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QUESTA SETTIMANA: Le difficili transizioni che la pandemia sta accelerando
Molti comportamenti non ritorneranno al passato. È una buona notizia per lo sviluppo sostenibile, ma alcune categorie rischiano di pagare un prezzo pesante. Per evitarlo occorre una politica capace di guardare avanti. 3/7/20
di Donato Speroni
Il desolante servizio sui negozi in fallimento nel centro direzionale di Napoli, diffuso con la prima puntata della nuova serie di “In onda” su La 7, fornisce un drammatico riscontro, da una città più fragile, all’appello del sindaco di Milano Giuseppe Sala: bisogna tornare a popolare gli uffici, altrimenti le città muoiono. Negli Stati Uniti il processo di abbandono dei centri cittadini da parte dei benestanti che possono permettersi di lavorare da casa era già cominciato prima della pandemia, come abbiamo già segnalato. Il Covid-19 lo ha accelerato, mettendo in crisi anche i grandi centri commerciali per l’esplosione degli acquisti online. Le preoccupazioni di Sala si comprendono: ogni giorno in tempi normali, almeno 800mila persone (dati Istat del 2011) vanno ad aggiungersi alla popolazione di Milano (1,3 milioni). I servizi della città sono strutturati su questa dimensione e, soprattutto nelle zone del centro storico, sarebbero inevitabilmente condannati senza questo afflusso.
Eppure, indietro non si tornerà e per molti versi è un bene che sia così. Come ha scritto Leslie Kaufman su Bloomberg Green, con un occhio agli Usa ma con considerazioni che si possono applicare anche da noi.
È evidente che il lavoro a distanza ha ridotto le emissioni di carbonio, ma anche che questo cambiamento non continuerà per sempre perché molti uffici in tutto il mondo stanno cominciando a riaprire. Tuttavia, diverse società non ritorneranno alla normalità e invece implementeranno politiche di ‘lavoro da dovunque’. Questa differenza rimarrà dopo la ritirata della pandemia ed è uno degli aspetti positivi di questa catastrofe sanitaria. Il lavoro a distanza abbatte l’inquinamento dell’aria, riduce i consumi di carta e plastica degli utilizzi monouso e molti altri comportamenti negativi per l’ambiente che derivano dalla normale routine lavorativa. I trasporti prima del Coronavirus contribuivano per circa un quarto al totale delle emissioni. Il carbonio emesso degli Stati Uniti è diminuito del 15% nel periodo da marzo a giugno. Ma questa è solo una parte della storia. La gente che lavora da casa sviluppa le sue capacità di vivere in modo sostenibile. Nei 90 giorni dall’inizio della pandemia, Google ha riscontrato un aumento delle 4.550% delle ricerche su “Come vivere in modo sostenibile”. La gente ha cominciato a interessarsi con maggiore attenzione all’energia verde e al proprio carbon footprint. E quando la gente comincia ad adottare comportamenti più sostenibili, spesso poi li mantiene. Un’indagine sui genitori che lavorano, a cura di Bright Horizon,s ha segnalato che solo il 13% voleva ritornare alla vita lavorativa di prima.
Anche l’Economist arriva a conclusioni analoghe.
È sorprendente come ci siamo adattati rapidamente. Questo giornale è stato scritto, editato e prodotto dai divani e dai tavoli di cucina. Gennaio e febbraio sembrano ormai un’era antica, l’epoca BC (Before Coronavirus) sostituita dalla nuova era AD (After Domestication). Il cambiamento è paragonabile alle grandi trasformazioni dei posti di lavoro nei secoli 19º e 20º. Twitter ha già dichiarato che tutti i suoi dipendenti saranno autorizzati a lavorare permanentemente da casa e Facebook prevede che metà del suo staff lo farà entro un decennio.
Con un occhio a questi cambiamenti, l’architetto Stefano Boeri, nel suo intervento al convegno dell’ASviS ripreso integralmente da Futura network, ha ipotizzato una città di nuovo tipo, policentrica, integrata anche con i borghi delle aree interne e con la natura circostante: un modello affascinante ma molto lontano dalle attuali aree metropolitane.
