Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Niccolò Gori Sassoli.
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Notizie

Una giornata per preservare e promuovere le lingue dimenticate

Le lingue indigene, il veicolo essenziale per trasmettere la sapienza antica, rischiano di sparire quasi del tutto. L’Onu dedica loro una giornata celebrativa e si impegna a promuovere politiche per la loro salvaguardia nel mondo. 9/8/2019

Una giornata per celebrare le lingue indigene nel mondo, anche perché la loro sopravvivenza favorisce la salute del Pianeta. Antichi idiomi che non possiamo permetterci di perdere e ai quali si connette la nostra capacità di comunicare, oltre che “la nostra antica conoscenza della terra. Per il bene delle generazioni future, dobbiamo assicurarci che anche loro possano parlare la lingua dei nostri antenati”.  Con queste parole, pronunciate nella sede delle Nazioni unite di New York, il 1 ° febbraio scorso, Kanen’tó: kon Hemlock, Capo Clan degli Orsi della nazione Mohawk, ha aperto ufficialmente l'Anno internazionale delle lingue indigene.

Tra le 7 mila lingue che vengono utilizzate ogni giorno nel mondo, circa 5 mila sono considerate lingue indigene. Anche se non sono solo gli idiomi tradizionali ad essere minacciati – l’Onu stima che oltre la metà delle lingue del mondo si estinguerà entro il 2100 - le più vulnerabili sono proprio quelle indigene, destinate a sparire per il 95%, visto che sempre meno “relatori” le utilizzano nella vita quotidiana. Se non si riuscirà a fermare il processo dell’abbandono dei vecchi idiomi, si perderanno anche tutte le specificità che queste lingue conservano: i linguaggi indigeni, infatti, sono i veicoli essenziali di sistemi di conoscenze estesi e complessi, che includono l’osservazione del nostro ambiente. Proteggere queste lingue, dunque, significa proteggere anche la biodiversità, le culture e i mezzi di sussistenza. Tuttavia, nonostante il suo valore riconosciuto a livello internazionale, molti elementi rischiano di cancellare per sempre questo grande e ricchissimo bagaglio culturale: i trasferimenti forzati delle comunità indigene, l’esclusione delle lingue locali dall’insegnamento scolastico, l'analfabetismo dilagante e la povertà che colpiscono le popolazioni indigene sono solo alcuni tra i pericoli più immediati.

Per segnalare all’opinione pubblica di tutto il mondo l’importanza di questi temi le Nazioni Unite hanno indetto una Giornata internazionale dei popoli indigeni, che ricorre ogni anno il 9 agosto e ricorda la data della sessione inaugurale del Gruppo di lavoro sulle popolazioni indigene creata dalle Nazioni Unite nel 1982. L’obiettivo dell’edizione di quest’anno, dedicata alle lingue indigene, è ambizioso: l’Onu vuole non solo dimostrare la complessità delle sfide che dovranno essere affrontate dalle popolazioni locali, ma anche illustrare e contribuire a diffondere le politiche e le soluzioni più innovative per rivitalizzare, preservare e promuovere gli idiomi locali, condividendo le buone pratiche e promuovendo la diffusione delle iniziative più nuove e più efficaci a tutela delle lingue indigene. Il 2019, infatti, è stato proclamato dall’ONU Anno internazionale delle lingue indigene. L’edizione di quest’anno della Giornata internazionale dei popoli indigeni ha quindi un focus sulla situazione attuale delle lingue indigene nel mondo. Nel quadro dell'attuazione della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti delle popolazioni indigene che ha l’obiettivo di salvare e rafforzare le lingue, le tradizioni, le culture e le comunità indigene, servirà anche a individuare le migliori pratiche per raggiungere gli obiettivi fissati.

In questo campo, rilevano le Nazioni unite, qualche progresso è stato fatto. Infatti, è sempre più diffuso il caso di Paesi che introducono nuove politiche nella legislazione nazionale, come, per esempio misure per rafforzare il bilinguismo della popolazione, per formare insegnati indigeni e per riconoscere i sistemi e le istituzioni di istruzione indigena o per sviluppare canali di comunicazione in lingua locale. Tuttavia, secondo il Forum permanente delle Nazioni unite che si occupa della difesa delle lingue locali, mentre regolamenti e politiche nazionali sulla protezione e la rivitalizzazione delle lingue indigene si sono gradualmente sviluppate, sul piano dell’attuazione concreta di queste misure si sono avuti molti ritardi. E questo malgrado il fatto che nel mondo si registri “una crescente richiesta da parte delle popolazioni indigene affinché gli Stati membri affrontino meglio le crisi linguistiche, compresa la garanzia di programmi interculturali di istruzione bilingue, finanziamenti adeguati per iniziative di rivitalizzazione e protezione, programmi di cooperazione transfrontaliera per gli indigeni, uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per promuovere le lingue indigene e facilitare gli sforzi per rivitalizzazione gli idiomi tradizionali”.

di William Valentini

venerdì 9 agosto 2019

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