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QUESTA SETTIMANA: Non c’è futuro sostenibile senza governance mondiale
In occasione dei suoi 75 anni e in un momento di crisi della cooperazione, l’Onu riflette e ci interroga sul suo futuro. Quattro scenari, ma uno solo auspicabile. Un segnale di speranza dalla politica italiana. 12/6/20
di Donato Speroni
“Estranei che esprimono giudizi sulla nostra salute”. In queste parole di Bolsonaro sull’Oms c’è quasi tutto della nostra epoca: il sovranismo, la diffidenza per ogni forma di autorevolezza scientifica (anche per questo l’ambiente è l’ultimo dei problemi in agenda) il progressivo disfarsi di quello che chiamerei l’associazionismo delle Nazioni, nelle forme che si erano date per rimediare alle catastrofi belliche del Novecento.
Le Nazioni Unite, l’Oms, le istituzioni monetarie, le autorità sovranazionali, l’Unione europea, tutto ciò che cerca (faticosamente) di inquadrare il caos dei popoli in qualcosa che assomiglia un minimo comune denominatore accettabile ovunque viene rifiutato dai nuovi duci nazionalisti come «intrusione di estranei». Reggono solo, per adesso, le alleanze militari, anche perché sostenute dall’immane business degli armamenti.
La riflessione di Michele Serra su La Repubblica tocca un tema cruciale. È possibile raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 senza una adeguata capacità di governo internazionale? Più volte in questi commenti abbiamo sottolineato l’importanza dell’Unione europea, sia per il suo ruolo nell’aiutare i Paesi membri (e soprattutto i più colpiti come l’Italia) a uscire dalla grave crisi provocata dalla pandemia, sia per le sue responsabilità nel contesto globale, su temi come il clima e la cooperazione internazionale. L’impegno della Commissione von der Leyen e i suoi programmi improntati all’Agenda 2030 ci fanno sperare che l’Europa si avvii a un futuro di maggiore coesione e di maggiore impegno per un futuro sostenibile.
Ma che dire delle Nazioni unite, che sono il perno di tutto il sistema di agenzie e organizzazioni internazionali sul quale deve costruirsi la governance globale? L’annuncio di Jair Bolsonaro e di Donald Trump di voler uscire dalla Organizzazione mondiale della sanità è un’ulteriore crepa in un sistema che in questi anni, nonostante l’impegno globale sull’Agenda 2030 dichiarato cinque anni fa da tutti gli Stati del mondo e ribadito nel settembre scorso con la “Decade for action” proclamata dal Segretario generale dell’Onu António Guterres, ha mostrato molti punti di debolezza: la World trade organization è stata messa in crisi dal ritorno al protezionismo e la stessa Onu rischia la paralisi per la difficoltà di raggiungere decisioni condivise e le ristrettezze finanziarie che impediscono un impegno adeguato sui teatri di crisi.
Dobbiamo dunque chiederci: qual è il futuro dell’Onu? Bisogna segnalare che l’iniziativa di interrogarsi su se stessi proviene dalla stesso Palazzo di vetro di New York, in occasione del 75mo anniversario della organizzazione. Nel pieno della crisi da Covid, le Nazioni unite hanno lanciato la campagna Un75, uno sforzo ambizioso per raccogliere dal basso priorità e soluzioni per il futuro. Un’indagine di un minuto, su www.un75.online, è alla base dell’iniziativa, perché si propone di dar voce alla gente. Il sondaggio chiede a tutti di condividere le loro priorità per la ripresa dalla pandemia e di immaginare il futuro che vogliono. I risultati saranno presentati ai leader mondiali a settembre, nel corso della celebrazione ufficiale dei 75 anni dell’Onu.
Tra le domande del questionario, ce ne sono alcune che guardano molto avanti. Per esempio: “Pensando al mondo tra 25 anni, quali sono le tre cose più importanti che vorresti veder realizzate?”, con varie opzioni, da una maggiore uguaglianza tra le nazioni a una migliore protezione ambientale, ma anche con la possibilità di risposte aperte. E anche “Quali saranno le tre tendenze globali che influenzeranno maggiormente il nostro futuro”, anche qui con varie risposte dalle migrazioni forzate al cambiamento climatico e con la possibilità di ulteriori integrazioni.
