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Conclusa la terza edizione della Scuola ASviS per le Regioni sulla sostenibilità
Con 82 partecipanti da ogni Regione e Provincia autonoma d’Italia, 13 webinar e due laboratori per la prima volta in presenza, ecco il racconto sul percorso seguito dai discenti per tradurre l’Agenda 2030 in politiche territoriali. 27/9/23
Si è conclusa mercoledì 13 settembre la terza edizione della “Scuola sullo sviluppo sostenibile per le Regioni e le Province autonome”, il percorso di alta formazione organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) con il contributo della Fondazione Enel in qualità di Knowledge Partner, in collaborazione con il Centro interregionale di studi e documentazione (Cinsedo) - Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, insieme alla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus) e con la partecipazione nel comitato scientifico del dipartimento di politiche pubbliche della Scuola nazionale dell'amministrazione (Sna). La Scuola è nata con l’obiettivo di fornire alle amministrazioni locali gli strumenti e le conoscenze necessarie a tradurre in politiche territoriali i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030, in coerenza con le politiche nazionali ed europee.
In particolare, il 12 e il 13 settembre si sono tenuti per la prima volta in presenza presso la sede Cinsedo i laboratori della Scuola. Ad aprire le due giornate è stato il laboratorio su pensiero anticipante a cura di Skopìa, che ha visto i discenti impegnati in gruppi per lo svolgimento di esercizi di backcasting al fine di immaginare collettivamente futuri desiderabili o temibili e anticipare i passi per avvicinarsi e/o allontanarsi da futuri possibili per la PA, rispetto agli Obiettivi dell’Agenda 2030.
Il 13 settembre, invece, si è tenuto il laboratorio sugli indicatori curato da Federico Olivieri dell’Area Ricerca ASviS: i partecipanti sono stati impegnati nella definizione di un obiettivo quantitativo rispetto a una politica relativa a uno degli Obiettivi dell’Agenda 2030. Come nelle precedenti edizioni, il laboratorio si è riconfermato uno strumento strategico per i discenti per comprendere come applicare i principi dello sviluppo sostenibile a livello regionale.
A chiudere le due giornate di laboratorio è stato l’intervento di Nicolò Sartori, Senior Researcher della Fondazione Enel, in una lecture sugli indicatori di transizione energetica a livello globale, raccontando sulla base di studi e ricerche della Fondazione Enel come sono stati creati e applicati.
Avviata a maggio 2023, la Scuola ha visto la partecipazione di 82 discenti provenienti da tutte le Regioni e le Province autonome d’Italia, che si uniscono ai 162 partecipanti delle due precedenti edizioni tenutesi nel 2021 e 2022. La Scuola si è articolata in 13 incontri virtuali in cui sono state affrontate diverse tematiche legate alle molteplici dimensioni e implicazioni dello sviluppo sostenibile. In particolare, nel primo modulo “L’Agenda 2030 nelle politiche regionali e territoriali: principi, metodi, strumenti per lo sviluppo sostenibile e le transizioni” si è introdotta l’Agenda 2030 e gli strumenti per orientarsi nel processo di transizione sostenibile (programmazione europea, nazionale, policy making regionale). Nel secondo modulo “Politiche per lo sviluppo sostenibile: ambiti e cluster di policy”, invece, si sono approfondite le politiche per la sostenibilità con dei focus specifici su economia circolare, bilancio di genere, lavoro e occupazione, innovazione digitale e il nuovo codice degli appalti. A precedere i webinar è stata la fase asincrona della Scuola che, a differenza delle precedenti edizioni, ha visto un’offerta aggiornata con due nuovi corsi e-learning ASviS: “L’Agenda 2030 e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – Versione 2.0” e “PA 2030 - La territorializzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile”.
La Scuola ha riconfermato il successo e i risultati degli scorsi anni, valorizzando i territori come luoghi in cui si concretizza il processo di trasformazione sostenibile e supportando la PA nel suo ruolo di guida al cambiamento.
A cura dell’area Alta formazione dell’ASviS