Parafrasando Jonny Stecchino, il famoso personaggio del film di Roberto Benigni, la Rassegna stampa del Corriere della Sera scrive ironicamente che “la più grande piaga di Milano e della Lombardia è ... lo smart working!”, ma è evidente che il problema denunciato da Sala esiste ed è importante. Che gli italiani non torneranno indietro ce lo dice anche un’indagine Swg pubblicata da Kratesis: in materie come il lavoro da casa, gli acquisti on line o i corsi di formazione a distanza, solo una percentuale che non supera mai il 36% pensa che tutto tornerà come prima, mentre la grande maggioranza è convinta che farà tesoro delle esperienze di questo periodo e continuerà ad avvalersene.
La “resilienza trasformativa”, parola d’ordine lanciata dall’ASviS in questi mesi per evidenziare la necessità di “rimbalzare avanti”, cioè di partire dai punti di forza della società per fare un salto di qualità nella direzione dello sviluppo sostenibile, si accompagna strettamente col principio della “giusta transizione”. Finora avevamo applicato questo concetto soprattutto al passaggio dalle energie fossili alle rinnovabili, pensando alla necessità di garantire i milioni di persone che lavorano per produrre carbone, petrolio e gas, alla importanza della tutela delle fasce più deboli, che sarebbero le più colpite dall’aumento dei prezzi indotto da interventi per penalizzare i consumi energetici inquinanti, come è avvenuto in Francia con l’aumento del prezzo del gasolio che ha scatenato l’ira dei gilet jaunes.
Scopriamo ora che il concetto di “giusta transizione” si applica a molti altri campi che possono essere toccati da un percorso verso un modo di vita più sostenibile, a cominciare appunto dall’abbandono dei centri delle metropoli che fino a ieri sembravano destinati a polarizzare i movimenti di popolazione del futuro. Molte categorie avranno bisogno di protezione e accompagnamento a una riconversione, se vogliamo accelerare questo percorso. Un altro esempio evidente riguarda gli incentivi dannosi per l’ambiente, in Italia circa 19 miliardi all’anno che sarebbe giusto abolire. La cifra arriva a 137 miliardi all’anno a livello dell’Unione, quasi quanto l’intero bilancio europeo, seconda un’indagine di Investigate Europe ripresa da Maria Maggiore sul Fatto quotidiano. Sappiamo però che buona parte di questi incentivi in Italia vanno all’autotrasporto, all’agricoltura, alla pesca: la loro abolizione, che l’ASviS richiede con forza, comporta la necessità di sgravi fiscali e incentivi alla riconversione per le categorie interessate. Insomma, di una politica lungimirante.
Anche la gestione degli inevitabili adattamenti ai cambiamenti climatici già in corso pone delicati problemi di transizione, come dimostra questo esempio, anch’esso tratto da Bloomberg Green, in merito ai rischi di inondazione a seguito dell’aumento dei fenomeni meteorologici estremi.
In teoria, indicazioni accurate sui rischi di allagamento potrebbero correggere alcuni comportamenti irrazionali e costosi che abbiamo visto finora, come lo sviluppo di proprietà immobiliari in zone ad alto rischio. Potrebbero anche aiutare la gente a capire che cosa è in gioco se non si riducono le emissioni che provocano l’effetto serra. Però la trasparenza ha i suoi aspetti negativi. Rachel Cleetus, direttore del programma Clima ed energia della Union of Concerned Scientists, nel 2018 ha condotto negli Stati Uniti una ricerca sui rischi di inondazione delle proprietà costiere, con dati specifici su ciascuna abitazione. Con i suoi colleghi aveva valutato di pubblicare i risultati ma hanno deciso di renderli noti solo a livello aggregato, di codice di avviamento postale, per evitare effetti negativi sul valore delle proprietà.
Contrariamente a quello che si pensa, molte delle case sulle coste di Stati come il Texas e la Louisiana, i più esposti alle inondazioni, sono abitate da persone di ceto medio-basso, che sarebbero pesantemente penalizzate da queste rivelazioni. Meglio dunque diffonderle solo a seguito della definizione di una politica di protezione per i soggetti che rischiano di essere colpiti.
