Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Progetti e iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Archivio editoriali

QUESTA SETTIMANA: Il miracolo del cibo e la minaccia della fame

Il sistema alimentare globale ha continuato a funzionare bene, ma un numero crescente di persone è ricacciato ai margini. Anche per non lasciare nessuno indietro è necessario dotarsi di strumenti per disegnare il futuro. 15/5/20

di Donato Speroni

Per l’Economist, il fatto che il cibo abbia continuato ad arrivare sulle nostre tavole, nonostante la crisi globale da Covid–19, è un vero e proprio “miracolo capitalistico”.

Non riflette infatti un piano monolitico, ma la capacità di una catena di fornitura da 8mila miliardi di dollari di adattarsi a una realtà nuova, con milioni di imprese che hanno fatto spontaneamente le loro scelte, dal cambiamento dei fornitori di riso in Asia al rifornimento dei congelatori.

La perorazione dell’Economist contiene un messaggio: i Governi non devono rispondere alle preoccupazioni alimentari con politiche protezionistiche, come avvenne nel 2007–2008, provocando alla fine un rialzo dei prezzi che in molti Paesi in via di sviluppo, a cominciare dal mondo arabo, mise in moto rivolte per il cibo. È necessario che il sistema continui a funzionare.

Questo significa che i governi devono tenere a freno i propri nervi e lasciare che il sistema alimentare sia un business aperto. Vuol dire consentire visti e controlli sanitari ai lavoratori migranti e aiutare i poveri con denaro contante e non con scorte di cibo.

Il giornale inglese non si nasconde che, se pure il sistema ci ha assicurato i rifornimenti, la pandemia ha fortemente aumentato i rischi di povertà alimentare. Già prima dell’esplodere del Coronavirus la situazione stava peggiorando: il rapporto “State of food security and nutrition in the world”, redatto da cinque agenzie delle Nazioni unite (Fao, Unicef, Oms, World food programme e International fund for agricultural development) e presentato il 15 luglio 2019 a New York, nel corso dell’ultimo High level political forum di verifica sull’attuazione dell’Agenda 2030, avvertiva che nel 2018 circa 820 milioni di persone hanno sofferto la fame, nove milioni in più rispetto al 2017, un aumento registrato per il terzo anno consecutivo. La situazione non è certo migliorata con la pandemia: un’indagine sulla food security, che significa anche libertà dalla paura della fame, ha rivelato che in 12 Paesi dell’Africa subsahariana l’80% degli intervistati ha detto di aver vissuto nei precedenti sette giorni il timore di non avere abbastanza da mangiare.

Purtroppo la pandemia accentua le diseguaglianze perché colpisce innanzitutto i lavori precari, quindi i lavoratori più fragili. Il problema non riguarda solo i Paesi in via di sviluppo: in un recente convegno a Milano (Milano!) è stato rivelato che migliaia di bambini a seguito della chiusura delle mense scolastiche fanno solo un pasto al giorno. E la Caritas già dai primi di aprile rilevava un aumento delle richieste di aiuti alimentari dal 20 al 50%.

Abbiamo scelto questa settimana di parlare di cibo per mettere in evidenza il duplice aspetto che caratterizza il mondo durante la pandemia e probabilmente anche dopo. Da un lato, l’esistenza di sistemi complessi che continuano a funzionare e che, anzi, in futuro dovranno evolversi rapidamente: sempre secondo l’Economist, la produzione mondiale di cibo nei prossimi 30 anni dovrà raddoppiare per far fronte all’aumento della popolazione e anche alla domanda di una alimentazione migliore, ma al tempo stesso le emissioni di carbonio provenienti dall’agricoltura dovranno dimezzarsi.

D’altra parte, il rischio è che i sistemi globali funzionino, ma lascino indietro una quantità crescente di “scarti umani”, per usare l’espressione di papa Francesco. Secondo gli ultimi dati dell’Onu, ci sono ancora 780 milioni di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà estrema, cioè guadagnano meno di 1,90 dollari al giorno. Il numero è drasticamente diminuito, dal 26,9% dell’umanità nel 2000 al 9,2% nel 2017, ma sembra difficile che si possa raggiungere il target 1.1 dell’Agenda 2030 e cioè sradicare completamente la povertà estrema entro il 2030. Secondo una stima dell’International food policy research institute, una contrazione del Pil globale del 5% farebbe precipitare nella povertà estrema altri 148 milioni di persone.

