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L’Onu avverte che la crisi rischia di minare l’attuazione dell’Agenda 2030
Impoverimento, mancanza di cibo, chiusura delle scuole e pressione sanitaria. La pandemia globale minaccia i principali Obiettivi di sviluppo sostenibile. Il segretario generale Guterres: costruire economie resilienti. 20/4/20
Le Nazioni unite hanno pubblicato il rapporto “Shared responsability, global solidarity: responding to the socio-economic impacts of Covid-19” (“Responsabilità condivisa, solidarietà globale: rispondere agli effetti socio economici di Covid-19”), in cui si chiede una risposta multilaterale coordinata e globale alla pandemia da coronavirus. Il documento, diffuso a marzo, descrive l’entità della crisi e gli effetti a catena sulla vita di milioni di persone, sul loro sostentamento e sull'economia reale. Il Rapporto pone un'attenzione particolare sulle categorie vulnerabili, come donne, giovani, lavoratori a basso reddito, piccole e medie imprese e lavoratori del settore informale. Per affrontare le devastanti dimensioni sociali ed economiche della crisi, secondo le Nazioni unite è necessario investire almeno il 10% del Pil globale.
Facendo riferimento all'Agenda 2030 e ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), il segretario delle Nazioni unite, António Guterres, ha dichiarato che è fondamentale costruire economie inclusive e sostenibili, che siano più resilienti nell'affrontare pandemie, cambiamenti climatici e molte altre sfide globali. Il Rapporto mostra che la pandemia impatta su tutti i Goals dell’Agenda 2030, con effetti prevalentemente negativi, come dimostra la figura qui sotto.
L’impatto sull’ambiente (Goal 13) potrebbe essere positivo a breve termine, poiché il fermo delle attività provoca una riduzione delle emissioni, ma rischia di rivelarsi un fenomeno di breve durata, a meno che i Paesi non intensifichino i loro sforzi verso lo sviluppo sostenibile. La crisi, inoltre, sta minacciando la coesione sociale causando perdita di reddito (Goal 1), interruzioni della catena alimentare (Goal 2), effetti devastanti sulle strutture sanitarie (Goal 3), chiusura delle scuole (Goal 4), probabile recrudescenza della violenza sulle donne (Goal 5). Evidenti anche gli effetti della sospensione delle attività economiche (Goal 8), le ricadute sulle aree più povere (Goal 11) e sulle aree di conflitto (Goal 16), che rendono necessario uno sforzo di cooperazione sanitaria internazionale (Goal 17).
Nel valutare gli impatti della crisi, osserva il Rapporto, un’attenzione particolare va posta sui Paesi in via di sviluppo caratterizzati da fragili sistemi politici, precarie condizioni di sicurezza, sistemi sanitari deboli e alle prese con i cambiamenti climatici. Queste condizioni sono riscontrabili in molti Paesi africani. In linea generale, l’analisi delle Nazioni unite evidenzia che, se si fossero investite più risorse nell’attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, oggi i Paesi avrebbero a disposizione una base più solida per resistere agli shock sistemici, potrebbero contare su una copertura sanitaria universale e su economie più sostenibili.
Preoccupazioni, quelle dell’Onu, condivise anche da SDG watch Europe, l'alleanza europea di organizzazioni della società civile nata per monitorare l'implementazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. L’organizzazione ha lanciato un manifesto di risposta alla crisi dal titolo “Sdg watch Europe steering group statement on Covid-19”, articolato nei seguenti punti: transizione verso un’economia sostenibile e verde; solidarietà globale ed europea; diritti e democrazia. “Alla luce degli impatti devastanti della pandemia in Europa e nel resto del mondo”, si legge nella proposta, “invitiamo l’Unione europea e gli Stati membri a rafforzare tutti gli sforzi per mobilitare le risorse necessarie per attuare pienamente gli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030”.
Leggi il manifesto di Sdg watch Europe
di Andrea De Tommasi