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Social Impact Agenda per l'Italia: così gli investimenti a impatto sociale
Presentata alla Camera di Commercio di Roma l'organizzazione per monitorare e promuovere investimenti a impatto sociale, per la cooperazione internazionale e per le necessità dei cittadini italiani. “Un differente modello di sviluppo”, spiega la presidente Giovanna Melandri.
Rafforzare il tessuto dell'imprenditorialità sociale del Paese e rispondere alle emergenze collettive del territorio: è questo l'obiettivo per il quale si è costituita la Social Impact Agenda per l'Italia, nata a gennaio e presentata il 24 maggio alla Camera di Commercio di Roma.
Imprese sociali, investitori, centri di ricerca, realtà produttive, istituzioni pubbliche, intermediari finanziari si confrontano sul ruolo e le potenzialità degli investimenti a impatto sociale nella prospettiva dell'innovazione e delle radicali trasformazioni che interessano il nostro Paese.
Punto di partenza dell'organizzazione, nella quale figurano soci quali Abi, Ania, Confcooperative Federsolidarietà, Gruppo Cooperativo Cgm, Etimos Foundation, Federcasse, Fondazione Opes, Fondazione Sviluppo e Crescita Crt, Human Foundation, Ubi Banca e Vita, sono le 40 raccomandazioni contenute nel Rapporto "La finanza che include", al fine di promuovere "un differente modello di sviluppo, in grado di offrire risposte a vecchi e nuovi bisogni, molti dei quali rimangono insoddisfatti”, spiega Giovanna Melandri, presidente dell'organizzazione; pensiamo alla salute, alle disabilità, alla conciliazione vita-lavoro, alle nuove forme dell'abitare, all'esclusione sociale".
Ecco perché, a partire dall'esperienza dell'Advisory Board italiano (Adb) e della Social Impact Investment Taskforce (Siit), promossa durante la Presidenza britannica del G7 nel 2013, è stata costituita la Social Impact Agenda per l'Italia: uno strumento pensato per monitorare e promuovere investimenti a impatto sociale per la cooperazione internazionale e per le necessità dei cittadini italiani.
"Fondamentale sarà garantire il coordinamento a livello europeo con le altri enti o istituzioni simili che agiscono nei diversi Paesi - sottolinea il vice Presidente Massimo Lapucci - ciò, anche attraverso il coinvolgimento di associazioni come Evpa-European Venture Philanthropy Association”.
Alla presentazione romana di questa nuova realtà hanno partecipatoil sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e Laura Fringenti, direttrice dell'Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
di Elis Viettone