Anche in Italia sarebbe necessaria un’analisi approfondita delle conseguenze della catastrofe climatica. Molti dati furono resi disponibili con la pubblicazione della bozza del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc) nel 2017, ma questo documento non è mai stato preso seriamente in esame dalla classe politica.
Abbiamo dunque bisogno non di una, ma di molte “giuste transizioni”, con un occhio alle categorie più deboli che rischiano di essere più danneggiate dai cambiamenti nei comportamenti e nei consumi, ma con l’altro occhio alle nuove generazioni che dobbiamo tutelare accelerando le scelte necessarie per uno sviluppo sostenibile. Le proposte dell’ASviS in questa direzione sono state presentate sabato 20 giugno nell’audizione agli Stati generali voluti dal governo e sono state ribadite dal portavoce dell’Alleanza Enrico Giovannini in una intervista all’Espresso. Eccone alcuni estratti.
Hanno ascoltato, con attenzione. Ed è la prima volta che un governo si ferma ad accogliere le idee e le proposte di associazioni e società civile per impostare un vasto piano di rilancio del Paese. Ma per un giudizio complessivo bisognerà attendere il piano rivisto e lì si capirà in che misura le indicazioni degli interlocutori presenti ai tavoli degli Stati Generali siano state accolte.
Non mi convince il dibattito pubblico che si sta svolgendo nel Paese. Prima di tutto non c'è la consapevolezza che il progetto di rilancio deve stare all'interno delle linee guida indicate dalla Commissione europea, che chiedono agli Stati membri di presentare programmi affinché nel suo complesso l'Europa risulti più resiliente, sostenibile e giusta. Tanto per capirci: nessun sussidio o investimento andrà ad attività basate sui combustibili fossili. Inoltre, pochi hanno compreso che il tutto deve avvenire nell'ambito delle regole del semestre europeo, cioè il processo di coordinamento delle politiche economiche, a cui l'opinione pubblica italiana pone attenzione pari a zero.
È essenziale che il Paese impari a prevenire. L'Italia è un'eccellenza nella gestione delle emergenze e tanti vengono a studiare la nostra protezione civile. Ma nessuno viene in Italia per studiare il modo con cui investiamo per prevenirle. Servono piani e investimenti per evitare che i ponti crollino e che una pandemia getti nel caos un intero Paese e la relativa economia. Soprattutto serve un piano operativo per evitare che il cambiamento climatico provochi danni enormi per l'economia e la società: come ha scritto la von der Leyen, un giorno si troverà il vaccino per il Coronavirus, ma non c'è vaccino contro il cambiamento climatico. Stavolta i soldi per affrontare le cose importanti, e non solo le emergenze, ci sono, ma serve cambiare il modo di prendere decisioni. Per questo insistiamo per la creazione di un Istituto di ricerca che aiuti il governo a fare pianificazione strategica, mettendo in rete le tante competenze di cui disponiamo, sul modello di esperienze che esistono in tanti altri Paesi. Non sprechiamo l'occasione. Che potrebbe essere quella giusta per mettere il Paese su un sentiero di sviluppo sostenibile da tutti i punti di vista, compreso quello sociale.
Non è certo facile “cambiare il modo di prendere decisioni” in un Paese diviso, perennemente in campagna elettorale, dove i politici sono attenti solo all’impatto di breve termine dei loro annunci. Ma nella società molte cose si stanno muovendo, come è emerso anche dal Forum Ansa 2030 che ha analizzato gli ultimi dati Istat sulla crescita dell’attenzione delle imprese ai temi della sostenibilità ed è stato seguito da quasi 200mila persone attraverso i canali Ansa. Il prossimo Festival dello sviluppo sostenibile ribadirà con forza la necessità di questo cambiamento: il sondaggio che abbiamo condotto in occasione dell’iniziativa digitale “ASviS Live: tre passi verso il Festival” per conoscere i temi considerati prioritari, da approfondire nel corso del prossimo Festival, ha indicato come argomenti più richiesti, l’impegno per realizzare un’Europa resiliente, sostenibile e giusta, la questione dell’emergenza climatica e dello sfruttamento degli ecosistemi e il tema delle vulnerabilità e delle disuguaglianze. Argomenti importanti, ma che non corrispondono all’agenda politica. Eppure, anche la politica dovrà accorgersi che i tempi stanno cambiando. L’affermazione dei Verdi nelle recenti elezioni municipali francesi deve ancora essere valutata in tutte le sue implicazioni, ma certo contribuisce a dire che The times they are a changing, come cantava Bob Dylan più di cinquant’anni fa, alla vigilia di un’altra rivoluzione.
