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La salute mentale dei bambini e dei giovani nell'era digitale: sfide per il futuro
La dipendenza delle nuove generazioni dalla tecnologia ha alimentato ansia, depressione, disturbi del sonno e distorsioni dell’immagine corporea. Le raccomandazioni dell’Ocse. 28/1/2019
Nell’ambito dei suoi rapporti sulla salute mentale dei giovani, l’Ocse ha diffuso in ottobre lo studio Young People’s Mental Health in the Digital Age - Shaping the Future, effettuato in 28 Paesi europei. Il 10% dei ragazzi e il 14% delle ragazze dagli 11 ai 14 anni, che trascorrono in media su internet circa 29 ore settimanali, hanno riferito di “sentirsi a disagio” più di una volta alla settimana. Il 61% dei quindicenni non ha una piena consapevolezza della quantità di tempo impiegato per l’utilizzo dei dispositivi digitali e più della metà (54%) ha riferito di sentirsi male davanti all’impossibilità di connettersi ad internet.
I dati forniti dalla documentazione Ocse tendono ad associare il fenomeno di sviluppo dei processi di digitalizzazione a reali problematiche legate al benessere neurologico delle nuove generazioni. La dipendenza dalla tecnologia digitale ha alimentato le preoccupazioni non solo dei genitori e degli insegnanti, ma anche delle istituzioni e dei ragazzi stessi, sempre più vittime di ansia, depressione, disturbi del sonno, distorsioni dell’immagine corporea e cyber-bullismo. I livelli di benessere sono stati individuati attraverso l’analisi dei gradi di soddisfazione in relazione all’utilizzo del digitale: gli utenti di internet estremi (più di sei ore al giorno) hanno più probabilità di essere insoddisfatti della loro vita, mentre gli utenti moderati (una o due ore al giorno) hanno mostrato un livello di soddisfazione più alto, ma più basso degli utenti che utilizzano internet un’ora o meno solo nei giorni feriali.
La raccomandazione dell'Ocse sulla protezione dei bambini online include un elenco di direttive rivolte ai governi e a tutte le parti interessate da seguire nella formulazione delle politiche, tra le quali:
- adottare un approccio che minimizzi i rischi senza limitare le considerevoli opportunità e i benefici delle tecnologie digitali e sociali;
- rafforzare la consapevolezza dei bambini, dei giovani e delle loro famiglie di poter essere partecipanti online responsabili e istruiti sull'uso e sui rischi dei servizi offerti da internet;
- incoraggiare l’industria a produrre strumenti e contenuti pertinenti, appropriati e accessibili;
- assicurare ai bambini e ai giovani che mostrano segni di malattia mentale un reale contributo di supporto e sostegno.
Tramite gli studi sulle competenze digitali e sulla comprensione dell’impatto dell’innovazione tecnologica sul futuro dei bambini e dei giovani, l’Ocse ritiene necessario affrontare queste nuove sfide per utilizzare al meglio i nuovi strumenti offerti dalla rete, riducendone al minimo i rischi.
di Cecilia Menichella