Vedremo che cosa emergerà da questo sondaggio mondiale, che avrà valore se sarà adeguatamente pubblicizzato. In Italia, per esempio, non mi risulta che se ne sia mai parlato. Nel frattempo, però, diversi istituti riflettono sul futuro dell’Onu. Democracy without borders, un network internazionale di promozione della democrazia, in vista del 75° anniversario ha impostato la discussione su quattro scenari che meritano attenzione.
- Scenario 1: “Steady State”: in sostanza, la continuazione della situazione attuale, con una scarsa volontà degli Stati nazionali di lavorare insieme e cedere poteri. “L’Onu sopravvivrebbe per raccattare i cocci, ma i politici non si aspetterebbero troppo. L’organizzazione continuerebbe a patire per la mancanza di risorse: Disneyland ha più dipendenti della Segreteria generale dell’Onu”.
- Scenario 2: “World State”: i governi nazionali, pur mantenendo il controllo dei loro destini, sono disponibili a lavorare insieme perché si rendono conto che ci sono problemi transnazionali che non possono essere risolti da ciascuno di loro e questa disponibilità fa emergere una sorta di global governance. Questa evoluzione può avvenire in vari modi, da un approccio federalista di delega dei poteri, a un movimento grassroots, una spinta dal basso dei popoli del mondo che avvertono il bisogno di nuove istituzioni transnazionali.
- Scenario 3: “Earth Inc”: i governi locali perdono il controllo e le multinazionali riempiono il vuoto, unificando il mondo in un grande mercato. Governi e istituzioni internazionali possono continuare a esistere, ma accettando il fatto che il sistema degli Stati nazionali è finito e che i veri player globali sono le corporations.
- Scenario 4: “Wild State”: i governi nazionali perdono il controllo, l’Onu non riesce a riempire il vuoto e anche le multinazionali si sottraggono a questo ruolo. Il risultato è il caos, uno scenario da incubo con un numero in costante aumento di Stati falliti, movimenti di massa delle popolazioni e crescenti problemi ambientali e sanitari, disastro climatico.
È evidente che questi scenari sono costruiti per stimolarci a riflettere e impegnarci verso l’unica prospettiva che consentirebbe di affrontare i problemi globali, cioè se non proprio uno Stato mondiale, comunque una consistente delega di poteri alle istituzioni multilaterali, un obiettivo dal quale oggi siamo molto lontani.
In un articolo su Devex, una piattaforma di informazione a supporto della cooperazione internazionale, Amy Lieberman interroga Fabrizio Hochschild, da poco nominato consigliere speciale di Guterres per la preparazione del 75mo anniversario, che si mostra ben consapevole dei problemi.
Abbiamo di fronte una contraddizione fondamentalmente pericolosa. Da un lato c’è un set crescente di megatrends che possono essere affrontati soltanto con la cooperazione internazionale. Al tempo stesso, c’è una sorta di ritirata dalla cooperazione. Come se ne esce? È quello che stiamo cercando. Ma ci vorranno anni di sforzi. L’Onu è come una superpetroliera, non vira su una moneta. Ma non sottostimiamo la possibilità di cambiare, soprattutto se possiamo dare voce alla gente in tutto il mondo.
Per creare la Lega delle Nazioni ci volle la prima guerra mondiale, per far nascere l’Onu la seconda. C’è solo da sperare che la riforma della cooperazione multilaterale nasca prima e non dopo una nuova catastrofe e magari riesca a prevenirla.
Intanto registriamo, per una volta, un segnale molto positivo che proviene dalla politica italiana. Il Senato ha approvato all’unanimità una mozione, primo firmatario Andrea Ferrazzi del Pd, ma con sottoscrizioni di esponenti di molti altri gruppi, che proclama lo stato di emergenza climatico e ambientale e impegna il Governo ad avviare iniziative pienamente in linea con l’Agenda 2030 e molte proposte dell’ASviS, a partire dall’introduzione in Costituzione del principio di sviluppo sostenibile. Ha commentato lo stesso Ferrazzi:
L’approvazione da parte del Senato della mozione di maggioranza per la proclamazione dell’emergenza climatica ed ambientale nel Paese è un fatto storico. In 22 punti, il Senato impegna il governo ad affrontare la questione dell’incremento della temperatura e dei gas climalteranti in atmosfera, per salvaguardare il pianeta e la vita sulla Terra. E’ una mozione che si inserisce in pieno nel Green new deal varato dalla Commissione europea, che sarà uno dei capisaldi su cui costruire la ripresa economica e sociale dopo la pandemia da Coronavirus. Si tratta di puntare sull’economia circolare, sull’ecoprogettazione, sulla rigenerazione urbana, sulla riduzione del consumo di suolo, sull’innovazione delle produzioni, sull’efficienza energetica.
