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Torna il Villaggio per la Terra di Roma, Obiettivo 2030 compie un anno
Un anno fa il lancio della piattaforma creata da ASviS e Earth Day Italia con l’obiettivo di stimolare la diffusione della cultura della sostenibilità. Dal 25 al 29 aprile il Villaggio per la Terra di Villa Borghese. 24/4/2019
Si è tenuto lunedì sera il concerto per la Terra organizzato da Earth Day Italia alla Terrazza del Pincio di Roma. Andato in scena il 22 aprile, il concerto ha celebrato la giornata mondiale della Terra istituita dall’Onu nel 1970.
Sul palco si sono avvicendati diversi artisti tra cui Carmen Consoli, Marina Rei, Paolo Benvegnù, Mirkoeilcane, Eva Pevarello.
L’evento ha così inaugurato il Villaggio per la Terra, la cinque giorni di Villa Borgese che si tiene dal 25 al 29 aprile, dedicata a diffondere la cultura della sostenibilità attraverso avvenimenti sportivi, concerti e spettacoli.
Ampio spazio sarà poi dato al dibattito sull’Agenda 2030. Ogni giorno rappresenta infatti un’opportunità per l’approfondimento sulle “5P” che toccano da vicino lo sviluppo: “People, Planet, Prosperity, Peace, Partnership”.
Si parlerà di sport e benessere, si dibatterà sul reale significato del concetto di sviluppo, sull’importanza che ricoprono le foreste, vero e proprio polmone del Pianeta, sul rapporto tra salute dei cittadini ed effetti negativi del cambiamento climatico. Tutti approfondimenti con al centro il rapporto tra ambiente, società ed economia, mettendo in primo piano il benessere della persona.
Ne è un esempio quello che si terrà il 28 aprile sulla “Presentazione della Carta Internazionale di Roma su clima e salute”. Un panel per dare voce agli sforzi messi in campo da centinaia di ricercatori, tra cui figurano anche premi Nobel, per dare seguito alle azioni suggerite dalla comunità scientifica a tutela della salute delle persone, minacciata dall’aumento della temperatura.
Altro esempio riguarda l’evento del 26 aprile, quando a Villa Borghese si parlerà di “R-Innovare lo sviluppo, incontro su innovazione e SDGs”, panel dedicato ai nuovi modelli di sviluppo, di produzione e di consumo da diffondere sul Pianeta, al quale prenderà parte anche Giulio Lo Iacono dell’ASviS.
Altro focus della manifestazione sarà quello sulle “Piazze dell’Agenda 2030”: 17 luoghi, ognuno dedicato a un Obiettivo di sviluppo sostenibile, con l’intento di diffondere notizie e aggiornamenti sulla situazione nazionale e sovranazionale degli SDGs. Lo scorso anno oltre 50 realtà impegnate nella sostenibilità hanno animato le piazze con circa 350 ore di eventi, grazie a una grande partecipazione da parte del mondo universitario.
È poi c’è Obiettivo 2030 che compie un anno: in occasione della scorsa Giornata Mondiale della Terra, ASviS ed Earth Day Italia hanno lanciato una piattaforma aperta al contributo di tutte le organizzazioni che si battono per il raggiungimento dell’Agenda 2030. L’intento è costruire un luogo dove le idee e i progetti possano essere prima condivisi e poi sviluppati in sinergia, mettendo a sistema strategie, esigenze, competenze e sensibilità spesso profondamente diverse, ma legate da una finalità comune. Un portale web partecipativo per la condivisione di contenuti, dove è possibile raccontare le proprie attività, ricercando i partner migliori per lo sviluppo delle proprie progettualità. Obiettivo 2030 vuole essere il luogo, dunque, dove dimostrare l'impegno italiano sui singoli SDGs, favorire la condivisione di idee e far nascere nuove alleanze. Una piattaforma di comunicazione e di collaborazione che può contribuire a dare quell’accelerata allo sviluppo sostenibile di cui questo Paese ha tanto bisogno.
A più di tre anni dalla definizione dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, gli SDGs stanno pian piano prendendo piede tra la società civile, come dimostrano iniziative come il Villaggio per la terra o la partecipazione al Festival dello Sviluppo Sostenibile. I governi, invece, mostrano ancora diverse difficoltà nel dare seguito alle promesse fatte sui temi dello sviluppo.
Pensiamo ad esempio al cambiamento climatico e all’Accordo di Parigi frutto della Cop21, ma anche a quanto il fronte diplomatico che diede vita a quell’accordo sia oggi disgregato. I Paesi continuano dunque a non avere un piano per decarbonizzare l’economia in modo rapido. Eppure tra la società civile qualcosa sta cambiando, una nuova forma di coscienza basata sulla sostenibilità si sta facendo strada, soprattutto tra i giovani, basti pensare allo sciopero studentesco sul clima.
Le iniziative che ogni giorno nascono sul territorio italiano per contribuire al raggiungimento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile sono moltissime, ma non sempre riescono a fare sistema tra di loro per generare un cambiamento più profondo e di ampio respiro.
Occorre dunque fare rete per convogliare tutte le energie positive, da quegli imprenditori che prima di altri hanno compreso non solo la necessità morale di operare un cambiamento, ma anche le potenzialità economiche che tale cambiamento offre; alle istituzioni scientifiche e di ricerca; all’associazionismo e al terzo settore, uniti in un movimento capace di smuovere il fronte politico, che con troppa lentezza ha finora reagito alle sfide globali.
Per partecipare a Obiettivo2030, in maniera gratuita e non vincolante, basta registrarsi su www.obiettivo2030.it
Per informazioni è possibile scrivere a segreteria@obiettivo2030.it
di Ivan Manzo e Gabriele Renzi