Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Progetti e iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

Democrazie: in crescita, ma fake news e discorsi d’odio le mettono a rischio

Alla vigilia della Giornata dei diritti umani che si celebra oggi, un rapporto ne analizza lo stato di salute. Con notizie confortanti: la “terza ondata inversa di democratizzazione” non avverrà. Ma è necessario vigilare. 10/12/19

“Questa forma di governo sta affrontando gravi sfide in tutto il mondo” afferma Kevin Casas-Zamora, Segretario generale dell’Istituto internazionale per la democrazia e l’assistenza elettorale (Idea), organizzazione non governativa specializzata nello studio dei processi democratici. “Il progresso che ha infuso la notevole espansione della democrazia nella seconda metà del 20° secolo è quasi scomparso, ma c’è ancora speranza”. Il Rapporto internazionale elaborato da Idea, The Global State of Democracy 2019: Addressing the Ills, Reviving the Promise (“Lo stato complessivo della democrazia, come curarne i mali e far rivivere le sue promesse”)  che verrà presentato a New York il 12 dicembre, ma che è stato diffuso in anticipo, anche in considerazione della Giornata mondiale dei diritti umani che si celebra oggi, offre una panoramica sull’attuale sviluppo di questa forma di governo, sia a livello globale che regionale. Il documento analizza le tendenze democratiche e le principali sfide da affrontare, basandosi sui dati degli indici dello stato della democrazia globale (GSoD) per 158 Paesi dal 1975, mirando a strutturare strategie, programmi e interventi politici a sostegno di questa forma di governo. Oltre a elementi democratici fondanti come elezioni libere, magistrature indipendenti e istituzioni rappresentative, l’analisi comprende fattori come la partecipazione della società civile, i diritti sociali, l'uguaglianza, l'utilizzo delle fake news, la corruzione e altri ancora, per un totale di 28 elementi basati su 97 indicatori.

“Questa forma di governo sta affrontando gravi sfide in tutto il mondo” afferma Kevin Casas-Zamora, Segretario generale dell’Istituto internazionale per la democrazia e l’assistenza elettorale (Idea), organizzazione non governativa specializzata nello studio dei processi democratici. “Il progresso che ha infuso la notevole espansione della democrazia nella seconda metà del 20° secolo è quasi scomparso, ma c’è ancora speranza”. Il Rapporto internazionale elaborato da Idea, The Global State of Democracy 2019: Addressing the Ills, Reviving the Promise (“Lo stato complessivo della democrazia, come curarne i mali e far rivivere le sue promesse”)  che verrà presentato a New York il 12 dicembre, ma che è stato diffuso in anticipo, anche in considerazione della Giornata mondiale dei diritti umani che si celebra oggi, offre una panoramica sull’attuale sviluppo di questa forma di governo, sia a livello globale che regionale. Il documento analizza le tendenze democratiche e le principali sfide da affrontare, basandosi sui dati degli indici dello stato della democrazia globale (GSoD) per 158 Paesi dal 1975, mirando a strutturare strategie, programmi e interventi politici a sostegno di questa forma di governo. Oltre a elementi democratici fondanti come elezioni libere, magistrature indipendenti e istituzioni rappresentative, l’analisi comprende fattori come la partecipazione della società civile, i diritti sociali, l'uguaglianza, l'utilizzo delle fake news, la corruzione e altri ancora, per un totale di 28 elementi basati su 97 indicatori.

1975 contro il 20% nel 2018). 

“La più grande espansione democratica si è verificata tra il 1985 e il 1995” precisa il Rapporto, “quando 39 Paesi sono diventati democrazie a tutti gli effetti”. Di questi, oltre un quarto (28%) ottenne l'indipendenza dopo la fine della guerra fredda e il crollo del blocco sovietico. Dalla metà degli anni ‘90 il ritmo dell'espansione democratica ha rallentato, ma è proseguito ininterrottamente fino al 2006. Da allora, il numero di democrazie è in continuo aumento (da 90 nel 2008 a 97 nel 2018).

Questi dati non supportano pertanto l'ipotesi di una “terza ondata inversa di democratizzazione” (ovvero un calo significativo e sostenuto del numero di democrazie) portata avanti da alcuni studiosi negli ultimi anni. La maggioranza (72%) delle democrazie di oggi è stata istituita dopo il 1975 come parte della terza ondata di democratizzazione. Di queste, più di tre quarti sono state istituite prima del 2000 (denominate "prime democrazie della terza ondata"), mentre meno di un quarto dopo il 2000 ("nuove democrazie di terza ondata”).

Scarica il Rapporto completo

 

di Flavio Natale

martedì 10 dicembre 2019

Aderenti