Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

La salute mentale dei bambini e dei giovani nell'era digitale: sfide per il futuro

La dipendenza delle nuove generazioni dalla tecnologia ha alimentato ansia, depressione, disturbi del sonno e distorsioni dell’immagine corporea. Le raccomandazioni dell’Ocse. 28/1/2019

Nell’ambito dei suoi rapporti sulla salute mentale dei giovani, l’Ocse ha diffuso in ottobre lo studio Young People’s Mental Health in the Digital Age - Shaping the Future, effettuato in 28 Paesi europei. Il 10% dei ragazzi e il 14% delle ragazze dagli 11 ai 14 anni, che trascorrono in media su internet circa 29 ore settimanali, hanno riferito di “sentirsi a disagio” più di una volta alla settimana. Il 61% dei quindicenni non ha una piena consapevolezza della quantità di tempo impiegato per l’utilizzo dei dispositivi digitali e più della metà (54%) ha riferito di sentirsi male davanti all’impossibilità di connettersi ad internet. 

I dati forniti dalla documentazione Ocse tendono ad associare il fenomeno di sviluppo dei processi di digitalizzazione a reali problematiche legate al benessere neurologico delle nuove generazioni. La dipendenza dalla tecnologia digitale ha alimentato le preoccupazioni non solo dei genitori e degli insegnanti, ma anche delle istituzioni e dei ragazzi stessi, sempre più vittime di ansia, depressione, disturbi del sonno, distorsioni dell’immagine corporea e cyber-bullismo. I livelli di benessere sono stati individuati attraverso l’analisi dei gradi di soddisfazione in relazione all’utilizzo del digitale: gli utenti di internet estremi (più di sei ore al giorno) hanno più probabilità di essere insoddisfatti della loro vita, mentre gli utenti moderati (una o due ore al giorno) hanno mostrato un livello di soddisfazione più alto, ma più basso degli utenti che utilizzano internet un’ora o meno solo nei giorni feriali.
La raccomandazione dell'Ocse sulla protezione dei bambini online include un elenco di direttive rivolte ai governi e a tutte le parti interessate da seguire nella formulazione delle politiche, tra le quali:

  • adottare un approccio che minimizzi i rischi senza limitare le considerevoli opportunità e i benefici delle tecnologie digitali e sociali;
  • rafforzare la consapevolezza dei bambini, dei giovani e delle loro famiglie di poter essere partecipanti online responsabili e istruiti sull'uso e sui rischi dei servizi offerti da internet;
  • incoraggiare l’industria a produrre strumenti e contenuti pertinenti, appropriati e accessibili;
  • assicurare ai bambini e ai giovani che mostrano segni di malattia mentale un reale contributo di supporto e sostegno. 

Tramite gli studi sulle competenze digitali e sulla comprensione dell’impatto dell’innovazione tecnologica sul futuro dei bambini e dei giovani, l’Ocse ritiene necessario affrontare queste nuove sfide per utilizzare al meglio i nuovi strumenti offerti dalla rete, riducendone al minimo i rischi. 

 

di Cecilia Menichella

lunedì 28 gennaio 2019

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