E INOLTRE…
In questi giorni il sito asvis.it si è occupato di:
- Festival dello sviluppo sostenibile 2020: candida ora il tuo evento!
Nuovo format con iniziative sia in presenza che online. Consulta le linee guida aggiornate per la quarta edizione e proponi un evento per partecipare così al palinsesto della manifestazione e alla promozione della sostenibilità. - Forum Ansa, riguarda il dibattito su imprese e sviluppo sostenibile
Nuovi dati e proposte politiche sulla sfida dello sviluppo sostenibile per il settore privato. Ne hanno discusso Giovannini (portavoce ASviS), Misiani (viceministro Economia e finanza) e Monducci (Capodipartimento produzione statistica Istat). - Al via la terza edizione della Siena Advanced School sullo sviluppo sostenibile
Offerta didattica potenziata, nuovo format in tre fasi e focus sulle innovazioni e trasformazioni necessarie per raggiungere gli SDGs. Ammessi 40 candidati che beneficeranno di una borsa di studio "full scolarship". - Alta sostenibilità: proposte per una ripartenza all’insegna della parità di genere
Dati allarmanti sulle donne, ma anche proposte per una maggiore tutela dei loro diritti. Questo il tema della rubrica ASviS su Radio Radicale condotta da Manieri e Po. Ospiti Bonetti (ministra Pari opportunità) e Coccia (gruppo di lavoro 5 ASviS). - Rapporto Sdsn-Bertelsmann: “Il Covid-19 impatta sulla maggior parte degli SDGs”
La Corea del Sud è stata la più efficiente tra i Paesi Ocse nella lotta al virus. Indice SDG dominato ancora da tre Stati nordici: Svezia, Danimarca e Finlandia. Italia 30esima. Progressi in tutto il mondo ma ancora insufficienti. - Educazione civica a scuola, si parte a settembre: le linee guida definitive
A partire dall’anno scolastico 2020/2021 questo insegnamento sarà obbligatorio, con almeno 33 ore annue dedicate. Costituzione italiana, sviluppo sostenibile e cittadinanza digitale i tre assi portanti. Azzolina: serve alleanza. - Per proteggere la salute occorre tutelare l’equilibrio dell’ecosistema naturale
Il Wwf in un nuovo studio mette in guardia dal rischio di future pandemie, spinte da una produzione insostenibile e da scarsi standard di sicurezza alimentare. Serve un approccio “One health” per garantire il benessere di tutti. - Oil: il mondo del lavoro riparta da un sistema verde, inclusivo e resiliente
Un ritorno al passato non è un’opzione praticabile, perché il mondo pre-Covid era tutt’altro che normale: il nuovo brief dell’Organizzazione mette al centro le enormi fragilità rivelate dalla pandemia, dai giovani al gender gap. - Il Piano di ripresa sostenibile dell’Iea: lavoro e clima al centro
L’Agenzia internazionale dell’energia ha stilato una tabella di marcia per il 2021-2023. Questo Piano può garantire 1,1% di crescita annua, nove milioni di posti di lavoro all’anno, riduzione delle emissioni di 4,5 t entro il 2023. Per attuarlo è necessario lo 0,7% del Pil mondiale.
Il sito futuranetwork.eu si è occupato di:
- Marzano: “La pubblica amministrazione riparta da smart working e open data”
Intervista alla fondatrice ed ex presidente degli Stati Generali dell’Innovazione: “Il digitale può trasformare il Paese ma ognuno, nel proprio campo, deve fare di più". - Vivere fino a 100 anni: un sogno o un incubo?
