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La Camera impegna il Governo a iniziative concrete sulla sostenibilità
Promesse iniziative di sensibilizzazione e l’esecutivo presenterà ogni anno una relazione sull’attuazione della Strategia. Si modificherà la fiscalità ambientale e si analizzeranno gli impatti legislativi sui singoli SDGs. 11/4/2019
La scorsa settimana la Camera ha discusso alcune mozioni relative allo sviluppo sostenibile e alla candidatura italiana per ospitare la riunione COP 26, destinata a fare il punto sul cambiamento climatico, nel 2020. In particolare sono state esaminate le mozioni: Chiara Braga, Rossella Muroni ed altri, Alessandro Colucci ed altri, Ilaria Fontana, Elena Lucchini ed altri, Erica Mazzetti ed altri e Francesco Lollobrigida ed altri.
Considerando i testi discussi, il Governo, rappresentato in Aula dal sottosegretario Salvatore Micillo, ha dato parere favorevole ad alcune proposte, largamente condivise da tutte le forze politiche, come la promozione della candidatura italiana per COP 26; l’avvio di azioni di sensibilizzazione della popolazione sui temi ambientali e relativi all’Agenda 2030, così come l’adozione di iniziative perché i provvedimenti legislativi e attuativi della strategia contengano una relazione tecnica sugli impatti attesi sui singoli SDGs, tema questo su cui ASviS ha avviato un’iniziativa di sensibilizzazione dei gruppi parlamentari e delle presidenze delle Camere qualche settimana fa.
Tra gli altri dispositivi accolti, il Governo si è impegnato a presentare in Parlamento, entro il febbraio di ogni anno, una relazione sull’attuazione della Strategia di sviluppo sostenibile anche in relazione agli impatti della legge di bilancio; a realizzare iniziative di fiscalità ambientale volte a ridurre, fino ad azzerarli gli incentivi ai combustibili fossili e i sussidi ambientalmente dannosi; a avviare un piano per la messa in sicurezza del territorio, con politiche di prevenzione e mitigazione del rischio. Inoltre, un programma di investimenti pubblici orientati alla sostenibilità ambientale, politiche di rigenerazione urbana, di contrasto al nuovo consumo del suolo e all’abusivismo edilizio. Seppur con sfumature diverse tutti i gruppi parlamentari hanno anche richiesto azioni per la promozione dell’economia circolare, la riduzione dei gas climalteranti, la decarbonizzazione dell’economia, l’efficienza energetica e una più efficiente gestione dei rifiuti.
Il Governo si è mostrato contrario ad alcune proposte presentate principalmente dall’opposizione. In particolare, è stato respinto l’inserimento del concetto di sostenibilità in Costituzione (oggetto di una proposta di iniziativa popolare di cui riferiamo su questo sito); l’implementazione della direttiva della presidenza del Consiglio che ha istituito la Commissione nazionale per lo sviluppo sostenibile quale cabina di regia per l’attuazione della strategia di sviluppo sostenibile. Il Governo ha bocciato anche la modifica del piano energia e clima, volto a renderlo maggiormente coerente, secondo i presentatori della mozione, per il raggiungimento degli obiettivi fissati con gli accordi di Parigi del 2015, così come l’idea di istituire un tavolo permanente con le regioni e gli enti locali per coordinare le azioni a favore dello sviluppo sostenibile.
di Luigi Ferrata