Se poi si guarda alla “povertà multidimensionale”, cioè a quell’indicatore che tiene conto di fattori relativi non solo al reddito, ma alla salute, all’educazione, all’accesso all’acqua e alla elettricità, il numero dei poveri è pari a 1,3 miliardi di persone, di cui la metà minori.

Questa era la situazione prima della pandemia, che non ha certo aiutato a migliorarla. Ora ciascun Paese cerca di curare le proprie ferite. Anche l’Italia, con l’enciclopedico “Decreto rilancio”, la cui efficacia potremo valutare nelle prossime settimane. Secondo vari commentatori, sembra che il decreto compia scelte indispensabili e urgenti per rimediare alle tante situazioni drammatiche che si sono create con la crisi, ma non contenga “un’idea di futuro”. Non risponde cioè alla domanda che tutti ci poniamo, se il “dopo” potrà essere diverso dal “prima”, anche per far fronte alle fragilità che questa pandemia ci ha rivelato e che potrebbero riproporsi in forma anche più grave non solo per il diffondersi di altri virus, ma per gravi tensioni sociali o in conseguenza della crisi climatica, come ammoniscono molti recenti studi.

Un grave limite del decreto è stato messo in luce dal portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini nel corso del dibattito “Pensare l’impensabile” con Roberto Poli e Tiziano Treu, moderato da Fabio Millevoi  e organizzato dalla Associazione futuristi italiani. Tra le norme approvate dal Consiglio dei ministri il 13 maggio non è prevista una valutazione sui risultati delle nuove misure introdotte. Questa mancanza di capacità di valutazione ex ante ed ex post sugli effetti delle nuove norme è uno dei grandi limiti della politica italiana e nel corso del dibattito è stata anche proposta la costituzione di un “Centro di previsione strategica” presso la presidenza del Consiglio dei ministri, che aiuti la politica ad “anticipare” il futuro, come accade in tanti altri Paesi del mondo. 

Se questa crisi spinge a interrogarsi sul futuro, è anche necessario passare dai discorsi alle azioni, prima che il ritorno alla normalità ci risucchi nel business as usual. A questo scopo l’ASviS, con il concorso di vari partner, si appresta a lanciare il sito Futura network che si propone di offrire stimoli, a partire dall’attualità, per scelte da fare oggi nell’ottica di un futuro sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. La nuova iniziativa verrà presentata il 21 maggio, nel corso della prima delle tre iniziative in streaming “Tre passi verso il Festival”. Gli incontri si terranno nel periodo nel quale abitualmente si svolgeva il Festival dello sviluppo sostenibile, che si terrà invece dal 22 settembre all’8 ottobre. I “Tre passi” si propongono di tenere vivo il dibattito su queste tematiche, che, con la ripresa delle diverse attività, rischiano di essere ricacciate in uno spazio per addetti ai lavori, come prima della pandemia. Visti i vincoli di bilancio di cui soffre l’Italia, abbiamo ancor più bisogno di valutare attentamente le scelte per un futuro basato sullo sviluppo sostenibile: una prospettiva che non è affatto scontata, né nel nostro Paese né nel resto del mondo.  

 

E INOLTRE…

In questi giorni il sito asvis.it si è occupato di:

I video della settimana

di Elis Viettone, montaggio e grafiche di Francesca Spinozzi

Altre segnalazioni
a cura di Flavio Natale ed Elita Viola

  • Aoi, Cini e Link2007, rappresentanti di centinaia di organizzazioni della società civile impegnate nella cooperazione internazionale e nell’aiuto umanitario, hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per sollecitare un intervento riguardo “l’esigenza di riuscire a portare avanti efficacemente il lavoro nei Paesi partner, e così contribuire alla risposta italiana alla pandemia globale”. 