Si aprono grandi opportunità ma per goderne appieno dovremo preparare accuratamente il nostro futuro.
di Odile Robotti, amministratore delegato di Leading Edge - In tempi di crisi del multilateralismo, l’Onu interroga il mondo sul suo futuro
Sondaggio globale in occasione del 75° anniversario: la pandemia ha accentuato le distanze tra i Paesi. - Previsioni sul digitale per il Parlamento Europeo
Robot industriali più performanti e sistemi sanitari proattivi tra le ipotesi avanzate.
Approfondimenti
- Il lungo Mezzogiorno: il libro che ripercorre lo sviluppo meridionale dal 1966 al 2022
di Annalisa Percoco, Centro studi sociali e del lavoro Basilicata
La recensione del libro di Giuseppe De Rita, che descrive l’evoluzione del percorso meridionalistico che ha segnato più di un secolo di vita italiana, dando voce a tre racconti che riflettono altrettanti differenti orientamenti culturali e politici.
I video della settimana
di Elis Viettone, montaggio e grafiche di Francesca Spinozzi
- Nuova intervista della serie "Oltre la crisi" con Ferdinando Nelli Feroci, presidente Istituto Affari Internazionali (Iai) e Marina Ponti, direttrice Globale Campagna delle Nazioni Unite per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Altre segnalazioni
a cura di Flavio Natale ed Elita Viola
- Partita la Newsletter mensile del Commissariato italiano per la partecipazione dell’Italia all’Expo Dubai, che permetterà di approfondire mese dopo mese i temi della partecipazione italiana all'Esposizione universale di Dubai, in programma il prossimo anno. L’ASviS organizzerà un forum internazionale a Dubai, insieme alla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus), per individuare soluzioni concrete e innovative alle grandi sfide globali.
- Pubblicato il rapporto del Forum disuguaglianze diversità “Missioni strategiche per le imprese pubbliche italiane”. La proposta del Forum illustra come allineare virtuosamente l’agire delle amministrazioni dello Stato azionista e i programmi strategici di lungo periodo delle imprese pubbliche, e di creare un ambiente di alta competenza in cui possa avvenire un dialogo costante, informale e imprenditoriale.
- Il ministero dell’Ambiente, in collaborazione con l’ufficio dell’Inviata speciale delle Nazioni unite per i giovani e il programma Connect4Climate della Banca mondiale, ha lanciato un programma di incontri virtuali e interattivi rivolti ai giovani di tutto il mondo, in vista dell’evento speciale “Youth4Climate: Driving Ambition” e della pre-Cop26, che si svolgeranno entrambi a Milano nell’autunno 2021. Il programma di webinar, dal titolo “Youth4Climate live series: driving momentum towards pre-COP and COP26”, prevede un incontro al mese.
- Il progetto Sudego, nato a livello europeo con l’obiettivo di diffondere una maggiore conoscenza degli Obiettivi di sviluppo sostenibile nelle comunità scolastiche e rappresentato in Italia dal liceo scientifico “A. Righi” di Roma e dall’ASviS, ha recentemente ottenuto una valutazione positivadagli esperti esterni dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, ottenendo un punteggio pari a 97/100.
- Il Dipartimento per gli affari economici e sociali della Nazioni unite (Desa) ha pubblicato il “2020 World youth report”, focalizzato sull'imprenditoria sociale dei giovani e sulle possibilità dell'Agenda 2030 di rimuovere gli ostacoli socioeconomici e creare un ambiente in cui i giovani imprenditori sociali possano prosperare.
- Pubblicato il “Rapporto sulla programmazione di bilancio 2020” dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb). “Il Rapporto, che nelle edizioni precedenti si focalizzava sul Documento di economia e finanza (Def) e sull’audizione parlamentare che ne seguiva, allarga quest’anno la sua prospettiva agli effetti che la pandemia Covid-19 ha prodotto sul quadro economico internazionale e nazionale”.
