Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Luisa Leonzi
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Radio-Tv Alta Sostenibilità

Oltre il 2026, la lezione del Pnrr per non sprecare una grande occasione

Ultima revisione del Piano per rimodulare fondi e prorogare interventi. Decisiva ora la Legge di bilancio. Ad Alta Sostenibilità, ospiti: Leonardi (Univ. Milano) e Viesti (Univ. Bari). In studio Manieri e Viettone. [VIDEO] 6/10/25

martedì 7 ottobre 2025
Tempo di lettura: min

La scorsa settimana si è riunita la Cabina di regia di Palazzo Chigi che ha presentato la sesta e ultima revisione del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Una correzione dei progetti che non potranno essere completati entro il 2026 e saranno finanziati con altri strumenti o rinviati oltre la scadenza, nell’intento di non perdere risorse ma di spostarne l’utilizzo.

Tra le principali modifiche: lo spostamento di 14 miliardi di euro verso le facility, strumenti finanziari gestiti da istituti bancari, che, hanno la caratteristica, di poter superare i limiti temporali del Piano. La proposta del governo italiano dovrà passare al vaglio delle istituzioni europee per la definitiva approvazione.

Tutte le analisi convergono sul fatto che, senza quel Piano, l’Italia sarebbe scivolata in recessione già nel 2025.

Siamo ora giunti al rush finale di un Piano di investimenti senza precedenti, non a caso definito anche nuovo Piano Marshall.

Guardando all’intero percorso, dalla sua nascita fino alla recente revisione, proviamo a stilare un bilancio: quali sono stati i punti di forza del Piano e quali i principali errori che potrebbero pesare sul suo successo?

Ad Alta sostenibilità, in onda lunedì 6 ottobre alle 12.30 e disponibile in podcast. Ospiti della puntata: Marco Leonardi, docente di Economia Politica all’Università degli Studi di Milano e Gianfranco Viesti, professore di Economia Applicata presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Bari. Conducono Valeria Manieri ed Elis Viettone.

RIASCOLTA L’ULTIMA PUNTATA

VAI ALL'ARCHIVIO DELLE PUNTATE DI ALTA SOSTENIBILITÀ la trasmissione di ASviS in onda ogni lunedì dalle 12:30 alle 13:00 su Radio Radicale, salvo dirette parlamentari, e disponibile in podcast.

Trasmissione di Valeria Manieri, Ruggero Po ed Elis Viettone, con il supporto organizzativo di Eleonora Santini.

 

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