  • I cittadini europei sono invitati a rispondere al sondaggio promosso dalla Commissione “Jrc Covid-19”, che raccoglie informazioni sulla vita dall'attuazione delle misure di confinamento. Il sondaggio ricerca nello specifico informazioni sull'occupazione e le condizioni di vita, la fiducia nelle istituzioni nazionali, regionali ed europee e gli atteggiamenti nei confronti delle strategie di uscita che vengono messe in atto. Inoltre, i moduli tematici valutano le interazioni all'interno della famiglia, l'educazione domiciliare dei bambini, la resilienza individuale e della comunità, il consumo di energia e l'uso dei trasporti, i valori e gli atteggiamenti nei confronti della condivisione dei dati attraverso le app mobili.

  • Afi, ASviS e Cnel hanno chiesto, tramite un appello formulato in occasione del quarto incontro dei Futuristi italiani dedicato al tema “Pensare l’impensabile”, l’istituzione un Centro di previsione strategica nazionale: “era una richiesta che avevo formulato in occasione della Legge di bilancio per il 2019, purtroppo scartata dal governo dell’epoca” afferma Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS. “L’idea era di costituire un istituto di ricerca a supporto del presidente del Consiglio che aiutasse ad anticipare rischi e opportunità future, così da orientare le politiche verso orizzonti di medio termine”. 

  • L’Istat ha pubblicato il rapporto “SDGs 2020. Informazioni statistiche per l’Agenda 2030 in Italia”, che contiene un aggiornamento degli indicatori utilizzati per monitorare il percorso di avvicinamento agli Obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni unite con l'adozione dell'Agenda 2030. Nel Rapporto è stata dedicata un’attenzione particolare alle disaggregazioni regionali, a quelle per livello di urbanizzazione, oltre che a quelle per genere, cittadinanza e disabilità.

  • Pubblicato il nuovo numero della Rivista culture e studi del sociale dal titolo “Cultura, cambiamento, sviluppo/culture, change, development”, focalizzato sugli Obiettivi dell’Agenda 2030, considerata “l’ultima frontiera per comprendere se l’umanità intenda impegnarsi per salvare il pianeta e assicurare la sopravvivenza, la salute, colmare i divari, le differenze, gli squilibri”.

  • La Federazione relazioni pubbliche italiana (Ferpi) ha intervistato Martina Alemanno, responsabile area educazione ASviS, sullo sviluppo e diffusione del corso e-learning, che esplora in dettaglio i temi dello sviluppo sostenibile e l’importanza dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030, formando su questi temi oltre 70mila persone in tutta Italia (di cui 61mila educatori).

  • Pubblicato il bando del master in Sustainable development jobs promosso da università Bicocca e fondazione Feltrinelli. L’offerta didattica del corso si pone l’obiettivo di formare professionisti nel campo della sostenibilità in grado di guidare e supportare i processi di trasformazione. I sustainable development jobs abbracciano profili professionali trasversali, dal resilience officer al sustainability manager, dal monitoraggio alla valutazione degli impatti sociali e ambientali, dal corporate social responsibility manager a figure operanti nella comunicazione e advocacy istituzionale. Il bando scade l’11 settembre 2020. 

  • Pubblicato il documento del Global wind energy council “Wind power a cornerstone of the global economic recovery”, che prefigura uno scenario futuro di quattro milioni di posti di lavoro (rispetto agli attuali 1,2 milioni) nel settore eolico entro il 2030: “l’energia eolica è essenziale per la ripresa economica che seguirà l’impatto dovuto al Covid-19”.

  • La Commissione economica per l’America Latina e i Caraibi (Cleac) ha pubblicato un approfondito documento a sostegno del reddito di base universale, elencandone benefici e strumenti di attuazione.  

  • Il quotidiano la Repubblica ha celebrato il 60esimo anniversario della sentenza della Corte costituzionale che aprì anche alle donne la possibilità di accedere a ruoli dell'amministrazione pubblica, riportando un dialogo tra Rosanna Oliva de Conciliis, protagonista di quella sentenza (e coordinatrice del gruppo di lavoro dell’ASviS sul Goal 5), e Linda Laura Sabbadini, direttrice dell'Istat e fondatrice di un filone di studi statistici incentrati sulle questioni di genere.