Dalle mozioni alle politiche il passo non è sempre facilissimo, ma questo è davvero un momento particolare: abbiamo testimoniato, con gli eventi “Tre passi verso il Festival” organizzati dall’ASviS nei giorni scorsi, che nessuno, tra i politici, gli imprenditori, gli esperti interpellati, pensa che si possa ritornare al business as usual pre Covid. Per un mondo nuovo urgono nuove strategie: italiane, europee e anche di promozione al cambiamento globale attraverso un ripensamento delle istituzioni internazionali.
E INOLTRE…
In questi giorni il sito asvis.it si è occupato di:
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#AlleanzaAgisce: salute e sicurezza, per garantire il lavoro del futuro
Hanno rischiato la vita negli ospedali. Svolto mansioni in condizioni precarie. Subito licenziamenti. Sono i lavoratori al tempo del Covid-19. Ecco come Aias, Cgil, Cisl e Uil e If life design sono scesi in campo per aiutarli. - #AlleanzaAgisce: Ricerca e servizi, per le università non solo didattica
Fornire soluzioni resilienti: in questi mesi le università aderenti alla Rus hanno affrontato - e vinto - nuove sfide. Assistenza gratuita alle imprese, ricerca e nuove soluzioni sono solo alcune delle proposte offerte dal mondo accademico. - Alta sostenibilità: Italia di fronte a crisi economica e sociale senza precedenti
L’emergenza sanitaria ha portato con sé una sfida epocale per il Paese. Questo il tema nella rubrica ASviS su Radio Radicale a cura di Manieri e Viettone. Ospiti Colombini (Cisl), De Romanis (Luiss) e Giovenzana (imprenditrice). - Forum pa e Forum DD per la ripartenza del settore pubblico
Il documento redatto dai due enti avanza proposte operative per orientare e accompagnare le pubbliche amministrazioni nella fase di ripresa su un percorso volto alla sostenibilità e a una maggiore giustizia sociale. - Global Peace Index 2020: la pace globale è peggiorata nell’ultimo anno
Calo medio dello 0,34% per Paese. È la nona volta in 12 anni. L’Islanda è la nazione più pacifica al mondo mentre l'Afghanistan è in coda alla classifica. Bene l’Europa. Preoccupa l’impatto della pandemia. - La strategia regionale per lo sviluppo sostenibile al 2030 della regione Veneto
La Giunta regionale ha presentato a Consiglio e rappresentanti del territorio il piano per uscire dalla crisi. Rinnovabili, qualità dell’aria, innovazione e benessere diffuso: l’Agenda 2030 al centro della strategia. - Wame: il mondo non è sulla strada giusta per soddisfare il Goal 7 sull’energia
Sulla base delle attuali politiche, nel 2030 ci saranno ancora circa 620 milioni di persone senza elettricità e 2,3 miliardi senza accesso al clean cooking. Ma la questione energetica non riguarda solo l’Obiettivo 7 dell’Agenda 2030. - Le tre linee guida dell’Europa del futuro: proteggere, preparare, trasformare
Tre Rapporti si concentrano sulla necessità di rimettere la ricerca al centro degli investimenti Ue. Tra le proposte un centro europeo di previsione dei rischi, uno strumento di monitoraggio e risposta umanitaria, la condivisione strutturata di dati e scoperte scientifiche. - Trasporti più green produrrebbero fino a 15 milioni di posti di lavoro
Secondo un rapporto congiunto Oil e Unece la ripresa dalla crisi è un’opportunità per riconvertire il settore in chiave sostenibile, stimolando l’uso di trasporti pubblici e gratuiti e puntando sull’elettrificazione dei veicoli. - “Siamo ciò che mangiamo”, le fotografie di sei artisti latinoamericani sul Goal 2
Annunciati i vincitori della 12esima edizione del Premio “Photo Iila”, rivolto a giovani fotografi emergenti e dedicato quest’anno all’Obiettivo “Sconfiggere la fame” dell’Agenda 2030. Ecco le loro opere fotografiche.
