Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Luisa Leonzi
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Il punto di Giovannini

Dai musei un cartellone di manifestazioni per il 2026 concentrate sul futuro

11 dicembre 2025

I musei sono dei luoghi straordinari per diffondere la cultura e in questi anni, grazie all'impegno dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco), sono diventati anche luoghi di incontro, in cui non ci si limita a osservare gli oggetti, ma si sviluppano processi di co-creazione della cultura. Ebbene, il 2 dicembre, durante il Future Day promosso dall’ASviS nell’ambito del progetto "Ecosistema Futuro”, è stata annunciata la creazione del network dei musei dei futuri. La rete coinvolge più di 40 musei italiani che si sono impegnati a portare il futuro al centro delle proprie attività, non solo creando degli angoli dedicati al tema nei musei, ma anche promuovendo una sorta di “cartellone virtuale” per il 2026 con manifestazioni incentrate sul futuro.

L’Italia non ha un museo del futuro, come c’è a Dubai, a Rio de Janeiro o a Berlino. Ma in attesa di poterne costruire uno, abbiamo voluto creare un network di musei per ragionare insieme su come trasformare quelli italiani in questa direzione. Molti musei hanno già delle iniziative programmate per l'anno prossimo su queste tematiche, ma insieme stiamo riflettendo su come enfatizzare questi aspetti, soprattutto per coinvolgere le nuove generazioni.

Il “museo del futuro” può sembrare un ossimoro: come si fa a vedere qualcosa che non esiste ancora nella realtà? L'Unesco ha recentemente lanciato un museo virtuale di oggetti rubati, tra cui forse sarà stata inserita come new entry la corona di Napoleone recentemente trafugata dal Louvre. Anche questo concetto è apparentemente impossibile, proprio perché quegli oggetti non sono più visibili. In realtà, gli oggetti e le iniziative che verranno valorizzate attraverso il network dei musei dei futuri italiano esistono: ci sono tanti inventori e innovatori, anche giovani (come dimostra ad esempio Maker faire), che sviluppano idee che un giorno forse si trasformeranno in oggetti o in tecnologie che verranno usate quotidianamente da tutti noi. Inoltre, ci sono centri di ricerca, università, imprese che stanno studiando come progettare e realizzare la sedia del futuro, il tavolo del futuro, l’auto del futuro, giusto per fare qualche esempio.

Questa è una delle iniziative avviate da Ecosistema Futuro, la partnership lanciata dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile per portare il futuro, o meglio “i futuri”, al centro del dibattito culturale, economico, politico. Ecco perché il progetto già coinvolge più di 40 soggetti italiani, un numero in continua crescita. Durante il Future Day del 2 dicembre sono state presentate anche le altre attività di Ecosistema Futuro, tra cui la promozione dell'educazione ai futuri nelle scuole e nelle università, e il lavoro in corso per attuare la valutazione di impatto generazionale e intergenerazionale delle nuove leggi, prevista dalla Legge 167 approvata qualche settimana fa dal Parlamento, su proposta dell’ASviS.

Come già sottolineato, Ecosistema Futuro vuole portare il futuro al centro del dibattito culturale, politico ed economico. “Vasto programma”, avrebbe detto il generale de Gaulle. Certamente sì, è un programma ambizioso, ma possibile con il coinvolgimento di tutte e tutti.

giovedì 11 dicembre 2025

Aderenti