  • Il Consiglio europeo ha approvato aiuti di emergenza in caso di catastrofi per un valore di 279 milioni di euro, destinati a Portogallo, Spagna, Italia e Austria. “Oltre alla crisi da Covid-19, diverse regioni dell'Ue continuano a risentire dell'impatto economico delle calamità naturali che le hanno colpite l'anno scorso. La decisione odierna di fornire tali aiuti è un ulteriore esempio concreto di solidarietà europea in azione”.

  • Ha superato le 300mila firme l'appello degli ambientalisti europei “Per la crisi causata dal Covid-19 serve unità, coraggio e innovazione”, recentemente inviato ai capi di Stato e di governo dell’Ue. L'Appello è promosso dalla coalizione europea di associazioni "Green seven", che vede in prima fila il Wwf, e comprende anche Transport & environment (T&e), BirdLife Europe, Greenpeace european unit, Friends of the Earth europe, Climate action network (Can) Europe, European environmental bureau (Eeb).

  • Il gruppo Enel ha attuato una serie di misure per contribuire alle strategie di ripresa post Coronavirus, tra le quali lo stanziamento di 23 milioni di euro a favore del Terzo settore, attività̀ della Protezione civile, amministrazioni locali; il sostegno al Servizio sanitario nazionale tramite la donazione di un collegamento alla rete elettrica di E-distribuzione; infine, l’attivazione di una campagna interna di crowdfunding gestita da Enel cuore, ong creata per coordinare i fondi aziendali per attività di beneficenza e solidarietà. Per garantire la tutela dei propri dipendenti, Enel ha inoltre stipulato l’accordo “Banca delle ferie”, siglato con le organizzazioni sindacali del settore per i lavoratori impegnati in attività ridotte o sospese durante il periodo di lockdown. 

  • Pubblicato il bando del concorso “Youth in action for SDGs” call for ideas rivolta ai giovani under 30 e promossa da fondazione italiana Accenture, fondazione Eni Enrico Mattei e fondazione Allianz, per stimolare nuovi progetti sui temi della sostenibilità e sull’implementazione dell’Agenda 2030.

  • Iaere, l’associazione italiana degli economisti dell’ambiente e delle risorse naturali, ha recentemente pubblicato la dichiarazione “Covid-19, Economia e ambiente: per una ripresa verde e sostenibile”, dove l’associazione invita a utilizzare lo stop dovuto alla pandemia per “ripensare il modello di sviluppo, contemperandolo con le esigenze dell’ambiente”.

  • Pubblicato il manifesto di Save the children in occasione del lancio della campagna “Riscriviamo il futuro”, per chiedere al Governo, al Parlamento, alle regioni e a tutte le istituzioni locali, di riscrivere il futuro dell’Italia a partire dai bambini, per farli uscire dalla povertà economica (100mila bambini che vivono nelle zone più degradate del Paese) e educativa. Al manifesto ha aderito anche Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS.  L’ong ha inoltre pubblicato il rapporto “L'impatto del coronavirus sulla povertà educativa”, documento che testimonia come circa un minore su cinque incontri maggiori difficoltà a fare i compiti rispetto al passato e, tra i bambini tra gli 8 e gli 11 anni, quasi uno su 10 non segua le lezioni a distanza, o lo faccia meno di una volta a settimana.

  • La task force del governo diretta da Vittorio Colao ha nominato Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia, membro del comitato di esperti che guideranno l’Italia attraverso la fase due. “Il Governo ha dimostrato attenzione ai temi di ambiente e sostenibilità”, ha commentato Gaetano Benedetto, direttore generale di Wwf Italia.

  • Il Forum nazionale “Salviamo il paesaggio, difendiamo il territorio” ha trasmesso una lettera a Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, a Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green deal europeo e a Virginijus Sinkevičius, commissario per l’Ambiente, Oceani e Pesca, per suggerire una ripartenza economica basata sulla salvaguardia dell’ambiente e la protezione del suolo.