Il sito futuranetwork.eu si è occupato di:
- Il “senso” della bellezza e il “poieo” che la ispira. Le parole del futuro devono indicare e stimolare "at-tese"
dal blog “Le parole del futuro” di Davide Rampello, docente della storia della cultura materiale, manager culturale e direttore artistico della Rampello & Partners - Climate change: allarmismo eccessivo o catastrofe annunciata?
La maggioranza degli scienzati ci avverte che entro pochi anni il riscaldamento globale supererà la soglia del non ritorno. Alcuni sono scettici. Possiamo permetterci di aspettare per verificare chi avrà ragione?
Di Enrico Sassoon, direttore responsabile ed editore di Harvard Business Review Italia
- Quando il contact tracing diventa strumento di sorveglianza governativa
La scelta del Minnesota di usare sistemi di tracciamento sui manifestanti violenti apre scenari inediti e secondo alcuni rischia di minare gli sforzi per la salute pubblica. - I gemelli digitali diventano grandi
Un nuovo studio di Juniper Research ha scoperto che la spesa globale in digital twins crescerà a 12,7 miliardi di dollari entro il 2021.
I video della settimana
di Elis Viettone, montaggio e grafiche di Francesca Spinozzi
- Quale lezione sulla salute pubblica appresa dopo la pandemia?
Ne abbiamo parlato con Raffaella Bucciardini, ricercatrice dell'Istituto superiore di sanità, e Carla Collicelli, gruppo di lavoro ASviS sul Goal 3 dell’Agenda 2030: Salute e benessere per tutti, nella nuova puntata di "Oltre la crisi". Conduce Elis Viettone, segretariato ASviS.
Le best practice sul Goal 2
Scopri tutte le iniziative dell'agroalimentare che riparte
- Birrificio San Quirico: per il dopo Covid ripartiamo dalla Val d’Orcia
- Sofia Michieli: la giovane scommessa delle fragole “innovative e sostenibili”
- Bricco del cucù: guardare al digitale senza dimenticare la tradizione
Altre segnalazioni
a cura di Flavio Natale ed Elita Viola
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Il Senato ha approvato una mozione sul cambiamento climatico, in cui sottolinea le cause umane del surriscaldamento globale e la necessità di azioni a favore del clima. “L'urgenza di un intervento decisivo e immediato per invertire tale processo non è più in alcun modo rinviabile, come ampiamente dimostrato dal sempre crescente numero di allarmi che giungono dall'intera comunità scientifica”.
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Pubblicate le “Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative” della Conferenza delle regioni e delle province autonome, documento che contiene “indirizzi operativi specifici validi per i singoli settori di attività, finalizzati a fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento”.
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Il Consiglio nazionale dei geologi, con la collaborazione di Ispra, ha indetto la campagna “Segnala la frana”, uno strumento innovativo di condivisione e diffusione dei dati per definire nuovi parametri e conoscere meglio il territorio, passi fondamentali per attuare efficaci politiche di prevenzione, mitigazione e gestione del rischio idrogeologico.
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Pubblicato il rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente “European bathing water quality in 2019”. “La qualità delle acque di balneazione in Europa è notevolmente migliorata negli ultimi decenni” afferma l’agenzia. “Il monitoraggio, la gestione, gli ingenti investimenti in impianti di trattamento delle acque reflue urbane e i miglioramenti nelle reti idriche hanno portato a una drastica riduzione degli agenti inquinanti”.
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Premiati i ragazzi del concorso “A city in mind”. 52 classi primarie e secondarie di primo grado della Lombardia hanno partecipato durante il lockdown, con 32 progetti, alla versione online della seconda edizione del concorso “A city in mind" promosso da fondazione Triulza, Arexpo e Lendlease. Il concorso è patrocinato dall’ASviS.
