Buone pratiche sul Goal 11
VenTo – Ciclovia turistica tra Venezia e Torino
Best practice sul Goal 11 – Tratta dall'Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile
5 settembre 2019
VenTo è il progetto di una lunga ciclovia turistica tra VENezia e TOrino, da cui il nome. Lunga 700 km, correrà lungo il fiume Po, sulle sommità arginali. Il progetto nasce nel 2010 da un’idea di un gruppo di ricerca del Politecnico di Milano con il preciso intento di interpretare la rigenerazione urbana e territoriale usando la leva della ciclabilità turistica.
Ricerche svolte su casi studio europei dimostrano che le lunghe ciclabili turistiche sono portatrici di nuova occupazione e di cospicui indotti economici che risultano cruciali per la vita dei territori attraversati. In Europa mediamente un km di ciclabile turistica ben progettata e realizzata può sostenere cinque occupati e generare un indotto di circa 300mila euro all’anno. Per spiegare tutto ciò è stato lanciato il progetto VenTo dopo uno studio di fattibilità condiviso con una tecnica partecipativa nuova, consistente in tour cicloturistici realizzati sulla traccia della futura ciclovia assieme a un forte impegno nella comunicazione. Tutto ciò ha stimolato Comuni, Regioni, ministeri e Parlamento, contribuendo ad avviare il Sistema nazionale per la ciclabilità turistica. Grazie a VenTo è stata testata anche una nuova modalità di realizzazione di opera pubblica poiché è stato fatto un unico bando di progettazione (da 1,8 milioni di euro, il più alto per la categoria in Italia) per quattro regioni.
Oggi VenTo è percepito dalle comunità locali come un vero e proprio progetto di rigenerazione che potrebbe aiutare ad arrestare le emorragie demografiche dei comuni delle aree interne. VenTo è quindi più di una ciclovia: è un modello di sviluppo alternativo a zero impatto ambientale; è una proposta inclusiva perché genera lavoro per tutti ed è aperto a tutti; è un filo narrativo che riporta alla vista i patrimoni e le bellezze paesaggistiche dimenticate; è un potenziale campo sul quale potranno lavorare tanti giovani tecnici per progettare e gestire la ciclovia, per recuperare edifici e spazi a fini turistici, per occuparsi dei servizi culturali e alla persona che il turismo richiede.
La best practice presentata nell'articolo fa parte dell'insieme di pubblicazioni inserite nel "Primo Report di aggiornamento dell'Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile" del Gruppo di lavoro 11 dell'ASviS e di Urban@it.