  • La Commissione europea ha annunciato una rinnovata strategia di finanza sostenibile per il Green deal europeo, che mira a fornire gli strumenti politici per garantire che i sistemi finanziari sostengano realmente la transizione delle imprese verso la sostenibilità in un contesto di ripresa post Covid-19. Al fine di informare cittadini, autorità e organizzazioni private sulla struttura della strategia, la Commissione ha avviato una consultazione, alla quale si può partecipare fino al 15 luglio, inviando opinioni e osservazioni.

  • Pubblicata la traduzione in italiano delle “Linee guida sulla riapertura delle scuole” adottate da Unicef, Unesco, World bank e World food programme per stabilire i passaggi della riapertura dopo la pandemia. “La chiusura pressoché globale delle scuole (1,2 miliardi di studenti/esse colpiti) in risposta all'emergenza della pandemia rappresenta un rischio inedito per l'educazione, protezione e benessere dei giovani”.

  • Pubblicato il bando per il premio promosso da Forum Pa e ASviS “Pa sostenibile e resiliente”, iniziativa che promuove “i migliori progetti che guardano al futuro per trasformare le crisi in opportunità”. Il premio è inserito all’interno del percorso #road2forumpa2020, che prevede anche un contest video promozionale, non vincolante ma finalizzato a dare una visibilità a livello nazionale.

  • È partita la campagna del Wwf “Il mondo che verrà”, che chiede alle persone di esprimere la propria opinione, visione e speranza con un messaggio, una proposta da postare sul sito della campagna, per “scegliere la strada da percorrere per un benessere davvero sostenibile, equo e in armonia con la natura”.

  • Pubblicato il documento dell’Istituto di ricerca delle Nazioni unite per lo sviluppo sociale (Unrisd) “Measuring corporate sustainability – Towards accounting fit for the SDGs”. Il testo mette in rilievo le lacune da colmare nella rendicontazione della sostenibilità, sottolineando i problemi nella valutazione degli indicatori e obiettivi che abbiano una rilevanza a livello di sviluppo sostenibile.

  • Agricolus, startup innovativa che sviluppa soluzioni per la smart agriculture, ha recentemente aderito all’iniziativa “Solidarietà digitale”, offrendo tre mesi di accesso gratuito alla piattaforma Agricolus easy, per monitorare le colture e condividere dati da remoto con dei tecnici esperti del settore.

  • La Csr manager network, associazione di categoria che promuove visioni di impresa che includano buone pratiche di sostenibilità, ha inviato una lettera aperta al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per richiedere scelte lungimiranti, capaci di indirizzare il Paese verso lo sviluppo sostenibile.

  • Le Monde: un video per tracciare le connessioni tra pandemie e responsabilità umana. “Com’è possibile che questi virus, spesso di origine selvatica, riescano a contagiarci? Per un numero crescente di scienziati e ricercatori, la colpa è della nostra specie, che inseguendo un modello di sviluppo insostenibile ha sconvolto gli ecosistemi della natura”.

  • L’Alleanza delle cooperative italiane ha pubblicato il documento “Ricostruire l’Italia cooperando” dove sottolinea la necessità di “costruire un’economia diversa, in cui le persone, il bene comune, il la salute e l’incolumità del pianeta vengano preservate”, delineando tre misure per la transizione e un piano nazionale per lo sviluppo sostenibile. 

  • Pubblicato il manifesto “Un nuovo green deal per l’Italia”, documento firmato da numerose associazioni e imprese per richiedere al Governo pacchetti di stimolo all’economia che non aumentino le emissioni di gas serra e gli impatti ambientali, trasferendo ulteriori costi sul nostro futuro, tramite lo sviluppo di un nuovo Green deal.

  • Fpa digital school, piattaforma di Fpa che si occupa di formazione ed empowerment del capitale umano, ha prodotto l’indagine “Strategie individuali e organizzative di risposta all’emergenza”, per comprendere come le aziende si stiano rapportando con le nuove modalità di lavoro. L’indagine è aperta fino al 15 maggio.

Prossimi eventi

16 maggio

  • “Rispondere alla crisi ecologica, il grido della terra e il grido dei poveri non possono più aspettare”. È il rinnovato appello del Papa per la “cura della casa comune” nel videomessaggio per l’iniziativa “Laudato si’ Week”, dal 16 al 24 maggio. Le attività si adegueranno alle normative governative per il Coronavirus.

