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La domanda di energia pulita farà volare la produzione di minerali
Un rapporto della Banca mondiale stima che serviranno oltre tre miliardi di tonnellate di minerali e metalli per distribuire energia eolica, solare e geotermica necessarie a contenere il riscaldamento globale. 25/5/20
Mentre i siti minerari di tutto il mondo hanno ritardato o sospeso le operazioni a causa dell’epidemia, un rapporto della Banca mondiale ricorda che i minerali svolgono un ruolo chiave nel consentire la transizione verso l’energia pulita. Più ambiziosi diventeranno gli obiettivi climatici, più i minerali e i metalli saranno essenziali per un futuro a basse emissioni di carbonio. Lo studio “Minerals for climate action: The mineral intensity of the clean energy transition”, pubblicato l’11 maggio, è dedicato per la prima volta alla relazione tra decarbonizzazione e produzione di minerali.
L’analisi è stata condotta non solo sulla disponibilità di lungo termine delle risorse, ma anche in base ad altre valutazioni come le opzioni di riciclo dei materiali e gli aspetti ambientali legati alla loro estrazione. L’assunto di fondo è che per mantenere il riscaldamento globale sotto i 2°C di aumento, saranno necessari oltre tre miliardi di tonnellate di minerali e metalli, per distribuire energia eolica, solare e geotermica. La quantità varierà a seconda della portata della transizione energetica. Tuttavia, sebbene le tecnologie energetiche pulite richiederanno più minerali, l'impronta di carbonio della loro produzione, dall'estrazione all'utilizzo finale, rappresenterà solo il 6% delle emissioni di gas serra generate dalle tecnologie dei combustibili fossili. Un dato che può essere ridotto ulteriormente ampliando le misure di riciclo e riutilizzo dei materiali.
Gli analisti osservano che, nell’attuale contesto globale, la Pandemia sta causando gravi perturbazioni all’industria mineraria. Ma le maggiori incertezze si concentrano sulla fase di riapertura, quando molti Paesi potrebbero accelerare la produzione. “Il Covid-19 potrebbe rappresentare un rischio aggiuntivo per l’estrazione mineraria sostenibile”, ha dichiarato Riccardo Puliti, direttore globale della Banca mondiale per le industrie energetiche ed estrattive. Anche per questo motivo, l’istituto ha avviato la Climate-smart mining, iniziativa che sostiene l’estrazione sostenibile di minerali e metalli minimizzando l’impronta sociale, ambientale e climatica lungo tutta la catena del valore. Con l’obiettivo di aiutare i Paesi in via di sviluppo ricchi di risorse, dalla Guinea al Madagascar, dal Perù allo Zambia, a beneficiare della crescente domanda di materiali riducendo gli impatti negativi sui territori.
Ogni minerale comporta un diverso rischio di domanda a seconda che sia trasversale (necessario attraverso una gamma di tecnologie a basse emissioni di carbonio) o concentrato (utilizzato in uno specifico segmento). I minerali trasversali, come rame, cromo e molibdeno, sono utilizzati in un'ampia varietà di tecnologie di generazione e stoccaggio dell'energia pulita, presentando condizioni di domanda stabili. Minerali concentrati come litio, grafite e cobalto sono necessari solo per una o due tecnologie, riscontrando maggiore incertezza sul mercato, ma la loro domanda aumenterà enormemente in futuro. Si stima che il litio, utilizzato per lo stoccaggio di energia, dovrà aumentare la produzione di quasi il 500% molto prima del 2050 per soddisfare la domanda.
La scelta della tecnologia e della sotto-tecnologia, la sostituzione dei materiali e i miglioramenti tecnologici sposteranno la domanda di singoli minerali a seconda dei diversi scenari climatici. Tuttavia, qualsiasi percorso a basse emissioni di carbonio aumenterà la domanda complessiva di minerali.
di Andrea De Tommasi