- Aperto le iscrizioni al corso “Measuring sustainable development”, in cui alcuni degli autori del “Sustainable development report 2020” parleranno dei metodi per misurare i progressi sugli SDGs, e su come strumenti come l'indice SDG e i dashboard aiutino i responsabili delle politiche a prendere decisioni cruciali in merito alle priorità di sviluppo.
- Nell’ambito del Catalogo della Scuola nazionale d’amministrazione (Sna) su “Sviluppo sostenibile e Covid-19” è stata pubblicata la “Pagina 5”. “Il nesso causale tra alterazioni degli equilibri dell’ecosistema e pandemie è trattato anche in contributi antecedenti l’emergere della pandemia Covid-19” si legge nel documento. “Esso trova spazio in studi che individuano anche altri rischi dovuti alle alterazioni prodotte dalle attività umane sull’ecosistema e sottolineano la necessità di adottare il riferimento dello sviluppo sostenibile per conservare il capitale naturale per le future generazioni ed evitare, o almeno mitigare, il rischio di nuove crisi globali sanitarie e non”.
- Luigi Di Maio, ministro degli Affari esteri e della cooperazioni internazionale, ha aperto alla Farnesina, in data 1 luglio, la prima riunione del tavolo operativo inter-istituzionale sul contributo italiano alla prevenzione e alla risposta globale al Covid-19. Il ministro ha ringraziato Emanuela Del Re, viceministra agli Affari esteri, che ha promosso e presieduto l’iniziativa cui hanno partecipano, oltre ai principali dicasteri e attori pubblici coinvolti nel contrasto alla pandemia, i rappresentanti della società civile, incluso il settore profit, l’industria farmaceutica e le istituzioni preposte alla ricerca.
- Pubblicato lo studio di Openpolis “La cooperazione allo sviluppo e la promozione della parità di genere”, che ha rilevato in particolare le variazioni dei finanziamenti destinati ai progetti di cooperazione nel settore della parità di genere. “Nel 2018, rispetto all’anno precedente i fondi destinati dall’Italia a progetti di cooperazione che hanno tra i loro obiettivi la parità di genere si sono ridotti del 27,61%” si legge nel documento. “Il 2017 aveva segnato però un picco senza precedenti e i dati del 2018 rimangono ben al di sopra degli importi destinati al perseguimento di questo scopo tra il 2010 e il 2016”.
- La Circoscrizione salesiana Italia centrale ha dato il via al progetto “Venti20diNovità”, un'iniziativa di formazione rivolta agli adolescenti che punta a stimolare una riflessione partendo dai 17 Goal dell’Agenda 2030, rielaborati in otto proposte educative abbinate al nome di un vento.
- Feba, organizzazione internazionale che si occupa della lotta alla fame e malnutrizione, ha pubblicato il rapporto “Feba annual report 2019”, in cui ha riportato i risultati raggiunti durante lo scorso anno: “Nel 2019, Feba ha ridistribuito 768mila tonnellate di cibo equivalenti a 4,2 milioni di pasti giornalieri attraverso 45.283 organizzazioni benefiche che assistono 9,5 milioni di indigenti. Tutto questo grazie alla professionalità di 32.280 collaboratori, di cui l'84% è costituito da volontari”.
- Pubblicato il rapporto Ocse “Youth and Covid-19: response, recovery and resilience”che, sulla base dei risultati dell'indagine di 90 organizzazioni giovanili di 48 paesi, delinea le misure pratiche che i governi possono adottare per progettare misure di recupero inclusive ed eque che non lascino indietro nessuno.
- L’Italian society for climate sciences (Sisc) ha indetto una call per abstract sul tema “Climate risk 2020: Time for action! Raising the ambition of climate action in the age of global emergencies”. Questo sarà anche il tema della conferenza annuale del Sisc, che si terrà dal 21 al 23 ottobre. La call scade il 17 luglio.
- Pubblicato lo studio Ocse “The role of sovereign and strategic investment funds in the low-carbon transition” che approfondisce il ruolo dell’azione (o inazione) dei fondi sovrani nei finanziamenti per la transizione energetica, snodo centrale per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030.
