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La rivoluzione digitale per mantenere il riscaldamento entro i due gradi
Politiche incisive, innovazione e clima favorevole: queste le tre parole chiave per il rapporto Exponential Climate Action Road Map, che illustra le linee guida per arrivare preparati al 2030. 24/9/2018
"In questo momento è più facile immaginare una catastrofe climatica piuttosto che una trasformazione economica, ma il prossimo decennio potrebbe vedere la più rapida transizione energetica della storia" afferma Owen Gaffney, leader di Future Earth e ricercatore dello Stockholm Resilience Center, nell’introduzione al rapporto “Exponential Climate Action Road Map”, pubblicato il 13 settembre e promosso da Christiana Figueres, ex leader del clima delle Nazioni Unite ed esponente di Mission 2020, e dallo studioso di sostenibilità globale Johan Rockström.
Il documento, presentato in occasione del Global Climate Action Summit (Gcas) a San Francisco, mostra, tramite un’accurata road map, il potenziale dei vari settori dell'economia globale - energia, cibo e agricoltura, industria, città e trasporti - per dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030. Ma per arrivare preparati a questa data bisogna incidere sulle fondamenta della nostra società: "La rottura è qui. Tre forze inarrestabili ci spingono verso un futuro di prosperità, crescita e energia pulita: leadership climatica, forze di mercato e rivoluzione digitale ", afferma Christiana Figueres.
Il documento si basa su un approccio di backcasting, piuttosto che di previsione, vale a dire uno studio sulle condizioni ideali del mondo nel 2050, lavorando poi a ritroso ed elaborando le tappe del viaggio che dovrebbe portare l'economia a questa destinazione, basandosi su dati e tendenze attuali.
Il rapporto mette in evidenza la possibilità che la trasformazione energetica nel prossimo decennio possa verificarsi più velocemente del previsto (data la discesa del prezzo delle rinnovabili). "Le persone sottovalutano il potere della crescita esponenziale. In Norvegia, le auto elettriche sono passate dal 6% al 47% in cinque anni. Se le energie rinnovabili continuano a raddoppiare ogni cinque o sei anni, come hanno fatto per un decennio o più, spazzeranno via i combustibili fossili molto più velocemente della maggior parte delle previsioni”, dichiara il documento, “Ma non senza politiche più forti “. Per crescita esponenziale si intende quell’insieme di tecnologie e modelli di business progettati per raggiungere rapidamente una scala di diffusione globale, essenziali per gli SDGs.
Gli autori sostengono inoltre che la rivoluzione digitale guiderà la trasformazione economica. Infatti, la tecnologia può influenzare direttamente il 30% dei tagli delle emissioni necessari entro il 2030 e influire indirettamente sul resto del mercato, indirizzando le abitudini dei consumatori e supportando la trasformazione del business in un'economia circolare. Il nodo fondamentale è capire "come sarà gestita questa rivoluzione”. Il settore tecnologico, infatti, “potrà influenzare positivamente un pianeta a +1,5-2 ° C o un mondo a +3 ° C ", afferma Johan Falk, ricercatore dello Stockholm Resilience Center. “Riteniamo che sfruttare le nuove tecnologie, come la digitalizzazione e il 5G, sarà fondamentale per ridurre le emissioni di carbonio. Come azienda, abbiamo ridotto le nostre emissioni del 50% e stiamo lavorando per raggiungere ulteriori obiettivi di riduzione” aggiunge Börje Ekholm, Ceo di Ericsson.
Come menzionato in precedenza, la parte centrale del rapporto è costituita da una road map, utile come linea guida per decisori politici e attori sociali. Qui di seguito i temi chiave affrontati.
1. Trasformazione rapida
- Le emissioni di gas a effetto serra raggiungeranno il picco massimo entro il 2020, e risultati soddisfacenti si potranno raggiungere solo dimezzando le emissioni per ogni decennio successivo al 2020;
- Un ritardo di cinque anni rispetto al picco delle emissioni potrebbe comportare un ulteriore aumento di 20 centimetri del livello del mare. Circa il 90% delle aree urbane si trova sulle coste e sui delta vulnerabili.
2. Passaggio dall'azione incrementale a quella esponenziale
- Il potenziale esiste per ridurre le emissioni di circa il 70%, attraverso la rapida diffusione delle tecnologie esistenti e dei cambiamenti comportamentali. Ad esempio, una riduzione del 50% delle emissioni globali di anidride carbonica prodotte dal settore elettrico entro il 2030 potrebbe diventare una realtà, a patto che il solare cresca al ritmo del 23% all'anno;
- Mentre la maggior parte delle previsioni anticipa un aumento nel consumo di energia, uno scenario recente stima che la domanda globale di energia, grazie a un incremento dell’efficienza energetica, potrebbe diminuire del 40% entro il 2050, anche se la popolazione, il reddito e le attività aumenteranno;
- I nuovi investimenti in energia pulita dovranno superare significativamente quelli in combustibili fossili tra il 2020 e il 2025, tramite un’attenta riallocazione del portafoglio investimenti, promuovendo le cosiddette “obbligazioni verdi” (in procinto di raggiungere un milione di miliardi entro il 2021);
- L'adozione di un approccio di economia circolare nel settore industriale ha il potenziale per ridurre le emissioni globali del 45% entro il 2050.
3. Creazione di uno slancio che possa durare nel tempo
- Tre forze si stanno allineando in modo da spingere l'economia globale verso un punto di svolta:
a. Momento politico: le emissioni hanno raggiunto il picco in 49 paesi (40% delle emissioni globali di gas a effetto serra) e 10 paesi hanno annunciato l'intenzione di diventare carbon neutral entro il 2050;
b. Forze di mercato: il naturale calo della domanda di combustibili fossili entro il 2030 creerà "asset bloccati", gasdotti, miniere di carbone e pozzi petroliferi privi di valore, con perdite da milioni di miliardi di dollari.
c. Rivoluzione digitale.
4. Gestione della società
Nonostante questo slancio, la crescita delle emissioni è tornata ai livelli del 2017, poiché gli impegni climatici assunti dalla maggior parte delle società, delle città e delle nazioni rimangono troppo deboli. Cruciale sarà di nuovo il ruolo giocato dalla tecnologia: “Data la funzione di mediazione della componente digitale nei processi decisionali della società, la tecnologia del presente e futuro dovrà creare soluzioni in grado di rimuovere “l'attrito” delle azioni per il clima, rendendo la riduzione delle emissioni una scelta facile e attraente per imprese e consumatori”.
In conclusione, “l’obiettivo non è semplice, essendo una trasformazione economica globale”, ma, se queste linee guida prenderanno forma, “ci troveremo davanti a uno dei cambiamenti più eccitanti e drammatici della storia umana”.
di Flavio Natale