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ASviS, delusione per bocciatura emendamento su cambio di nome Cipe
Giovannini sulla Legge di Bilancio: "Il Governo ha perso un'occasione per garantire che la programmazione si basi su investimenti orientati allo sviluppo sostenibile. Chiediamo a Conte di intervenire per garantire un futuro al Paese". 4/12/2018
La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha respinto l'emendamento alla legge di Bilancio che prevedeva il cambio del nome al Cipe, da Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica a Comitato Interministeriale per lo Sviluppo Sostenibile.
Per l'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, non si trattava solo di un cambio formale di nome, ma di un segno della volontà di valutare e garantire gli investimenti del Paese secondo criteri di sostenibilità economica, sociale e ambientale. "Siamo stupiti, delusi e preoccupati per questa bocciatura", ammette il portavoce dell'ASviS, Enrico Giovannini. "Stupiti perché alcune forze politiche che durante la campagna elettorale avevano firmato l'appello dell'ASviS che conteneva questa proposta, si sono tirate indietro al momento di votarla. Delusi per la mancanza di visione di chi governa il Paese e che ha tradito un impegno formale preso con la società civile italiana. Siamo preoccupati perché se gli investimenti non verranno indirizzati verso progetti di sviluppo sostenibile, il futuro del Paese, nostro e dei nostri figli è a rischio. Speriamo che questo errore venga corretto durante la discussione in Senato. Per questo chiediamo al presidente del Consiglio Giuseppe Conte di intervenire sulla questione, visto l'interesse dimostrato per questa proposta in occasione dell'incontro con l'ASviS il 7 ottobre".
In Commissione alla Camera, Maria Elena Boschi (Pd) aveva illustrato la proposta di modifica del Cipe, a prima firma Mauro Del Barba, specificando che il cambio di denominazione non costituirebbe unicamente un'operazione di immagine, ma rifletterebbe un cambiamento di marcia del suo ruolo in attuazione degli impegni assunti dall'Italia in sede internazionale in materia di sviluppo sostenibile. Sul tema era intervenuta anche Maria Anna Madia (Pd), evidenziando le opportunità di qualificare l'azione del Governo e della maggioranza, essendo fondamentale, nel 2018, implementare gli interventi in materia di sviluppo sostenibile, peraltro con costi contenuti e ulteriormente riducibili.
A cura di Donato Speroni