Buone pratiche sul Goal 11
Le scuole di Massa e Carrara a basso impatto
19 settembre 2019
Il progetto “Le scuole di Massa e Carrara a basso impatto”, attuato in collaborazione dai Comuni di Carrara e di Massa, prevede varie attività rivolte in maniera specifica al miglioramento della sostenibilità della mobilità casa-scuola.
Sono previste quattro linee di intervento:
- realizzazione di un sistema innovativo di scuolabus per l’utenza diffusa, mediante l’acquisizione di quattro scuolabus elettrici e di software per l’ottimizzazione del servizio mediante la georeferenziazione degli utenti e dei mezzi, a servizio dell’utenza che ha difficoltà ad aderire alle iniziative di Pedibus. Queste ultime, avviate in cinque istituti scolastici per ciascun Comune, per un totale di circa 1.600 alunni, sono attuate mediante un’attenta progettazione dei percorsi, basata sulla partecipazione dei potenziali utenti, e l’installazione di segnaletica distintiva, che permette di migliorare la sicurezza degli spostamenti, insieme all’utilizzo di un software apposito;
- interventi di sistemazione e messa in sicurezza dei percorsi pedonali di accesso alle scuole;
- interventi di sensibilizzazione mediante la partecipazione allo spettacolo teatrale “Incroci, una storia quasi vera della mobilità in quattro quadri e un epilogo”;
- interventi di formazione ed educazione, tra cui rientrano la formazione di Mobility manager scolastici e l’adesione alla campagna Annibale, il Serpente Sostenibile, versione italiana del Traffic Snake Game, campagna per la promozione della mobilità sostenibile (finanziata dal programma comunitario Iee e patrocinata dal Mattm) che ha coinvolto oltre 2.200 scuole primarie in 19 Paesi europei.
Il Comune di Carrara, come misura aggiuntiva sul tema della mobilità sostenibile, sta sperimentando l’erogazione di abbonamenti annuali gratuiti, denominati “Bus free pass”, riservati ai cittadini residenti in centro che rispondano a specifici requisiti reddituali e familiari, migliorando anche l’inclusione sociale di cittadini in condizioni di vulnerabilità.
La best practice presentata nell'articolo fa parte dell'insieme di pubblicazioni inserite nel "Primo Report di aggiornamento dell'Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile" del Gruppo di lavoro 11 dell'ASviS e di Urban@it.