Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

L'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità.

Goal e Target: obiettivi e traguardi per il 2030
Ecco l'elenco dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) e dei 169 Target che li sostanziano, approvati dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Altre iniziative per orientare verso uno sviluppo sostenibile

Contatti: Responsabile Rapporti con i media - Luisa Leonzi
Scopri di più sull'ASviS per l'Agenda 2030

The Italian Alliance for Sustainable Development (ASviS), that brings together almost 300 member organizations among the civil society, aims to raise the awareness of the Italian society, economic stakeholders and institutions about the importance of the 2030 Agenda for Sustainable Development, and to mobilize them in order to pursue the Sustainable Development Goals (SDGs).
 

Rubrica: Voci dal territorio

Buone pratiche: con “Faso Danfani-Koko Donda” il tessuto diventa simbolo di riscatto

Nel cuore del Burkina Faso sorge un laboratorio di tessitura che restituisce autonomia e dignità alle donne più vulnerabili. L’associazione Speranza-Teebo: “Ogni telaio donato rappresenta una vita che riparte”. 5/11/25

mercoledì 5 novembre 2025
Tempo di lettura: min

Da Faenza a Ouagadougou, il filo che intreccia tessuti è lo stesso che ricuce vite e speranze. Jeannette Kuela, originaria del Burkina Faso e da oltre vent’anni residente in Romagna, ha fatto della sua storia personale un ponte tra due mondi. Mediatrice interculturale, laureata in Scienze della cultura, da anni lavora con l’associazione Speranza-Teebo per restituire dignità e autonomia alle donne più vulnerabili del suo Paese d’origine. Il progetto si chiama “Faso Danfani-Koko Donda e punta a creare un laboratorio di tessitura e cucito, offrendo formazione professionale, alfabetizzazione e un reddito stabile a donne che, troppo spesso, si trovano ai margini della società.

Un proverbio burkinabè dice che la barba decide al mattino ciò che la treccia ha suggerito durante la notte - racconta Jeannette -. È un modo per ricordare il rispetto profondo che la nostra cultura tradizionale riserva alle donne, ma anche la realtà delle loro difficoltà quotidiane. In Burkina Faso l’accesso all’istruzione, ai servizi sanitari o alla proprietà della terra è ancora molto limitato. Eppure, quando si presenta un’opportunità, le donne sono sempre le prime ad agire per migliorare la loro vita e quella dei loro figli”. L’idea del progetto nasce da un’osservazione diretta. Jeannette e i volontari di Speranza-Teebo, presenti da anni nelle periferie di Ouagadougou (capitale del Burkina Faso), si sono trovati di fronte a un tessuto sociale fragile, segnato da fragilità, abbandoni e povertà estrema. “Abbiamo pensato a un percorso che unisse formazione professionale e istruzione - spiega Jeannette - non in un’ottica assistenzialista, ma per offrire strumenti concreti di emancipazione, per restituire autonomia

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Oggi il progetto Faso Danfani-Koko Donda conta su un piccolo laboratorio coperto, nuovi telai acquistati grazie al sostegno di donatori italiani e un primo gruppo di donne che hanno già iniziato a produrre tessuti e manufatti. “È straordinario vedere il sorriso di queste donne - racconta Jeannette -. Si impegnano ogni giorno con entusiasmo, e il cambiamento è visibile non solo nei loro volti, ma anche nei loro figli, che ora possono andare a scuola e curarsi senza preoccupazioni”.

Il laboratorio produce i tradizionali tessuti Faso Dan-Fani, 100% cotone locale tessuto a mano, autentico simbolo dell’identità burkinabè. L’obiettivo è duplice: recuperare un patrimonio culturale e costruire un futuro sostenibile. “Conoscere la cultura e le tradizioni di un Paese è fondamentale per progettare interventi efficaci - sottolinea Jeannette -. Senza questa conoscenza, anche le migliori intenzioni rischiano di restare solo buone idee. Per questo abbiamo voluto che il progetto valorizzasse un elemento identitario: il tessuto come simbolo di riscatto”.

E il modello funziona. Alcune aziende italiane, tra cui Caffè Pascucci e la Cooperativa agricola Girolomoni, hanno già commissionato grembiuli, shopper e canovacci prodotti dalle donne del laboratorio. “Stiamo lavorando su due fronti: sviluppare punti vendita locali in Burkina Faso e aprire nuovi canali di importazione in Italia. Ogni telaio donato rappresenta una vita che riparte”, spiega Jeannette, che due volte l’anno torna in Burkina Faso per monitorare il progetto e incontrare le donne coinvolte. “La presenza diretta è indispensabile per capire le necessità reali. Solo guardando negli occhi chi lavora capisci se stai andando nella giusta direzione. Aiutare gli altri dà senso alla mia esistenza. Vedere i risultati concreti, i cambiamenti reali nella vita delle persone, è la più grande ricompensa”.

Oggi Speranza-Teebo punta ad ampliare il laboratorio, coinvolgendo nuove donne e garantendo loro un percorso completo di formazione e alfabetizzazione. Servono risorse, certo, ma anche mercato: “Chi vuole sostenere il progetto può farlo in due modi – ricorda infine Jeannette -. Con una donazione, attraverso Mani Tese, nostro partner italiano, oppure acquistando i prodotti realizzati dalle donne. Ogni acquisto è un gesto concreto che sostiene la loro autonomia e il futuro dei loro figli e delle loro figlie”.

Tra le trame di cotone e le mani che lavorano i telai, il progetto Faso Danfani Koko Donda tesse un messaggio che parte dall’Africa e attraversa il Mediterraneo: se viene intrecciata con cura, la solidarietà è una forza capace di cambiare le cose. E vale perfino per i destini.

 

Per info e contatti con l’Associazione “Speranza”: associazionesperanza9@gmail.com

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