispositivi di raffreddamento, riscaldamento e alimentazione”. Anche il settore dei trasporti dovrà subire una profonda trasformazione, compreso il passaggio dal petrolio all'elettricità per raccogliere i benefici della produzione di energia pulita. “I processi industriali che non possono essere facilmente elettrificati devono ridurre le emissioni attraverso efficienza, innovazione aggressiva e cattura del carbonio”, dichiara il Tcep, “e le tecnologie di integrazione energetica diventeranno sempre più importanti con l'aumentare delle quote di rinnovabili”.
“Il mondo non è attualmente sulla buona strada per soddisfare le principali componenti energetiche degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs)”, conclude il Tcep, “allo stesso tempo, però, lo scenario di sviluppo sostenibile dello Iea delinea una grande trasformazione del sistema energetico globale, mostrando come il mondo possa cambiare rotta per raggiungere simultaneamente i tre principali SDGs energetici (7,9,13) e assicurarci un futuro migliore”.
di Flavio Natale