18 maggio

  • Il Centro euro-Mediterraneo per sui cambiamenti climatici (Cmcc) presenterà nel convegno “Exploring potential adaptation options for policy and decision-maakers” il documento "Climate-Adapt", testo che fornisce un catalogo di potenziali opzioni di adattamento ai cambiamenti climatici, sostenendo e donando strumenti ai decisori politici, in particolare a livello locale e regionale, nei loro sforzi per far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici.

18 maggio – 17 giugno

  • Creare un ponte tra pre e post pandemia e mantenere aperto il canale di dialogo con il pubblico britannico. Nasce così #ItalyRest-Art, il programma di divulgazione e promozione culturale e scientifica dell’Ambasciata d’Italia a Londra. Dal 18 maggio al 17 giugno le più importanti istituzioni culturali, artistiche e accademiche britanniche e italiane interverranno con i loro esperti in diretta streaming offrendo l'opportunità al pubblico di seguire conversazioni, seminari e incontri su un ampio spettro di argomenti.

19 maggio

  • L’Ocse organizza il webinar "En route to achieving the SDGs in cities and regions", dove si discuterà di un approccio territoriale agli Obiettivi di sviluppo sostenibile, analizzando il ruolo dei governi locali e regionali nell'adempiere all'Agenda 2030, tramite un quadro di indicatori che misurano la distanza di città e regioni dagli Obiettivi.

21 maggio

21 maggio – 4 giugno

  • Nel periodo originariamente previsto per il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 (20 maggio – 5 giugno), e come percorso di avvicinamento alla manifestazione, riprogrammata dal 22 settembre all'8 ottobre a causa dell’emergenza Covid-19, l’ASviS avvierà la riflessione digitale “ASviS Live – Tre passi verso il Festval”. Gli incontri si concentreranno sulle politiche da mettere in atto per orientare le scelte del presente e trasformare il futuro, conducendo il Paese verso una ripresa all’insegna della sostenibilità. I tre eventi si svolgeranno il 21 maggio: “Orientare le scelte, disegnare il futuro”; 28 maggio: "Verso una ripresa trasformativa all’insegna della resilienza e della sostenibilità"; 4 giugno: "Ambiente, salute e società sostenibili: alla scoperta delle connessioni".

22 maggio

  • Giornata internazionale per la biodiversità. “La perdita di biodiversità minaccia tutto, compresa la nostra salute” ricordano le Nazioni Unite, in previsione della Giornata. “È stato dimostrato che la perdita di biodiversità potrebbe espandere le zoonosi - malattie trasmesse dagli animali all'uomo - mentre d'altra parte, se la manteniamo intatta, la biodiversità offre strumenti eccellenti per combattere le pandemie, come quelle causate dai coronavirus”.

27 maggio

  • Casa dell’agricoltura, ong nata per dare valore all'agricoltura e a tutti gli operatori del settore, organizza l’evento “Alimentazione, agricoltura e cittadinanza attiva” dedicato ai temi della divulgazione scientifica, durante il quale verrà anche presentato il quaderno “Alimentazione e agricoltura”, strumento multimediale nato dal progetto "Dentro tutti" di SmemoLab di cui Casa dell'Agricoltura è partner.

3 giugno

  • Ecomondo-Key Energy: “Connect, Talk & Share” piattaforma tecnologica che consente a un think tank di persone ad alto know-how di incontrarsi grazie alle nuove tecnologie, organizza il webinar "L’Economia circolare evoluzione dell’Economia sociale? Sostenibilità ed etica saranno ingredienti fondanti del futuro delle imprese in Europa?". All’evento parteciperà Enrico Giovanni, portavoce dell’ASviS.

  • L’osservatorio Food sustainability organizza il webinar “La sostenibilità vien innovando”: durante l’evento saranno presentati i risultati della ricerca di quest’anno realizzata dall’Osservatorio food sustainability del Politecnico di Milano, che ha analizzato le pratiche di prevenzione e gestione delle eccedenze alimentari focalizzandosi su alcuni stadi e filiere specifiche.
venerdì 15 maggio 2020

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