- Al via la seconda edizione del corso della Scuola nazionale dell’amministrazione (Sna) “Politiche integrate per l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. Il corso consente di acquisire conoscenze approfondite dell’Agenda Onu 2030 e i relativi 17 SDGs, e di sviluppare le competenze per il disegno e l'implementazione di politiche integrate di carattere economico, sociale e ambientale utili per la sua attuazione nel contesto italiano, assumendo una prospettiva di “trasformazione sostenibile ed effettiva”.
- Ultimi giorni per inviare il contributo per il contest video “Pa sostenibile e resiliente”, il premio promosso da Forum Pa e ASviS. Questa fase non è obbligatoria né vincolante per la partecipazione al premio, ma è finalizzata a dare una prima importante visibilità a livello nazionale ai progetti/prodotti che volessero candidarsi. La scadenza per la presentazione della candidatura è il 15 settembre 2020.
- Pubblicato l’appello dell’Eu alliance for investing in children “Call for action for a comprehensive, sustainable Europe 2030 strategy with a strong social dimension”, per una strategia Europa al 2030 che sia capace di bilanciare le dimensioni sociale, economica e ambientale, e che tenga conto delle esigenze sociali più urgenti, specialmente per gli strati più deboli, come i bambini. L’appello è stato sottoscritto anche da ASviS.
- Pubblicato il video del Ceas “La raganella” dal titolo “Il mare inizia da noi”, realizzato con il patrocinio di ASviS. Il Ceas si occupa di diffondere progetti didattici di educazione alla sostenibilità nelle scuole di ogni ordine e grado, così come realizzare iniziative per la sensibilizzazione ambientale.
- In occasione dell’Anno internazionale della salute delle piante, promosso dall’Onu, le Nazioni unite indicono il concorso fotografico #Iyph2020 #PlantHealth, che si dividerà in due sezioni: piante malate e piante sane. La scadenza per partecipare è il 15 giugno.
- Pubblicato il rapporto Unep “Out of the blue: the value of seagrasses to the environment and to people”, che si concentra sul ruolo fondamentale che le alghe rivestono sia per l’ambiente che per le persone. “Il censimento più recente stima che il 7% di questo habitat marino viene perso in tutto il mondo ogni anno, il che equivale a un campo di calcio di alghe perse ogni 30 minuti”.
- Pubblicato il rapporto della World bank “Global economic prospects”, che analizza gli strumenti per accelerare la ripresa dopo la crisi sanitaria, specialmente nei Paesi in via di sviluppo. “Garantire i servizi pubblici e mantenere stabile il settore privato limiterà i danni e aiuterà a porre le basi per una fase di recupero”.
- Si è svolto recentemente l’incontro “Tra utopia e cecità: biblioteche e sviluppo sostenibile”, inserito all’interno dell’iniziativa dell’Associazione italiana biblioteche (Aib) dal titolo “Aperitivi Aib”. L’incontro si è concentrato sul ruolo delle biblioteche pubbliche e su quello delle biblioteche accademiche in Italia.
- Il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel) ha indetto una consultazione pubblicacon l’obiettivo di raccogliere le aspettative dei giovani e il loro punto di vista su temi di stretta attualità, come l’Europa, il lavoro, la scuola, l’università e i servizi pubblici.
- Nuova tappa del giro d’Italia della Csr a Messina: “Lavoro, mobilità e ambiente le priorità per la Sicilia”, per il 53% dei siciliani positiva la qualità della vita, ma serve maggiore formazione e diffusione di pratiche sostenibili per lo sviluppo del territorio.
- #CambiamoAgricoltura, movimento nato per unire tutte le organizzazioni che sostengono la necessità di riformare la Politica agricola comune (Pac), ha pubblicato un messaggio in cui chiede alla ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova un segnale esplicito di condivisione delle due Strategie Ue biodiversità e “Farm to fork”, approvate dalla Commissione e discusse nel Consiglio europeo Agri-fish.
- Si è chiuso qualche giorno fa il 58esimo meeting del Global environmental facility (Gef) council, organizzazione nata alla vigilia del summit della Terra di Rio allo scopo di aiutare i policy makers a risolvere i problemi ambientali del Pianeta. Tra i temi più discussi, la necessità di una “ripresa verde” dal Covid-19 e la realizzazione degli Obiettivi dell’Agenda 2030.