- “Ripresa economica: puntare sul rinnovabile è possibile e vantaggioso. Vi spiego come”. L’articolo di Mario Agostinelli, pubblicato recentemente su Il fatto quotidiano approfondisce le possibilità, verificate sotto il profilo scientifico, tecnologico ed economico dallo studio del Solar power Europe “100% renewable Europe”di un sistema di energia rinnovabile al 100%, che consenta all’Ue di portare a zero le emissioni climalteranti prima del 2050, ricorrendo al 100% di rinnovabili e con oltre quattro milioni di nuovi occupati nei settori riconvertiti.
- Online lo “State of civil society report 2020”, rapporto realizzato da Civicus che analizza gli eventi e le tendenze chiave che hanno avuto un impatto sulla società civile e la sua risposta alle singole sfide. La nona edizione si concentra sulle principali tendenze del 2019 e si basa su 50 interviste con attivisti, leader ed esperti della società civile.
- Pubblicata l’ultima edizione del rapporto annuale di monitoraggio e valutazione delle politiche agricole dell'Ocse “Agricultural policy monitoring and evaluation”, studio che mostra come le politiche di sostegno attuate dai 54 paesi studiati - tutti i paesi Ocse e Ue, oltre a 12 economie emergenti chiave - abbiano fornito in media 469 miliardi di euro all'anno di sostegno diretto agli agricoltori dal 2017 al 2019.
- Pubblicato l’ebook della Consulta scientifica del Cortile del Gentili, edito dal Cnr, dal titolo “Pandemia e resilienza”. La prefazione è a cura di Giuliano Amato.
- Pubblicato il documento “Verso un’economia post-Covid per il bene comune”, proposta congiunta del movimento internazionale “Economy for the common good” che propone un modello socioeconomico sistemico e sostenibile, che si basi su valori fondamentali come la sostenibilità, l’inclusione sociale e la cooperazione.
- Online la video intervista a Gloria Fiorani, direttrice scientifica del master Maris dell'università di Tor Vergata, di cui l'ASviS è partner, sul tema della creazione di valore condiviso ai tempi del Covid-19.
- Pubblicato il rapporto Unep “Gender, climate, security”: "La crisi climatica si estende ben oltre il clima, e affrontarla in modo efficace richiede risposte che risolvano le questioni di genere, clima e sicurezza” ha affermato Inger Andersen, direttore esecutivo dell’Unep.
- Pubblicato il nuovo numero di Documenti geografici, la rivista specialistica dell’università di Tor Vergata, dal titolo “Geografie del Covid-19”. Il volume tratta della ridefinizione, in seguito alla Pandemia, degli spazi territoriali, rapporto tra uomo e ambiente, concezione di socialità, panorama geopolitico, strutture territoriali e amministrative.
Prossimi eventi
3 luglio
- Gian Carlo Blangiardo, presidente dell'Istat, illustrerà il "Rapporto annuale 2020 – La situazione del Paese" presso la sala Aldo Moro del Palazzo di Montecitorio a Roma. Il rapporto offre una riflessione documentata sulle trasformazioni che interessano l'economia e la società italiana.
- "Si prevede che l'Africa avrà il tasso di crescita urbana più veloce del mondo: entro il 2050, le città africane ospiteranno altri 950 milioni di persone". Il webinar “Africa's urbanisation dynamics 2020”, organizzato dalla fondazione Enrico Mattei con la collaborazione del Politecnico di Milano, partirà da questo dato per parlare delle dinamiche di urbanizzazione in Africa.
6 luglio
- Giornata internazionale delle cooperative. “In un momento in cui la disuguaglianza di reddito sta aumentando in tutto il mondo, è bene ricordare che esistono soluzioni alla disuguaglianza” affermano le Nazioni unite. “Il modello cooperativo è tra queste soluzioni, poiché contiene al suo interno aspetti dello sviluppo sostenibile e si basa su valori e principi etici”.
- Il tema gender è considerato come prioritario dal Global compact network Italia, che per ha deciso di dedicargli il quinto Business & SDGs High Level Meeting dal titolo “Colmare il divario della parità di genere: il ruolo delle imprese”. Durante il webinar si esploreranno gli scenari attuali e futuri sul tema, verranno presentati i Women’s empowerment principles (Weps) e il Gender gap analysis tool.
