Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

Lotta alla corruzione e più investimenti per la copertura sanitaria universale

Secondo Transparency International, l’illegalità in ambito sanitario è responsabile ogni anno del decesso di 140 mila bambini, provoca l’aumento della resistenza antimicrobica e ostacola la lotta contro l’Hiv. 15/4/20

“Sfortunatamente, la corruzione spesso prospera durante i periodi di crisi, in particolare quando le istituzioni e il controllo sono deboli e la fiducia del pubblico è bassa”. È il monito lanciato da Transparency International, che, in un dossier dal titolo “Corruption and coronavirus” pubblicato il 3 aprile, denuncia come la corruzione possa “minare la risposta alla pandemia e privare le persone di assistenza sanitaria”.

L’organizzazione, che lavora da anni per la trasparenza nel settore sanitario, riporta così all’attenzione un tema già sollevato nel rapporto “The ignored pandemic. How corruption in healthcare service delivery threatens universal health coverage”. Chiaro il punto di partenza: se non sarà posto un freno alla corruzione nella fornitura di servizi per la salute, sarà improbabile realizzare la copertura sanitaria universale, che rappresenta a oggi l’obiettivo principale dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Gli sforzi per realizzare una copertura sanitaria universale, che consenta l’accesso alle cure essenziali a tutti i cittadini del mondo, sono significativamente compromessi dalla corruzione che ingloba ogni anno il 7% della spesa sanitaria, per un totale di 500 miliardi di dollari, ossia più di quanto costerebbe realizzare l’intera copertura universale.

La corruzione, argomenta il Rapporto, indebolisce significativamente le prestazioni complessive del sistema sanitario e il danno in termini di vite umane e di risorse è altissimo: ogni anno infatti, a causa dell’illegalità nel settore sanitario, perdono la vita 140 mila bambini, aumenta la resistenza antimicrobica (la resistenza batterica agli antibiotici) e molti pazienti affetti da Hiv non riescono ad accedere alle cure.

Assenteismo sul lavoro, scambio di tangenti tra pazienti e medici, appropriazione indebita e furto di macchinari e farmaci, fornitura di servizi scadenti, favoritismi e manipolazione dei dati sono i diversi tipi di corruzione messi in luce dal dossier, che hanno un impatto negativo sulle cinque aree di performance sanitaria indicate dall’Oms: equità, qualità, reattività, efficienza e resilienza.

Combattere la corruzione deve essere il primo passo verso la copertura sanitaria universale, tramite una governance illuminata che preveda nelle strutture sanitarie il rafforzamento del controllo dall’alto verso il basso e viceversa, il miglioramento della motivazione del personale e l’attuazione di programmi anti-corruzione nell’ambito delle donazioni.  

Accanto alla lotta alla corruzione, il Rapporto consiglia lo stanziamento di maggiori fondi e un utilizzo più oculato delle risorse disponibili: si rende necessario, infatti, come indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità, aumentare gli investimenti nel settore sanitario fino a 370 miliardi di dollari l’anno fino al 2030, con una copertura tra 17 e 35 miliardi di dollari annuali per il sostegno ai Paesi a basso e medio reddito.

Riassumendo, conclude Transparency International, è importante aumentare il flusso di finanziamenti per la ricerca sul tema; prendere in considerazione i vincoli politici e burocratici; integrare la governance dei sistemi sanitari nel piano di rafforzamento del settore; prevenire l’illegalità con leggi e punizioni drastiche, infine, raccogliere informazioni e dati affidabili sulla corruzione.

 

Scarica il Rapporto

 

di Viola Brancatella

 

 

 

 

mercoledì 15 aprile 2020

Aderenti