- Wwf Italia pubblica il documento “Il mondo che verrà nasce ora”, dove chiede al governo, in occasione del Piano di rilancio del Paese di settembre e della Legge di bilancio 2021, “un rinnovato e strategico ruolo dello Stato in termini di scelte economiche innovative e investimenti pubblici coerenti per un rilancio del nostro Paese”.
- Il 2 giugno è stata inaugurata l’ottava edizione del premio Ethics & trust in finance for a sustainable future. Il programma internazionale, avviato per la prima volta nel 2006, è aperto a giovani studenti e lavoratori della finanza sotto i 35 anni. Il premio verrà assegnato ai saggi che proporranno le migliori idee innovative su come accrescere sostenibilità, etica e resilienza del settore finanziario. La data di scadenza per presentare il saggio è il 31 maggio 2021.
- Pubblicato l’appello della società civile “Per la ricostruzione di un welfare a misura di tutte le persone e i territori”. “Come società civile sentiamo il dovere di intervenire perché i corpi intermedi che innervano il capitale sociale italiano siano al più presto coinvolti in un grande lavoro di caring, prendendosi carico delle famiglie e dei lavoratori colpiti dalla crisi. Importante il rilancio di una futura economia a misura d’uomo”.
- In occasione della Giornata mondiale degli oceani (8 giugno) il Wwf ha messo in campo alcune delle attività che lo vedranno in azione per tutta l’estate, tramite il contributo della comunità di GenerAzioneMare, nata grazie alla campagna in difesa del Capitale blu. Il Wwf ha coinvolto volontari, cittadini, ricercatori, aziende, pescatori, aree marine protette, per difendere le risorse e il valore economico del mar Mediterraneo, ad esempio pulendo le spiagge e proteggendo le tartarughe.
- Il Global footprint network insieme all’Earth overshoot day ha annunciato che l’Earth overshoot Day 2020, ovvero il giorno in cui il mondo, ogni anno, supera il limite di sfruttamento delle proprie risorse naturali, si verificherà il 22 agosto. “La data è tre settimane dopo rispetto al 2019 a causa dell'impatto dei blocchi indotti dal Coronavirus in tutto il mondo” affermano i ricercatori. “Questo dato è comunque molto lontano dai cambiamenti intenzionali per cui ci battiamo”.
- Solutions, periodico online dedicato alla presentazione di idee innovative per risolvere i problemi ecologici, sociali ed economici globali, ha pubblicato lo studio “Investing in nature to transform the post Covid-19 economy”, in cui elenca un piano d'azione in dieci punti per creare una bioeconomia circolare dedicata al benessere sostenibile.
Prossimi eventi
12 giugno
- Il webinar “Il futuro dell'Onu e il ruolo dell'Italia ai tempi del Covid-19”, organizzato dall'Istituto affari internazionali (Iai) discuterà del ruolo delle Nazioni unite, e dell’Italia come membro dell’Onu, nell'attuale fase caratterizzata dall’emergenza Covid-19. All'evento parteciperà Enrico Giovannini, portavoce dell'ASviS.
- Il webinar “Vere rinnovabili nei trasporti”, organizzato da Legambiente, si occuperà del ricevimento della direttiva Redii.
- L'evento “S.O.S teniblità. Startup, opportunità, sviluppo”, organizzato da Le Village, hub dell’innovazione di Crédit Agricole, vedrà la partecipazione di Enrico Giovannini, portavoce dell'ASviS.
- Presentazione della dodicesima edizione del "Rapporto dell’Osservatorio europeo sulla sicurezza". L’Osservatorio è un’iniziativa di fondazione Unipolis e Demos & Pi che ha reso permanenti le indagini e le riflessioni sulla percezione sociale della sicurezza in Italia e in Europa. La dodicesima edizione del Rapporto fotografa l’andamento degli indici di insicurezza sociale ed economica durante le diverse fasi dell’emergenza Coronavirus in Italia.
- Il seminario “Sustainability 2030 Agenda: sustainable development goals after the pandemic”, organizzato dall'associazione Research to business, piattaforma che ospita esperti internazionali e scienziati provenienti dal mondo della ricerca per delineare un nuovo modello di società, vedrà la partecipazione di Enrico Giovannini, portavoce dell'ASviS.
