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Edilizia, il manifesto di Gbc Italia: settore a emissioni zero entro il 2050
L’associazione lancia il suo piano verso un modello di sviluppo sostenibile. Riqualificazione degli edifici, fonti rinnovabili, riciclo dei materiali. Una trasformazione del patrimonio in linea con l’ambiente. 31/3/20
Decarbonizzazione, economia circolare, efficienza idrica, uso del suolo e biodiversità, resilienza, benessere e salubrità. Questi i punti cardine del manifesto del Green building council Italia (Gbc) dal titolo “Un ambiente costruito sostenibile per l’Italia del futuro”, pubblicato il 26 marzo, con il quale l’associazione illustra il suo piano d’azione per indirizzare il settore dell’edilizia verso l’obiettivo emissioni zero entro il 2050.
Gbc nel documento spiega il grande peso che il comparto delle costruzioni riveste nel raggiungimento degli obiettivi di contrasto al cambiamento climatico. Il settore infatti è responsabile del 36% di tutte le emissioni, del 40% di energia, del 50% di estrazione di materie prime nell’Ue, del 21% del consumo di acqua. Il manifesto tocca diverse aree tematiche, tra cui quelle indicate dal Piano d’azione per l’economia circolare della Commissione europea, presentato l’11 marzo, e dal nuovo Green deal europeo.
Per decarbonizzazione completa Gbc intende il passaggio dalla definizione di edificio ad energia zero a quella di edificio a zero emissioni, il rilancio del piano di riqualificazione del 3% annuo degli edifici pubblici, un incentivo alla produzione di energia da fonti rinnovabili all’interno di edifici e distretti urbani. Il documento propone un modello di economia circolare basato, tra l’altro, sull’utilizzo di materiali con alte percentuali di riciclo e l’introduzione di una piattaforma nazionale dei materiali.
Il piano prevede che venga perseguita l’efficienza idrica degli edifici attraverso appositi indicatori, come già avviene per le prestazioni energetiche, e tecnologie per la riduzione del consumo di acqua potabile. La sfida della tutela del suolo e della biodiversità può essere affrontata attraverso la rinaturalizzazione di aree dismesse e l’implementazione di strumenti normativi per l’azzeramento del consumo di suolo. Per sviluppare la resilienza del territorio di fronte a eventi naturali, viene suggerito di adottare, in fase di progettazione urbana, scenari climatici di medio e lungo periodo, rispettivamente a 10 e 30 anni. Infine, si ritiene opportuno introdurre indicatori di salubrità degli edifici e attivare un piano di riqualificazione degli istituti scolastici per un maggiore benessere interno.
Tra le misure finanziarie proposte, c’è quella di abilitare gli istituti di credito quali beneficiari della cessione del credito di imposta da interventi di riqualificazione e la diffusione di mutui green riservati a nuovi edifici con una sostenibilità energetico-ambientale certificata. La governance di questo nuovo modello di sviluppo dovrà essere affidata a una cabina di regia con il compito di coordinare le politiche interministeriali, con lo scopo anche di “integrare nei processi decisionali degli indicatori riconducibili agli Obiettivi di sviluppo sostenibile” dell’Agenda 2030.
“Con questo manifesto”, ha dichiarato Giuliano Dall’Ò, presidente di Gbc Italia, “l’associazione non vuole semplicemente dare degli stimoli al mondo della politica, ma si mette a disposizione per collaborare in modo costruttivo affinché le politiche già messe in campo possano essere rafforzate nell’interesse di tutti: dai cittadini agli attori coinvolti nella filiera delle costruzioni e delle infrastrutture”.
Scarica il manifesto del Green building council Italia
di Andrea De Tommasi