Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie dal mondo ASviS

Save the children: il 73% dei minori si connette a Internet quotidianamente

In Italia due giovani su cinque tra i 16 e i 19 anni hanno scarse o nessuna competenza digitale. Dalla tutela della privacy al cyerbullismo, l’Atlante dell’infanzia a rischio analizza l’impatto dell’innovazione sui giovani.  5/12/23

martedì 5 dicembre 2023
Tempo di lettura: min

I minori sono sempre più connessi: tra il 2021 e il 2022 il 73% dei bambini e degli adolescenti tra i 6 e i 17 anni ha dichiarato di connettersi a Internet quotidianamente e il 65,9% di usare il cellulare tutti i giorni. E quasi il 60% delle bambine e dei bambini tra gli 11 e i 15 mesi passa del tempo davanti a uno schermo (televisore, computer, tablet o cellulare). È quanto emerge dal 14esimo Atlante dell’infanzia (a rischio) - Tempi digitali, realizzato da Save the children e dedicato all’analisi dell’impatto dei cambiamenti tecnologici e digitali su bambine, bambini e adolescenti.

Un’intera generazione da non perdere: sfide, diritti e opportunità dei minorenni

Crc denuncia il malessere dei giovani tra povertà educativa, abitativa e alimentare. Allarmanti i dati sugli omicidi e l’emergere di nuove forme di abuso. Insufficiente e disorganizzata l’offerta dei servizi sociali e sanitari. 29/11/23

Gli effetti del digitale non sono solo negativi: app e videogame possono migliorare alcune prestazioni celebrali, rafforzare la creatività e il problem solving e aumentare la partecipazione democratica dei giovani. L’esposizione prolungata a uno schermo, tuttavia, può causare deficit dell’attenzione, riduzione della memoria, diminuzione della durata del sonno e stili di vita più sedentari. Per cogliere le opportunità delle innovazioni tecnologiche occorre sviluppare una digital literacy, una alfabetizzazione digitale. Come evidenzia l’Atlante, tuttavia, nel 2021 in Italia solo il 45,7% della popolazione tra i 16 e i 74 anni aveva competenze digitali di base e due giovani su cinque tra i 16 e i 19 anni avevano scarse o nessuna competenza digitale.

Lo sharenting e la tutela della privacy

Ci sono rischi legati alla privacy dei minori, garantita dall’articolo 16 della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, ma spesso non tutelata. Le informazioni raccolte online vengono processate e utilizzate dalle grandi multinazionali per orientare i consumi e gli stili di vita. In alcuni casi, tuttavia, sono i genitori stessi a non essere consapevoli di questi rischi. È il caso dello sharenting (dall’unione delle parole share “condivisione” e parenting “genitorialità”), l’abitudine di pubblicare online immagini e informazioni personali (nome, data di nascita, abitudini) dei propri figli, anche piccolissimi. Come riporta la European pediatric association, circa l’81% dei bambini che vive nei Paesi occidentali è presente online prima dei due anni, una percentuale che sale al 92% negli Stati Uniti e scende al 73% in Europa. Tra i pericoli maggiori c’è lo sfruttamento delle fotografie e dei video dei minorenni per la creazione di materiale pedopornografico.

La dipendenza da Internet

Bambine, bambini e adolescenti utilizzano piattaforme, tecnologie e algoritmi che non sono stati progettati per loro, con conseguenze sul benessere e sulla salute mentale. In alcuni casi si può sviluppare, anche tra gli adulti, la “dipendenza da Internet” che include comportamenti online problematici, dallo shopping compulsivo al sovraccarico informativo, e ha ripercussioni sullo svolgimento delle attività lavorative o scolastiche e sui rapporti affettivi. Secondo uno studio condotto dall’Istituto superiore di sanità, il 13,5% delle ragazze e dei ragazzi di 11, 13 e 15 anni fa un uso problematico dei social media. Una ragazza su due e un ragazzo su tre dichiara di aver fallito nel tentativo di passare meno tempo online, sottolinea l’Atlante.

Tra disinformazione e cyberbullismo

Come riporta l’Atlante, l’Italia è il Paese europeo dove circola maggiore disinformazione: nei primi sei mesi del 2023 Facebook Italia ha rimosso oltre 45mila contenuti considerati “dannosi per la salute o di interferenza elettorale o sui censimenti”. I social network, inoltre, possono aumentare la polarizzazione delle opinioni e proporre contenuti in linea con il punto di vista dell’utente, rafforzandone le posizioni ed evitando il confronto con altre idee.

Un altro rischio connesso alla rete è il cyberbullismo: insulti e messaggi offensivi online sono condivisi velocemente e sono visibili a un pubblico ampio, con conseguenze negative amplificate. Nel 2022 in Italia il 15% degli adolescenti di 11, 13 e 15 anni ha subito atti di cyberbullismo e a essere prese maggiormente di mira sono soprattutto le ragazze.

Consulta l’Atlante

 

Di Maddalena Binda

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