15 giugno
- Durante l'incontro “Covid-19 e qualità dell'aria nel bacino padano”, organizzato da Life PrepAir, verranno presentati i risultati dello "Studio preliminare degli effetti delle misure Covid-19 sulle emissioni in atmosfera e sulla qualità dell’aria nel bacino Padano".
15-16 giugno
- Il summit “Un Global Compact Leaders Summit” a cui parteciperà anche Enrico Giovannini, portavoce dell'ASviS, sarà un'occasione di incontro tra numerose aziende internazionali, per allineare strategie e operazioni ai principi universali in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e anticorruzione, intraprendendo obiettivi a favore dello sviluppo della società.
16 giugno
- Giro d'Italia della Csr: la tappa di Bologna. In questa nuova tappa del Giro d'Italia della Csr si parlerà di "Sfide, opportunità e innovazione per un agrifood sostenibile".
- Il webinar “Assurance on sustainability reports: current practices and challenges” organizzato dall'Unctad affronterà i molteplici aspetti che riguardano l'elaborazione di rapporti e studi sulla sostenibilità, come: la revisione dei recenti sviluppi nel settore della garanzia delle relazioni sulla sostenibilità; la discussione sugli sforzi intrapresi negli ultimi anni per promuovere la qualità e la coerenza delle pratiche; l’individuazione delle problematiche che necessitano di ulteriore considerazione.
- Il webinar “Nuove alleanze per un welfare che cambia: le sfide del Covid-19” promosso dalla fondazione Crc sarà l'occasione per un ragionare, a partire dagli spunti offerti dal Quarto rapporto sul secondo welfare in Italia, sulle sfide sociali ai tempi del Covid-19.
17 giugno
- Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità. “Questa Giornata viene osservata ogni anno per promuovere la consapevolezza pubblica degli sforzi internazionali per combattere la desertificazione” ricordano le Nazioni unite. “La Giornata è un momento unico per ricordare a tutti che la neutralità del degrado del suolo è raggiungibile attraverso la risoluzione dei problemi, un forte coinvolgimento della comunità e la cooperazione a tutti i livelli”.
18 giugno
- Il webinar “Sviluppo sostenibile e i suoi scenari” si inserisce all'interno di una serie di incontri estivi e riflessioni online su un’idea di sostenibilità “a tutto tondo” organizzati dall'Accademia Berlucchi, dove si esploreranno le nuove interazioni e i modelli sociali emergenti tra agricoltura e ambiente, territorio e turismo, arte e educazione.
- All'interno del Wired Nex Fest 2020, interverrà Enrico Giovannini, portavoce dell'ASviS, sugli strumenti per creare un modello di sviluppo per una crescita economica non solo più intelligente ma anche più inclusiva e sostenibile.
19 giugno
- In questo webinar verrà presentato il libro "La sostenibilità come professione", il nuovo volume curato dal Csr Manager Network, edito da Egea, in cui si traccia il profilo del professionista della sostenibilità in Italia oggi.
20 giugno
- Giornata mondiale del rifugiato. “In tutto il mondo, comunità, scuole, imprese, gruppi di fede e persone di ogni estrazione sociale stanno compiendo passi grandi e piccoli in solidarietà con i rifugiati. In questa Giornata, sfidiamo tutti a unirsi e fare un passo in più”.
22 giugno
- Presentazione del libro “Volontari inattesi. L’impegno sociale delle persone di origine immigrata" (Edizioni Erickson), indagine promossa da Csvnet e realizzata dal centro studi Medì di Genova e curata da Maurizio Ambrosini (università di Milano) e Deborah Erminio (università di Genova, centro Medì).
23 giugno
- Si svolgerà a Genova l'ultima tappa del Giro d'Italia della Csr, manifestazione nata per promuovere un approccio sostenibile al business, valorizzare le esperienze delle imprese e dei territori, stimolare un’emulazione virtuosa.
- Il webinar “Risposte globali al Covid-19: sistema Onu e migrazione” è organizzato nell'ambito di InterCap, progetto triennale finanziato dal programma Dear di EuropeAid, che ha come obiettivo quello di rafforzare il ruolo dell’educazione alla cittadinanza globale e del settore educativo formale e non-formale e promuovere l’apprendimento su migrazione, sicurezza e sviluppo sostenibile.