- Nuovo webinar di Sbilanciamoci! “Lavoro per ripartire dopo l'epidemia”. L’incontro si occuperà di come il lavoro e l’industria stiano fronteggiando l’emergenza Covid-19. Ospiti del webinar saranno Giuseppe Berta (UniBocconi), Mario Pianta (Scuola Normale Superiore), Francesca Re David (segretaria generale Fiom), Pasquale Tridico (presidente Inps).
- Bva Doxa presenta i risultati della nuova edizione dello studio "Cosa sanno e pensano gli Italiani di Csr e sviluppo sostenibile – pre e post Covid19". "Il Covid-19 ha insegnato che quel che non accadrà mai, accade. Noi ci aspettiamo che la condotte di finanza sostenibile saranno sotto il riflettore di individui e mercati, e ne discuteremo in questo webinar con le imprese".
6-11 luglio
- Forum Pa 2020: gli appuntamenti seguiranno il filo rosso dell’innovazione e della trasformazione digitale per la resilienza futura, e si articoleranno in tre percorsi: le “persone al centro”; la “trasformazione digitale” e lo “sviluppo sostenibile”.
7 luglio
- “Le prospettive del Green Deal europeo e il lancio dell’osservatorio Iai “Green Deal Watch". In questo evento online, l'Istituto affari internazionali presenterà il primo numero del "Green Deal Watch", in collaborazione con Edison, discutendo delle sfide e delle opportunità del Green deal nei prossimi mesi.
- Partners for review, rete collaterale dell'High level political forum (che si terrà dal 14 al 17 luglio) dedicata al follow-up e alla revisione, lancerà durante il webinar “SDG review as an engine for action: promising practices from around the world” la sua ultima pubblicazione, che contiene dieci importanti pratiche di revisione degli SDGs, con contributi provenienti da tutto il mondo.
7-16 luglio
- Il tema dell'High level politcal forum 2020 (Hlpf) delle Nazioni unite sarà, per l'edizione di quest'anno, "Accelerated action and transformative pathways: realizing the decade of action and delivery for sustainable development ". L'incontro annuale Hlpf è la principale piattaforma delle Nazioni unite per il follow-up e la revisione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
8 luglio
- “Dalla vacanza alla presenza: smart destination versus wise destination”. Secondo appuntamento del ciclo di web-ate (debate on the web) di Making Future, spazio di connessione e interazione per alimentare e promuovere soluzioni innovative rispetto ai temi chiave di leadership e governance.
- Il webinar “Fostering green finance for a climate-resilient post-Covid-19 recovery”, organizzato dal Centro euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici, si occuperà degli interventi finanziari che affronteranno le urgenze sanitarie ed economiche a breve termine, legate alla pandemia e a una ripresa verde.
9 luglio
- Librerie Coop, in collaborazione con Unipolis, organizza la presentazione del libro "Un futuro più giusto. Rabbia, conflitto e giustizia sociale". L'evento vedrà la partecipazione di Fabrizio Barca, Matteo Lepore e Marisa Parmigiani.
9-12 luglio
- "Ripensare al futuro in modo sostenibile". Questo sarà il tema di “Be human, be green”, la prossima assemblea Nazionale di Engim, organizzazione che si dedica all’orientamento, alla formazione professionale e al supporto degli studenti che vogliono essere guidati nella ricerca del lavoro. A una pre-sessione dell'assemblea (8 luglio) parteciperà anche Enrico Giovannini, portavoce dell'ASviS.
11 luglio
- Giornata mondiale della popolazione. "L'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è il progetto mondiale per un futuro migliore per tutti su un pianeta sano. Nella Giornata mondiale della popolazione, riconosciamo che questa missione è strettamente correlata con le tendenze demografiche tra cui la crescita della popolazione, l'invecchiamento, la migrazione e l'urbanizzazione” ha dichiarato António Guterres, segretario generale delle Nazioni unite.