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La violenza sulle donne non è ineluttabile: tutta la società si attivi per contrastarla
Occorrono un linguaggio del rispetto e un Patto sociale che metta al centro le aspirazioni di donne e giovani. Marcella Mallen: “Parità di genere e giustizia intergenerazionale diventino un esercizio quotidiano di responsabilità”. 25/11/25
In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Gruppo di Lavoro (GdL) ASviS sul Goal 5 “Parità di genere”, richiama come anche quest’anno il Paese sia arrivato all’appuntamento del 25 novembre con un pesante bilancio: 50 femminicidi in 11 mesi.
Ma la violenza sulle donne si manifesta purtroppo anche in troppe altre forme: dalle discriminazioni e molestie sul lavoro alla violenza sessuale, psicologica, economica, digitale. Registriamo soprattutto il dilagare di forme di violenza amplificate dalle dinamiche dei social network, con effetti tutt’altro che virtuali: umiliazioni, ricatti, coercizioni che portano anche ad aggressioni fisiche. In questo contesto l’uso irrispettoso del linguaggio alimenta stereotipi, evidenziando relazioni di dominio e comportamenti inaccettabili.
Per questo dobbiamo fare attenzione al linguaggio come primo segnale di vero rispetto, di attenzione alla parità.
Per il raggiungimento dei Target dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile l’ASviS non può che ribadire l’importanza di una normativa di prevenzione oltre che punitiva della violenza, la necessità di seri percorsi per l’educazione sentimentale e al rispetto delle differenze che devono interessare bambine e bambini fin dai primi anni di vita e l’adozione di una visione trasversale di genere in ogni politica.
Nel suo ruolo di advocacy rispetto alla società civile, con il Gruppo di lavoro sul Goal 5 l’ASviS rilancia e sostiene le iniziative di tutti gli aderenti, soprattutto quelle rivolte all’impegno e al cambiamento culturale necessario nel nostro Paese per la vera uguaglianza in casa, nella scuola, sul lavoro.
ASviS richiama in questa giornata anche il messaggio condiviso dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “In ogni ambito della vita sociale e privata, nelle case, nei luoghi di lavoro e negli spazi urbani, il principio della parità tarda ad affermarsi, limitando l’autonomia femminile, compromettendo la sicurezza delle donne, impoverendo il progresso della società.
La presidente di ASviS, Marcella Mallen, ha ricordato che “Serve un patto sociale rinnovato, tra istituzioni, imprese, scuola, università e società civile, fondato su un’idea di futuro che metta al centro le istanze, le aspirazioni ed il grande potenziale delle donne. La vera sfida è praticare parità di genere e giustizia intergenerazionale, non come un traguardo da raggiungere, ma come esercizio quotidiano di responsabilità, equità e lungimiranza come potenti fattori di sviluppo della competitività, della sostenibilità e della coesione sociale del Paese”.
Infine, l’ASviS non può non condannare i troppi conflitti armati che devastano ogni continente, nei quali conflitti la violenza contro le donne continua ad essere utilizzata come strumento di intimidazione ed oppressione.
A cura del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 5 “Parità di genere”
Copertina: 123rf
