Rubrica: Voci dal territorio
Buone pratiche: a Tor Bella Monaca la sostenibilità scende in campo
Nel centro sportivo Asd Grifo Torre Angela, ogni giorno decine di giovani atleti trovano un luogo sicuro per crescere. Da quest’anno sulle loro maglie compare il logo dell’ASviS, testimonianza di un impegno comune sui valori dell’Agenda 2030. 3/12/25
Tor Bella Monaca. I palazzi grandi e grigi svettano sopra la strada. Poi, arriva un’ampia distesa verde che confina con un Centro. Si entra, giù ci sono gli spogliatoi che portano ai campi da calcio. Spogliatoi che non sono nelle migliori condizioni, come fanno notare gli stessi gestori. Poi c’è l’entrata in campo, è quasi difficile riuscire a passare a causa del terreno rovinato. Ma il campo è vivo, ci sono dei ragazzi, pieni di sogni e speranza, pronti per la partita. Si riscaldano, corrono avanti e indietro con la palla.
Siamo nel Centro sportivo Asd Grifo Torre Angela, nato 15 anni fa nella periferia est della Capitale. Un Centro che ha scelto di lottare contro le disuguaglianze, di puntare sulla salute, di rispettare l’ambiente. E lo ha fatto abbracciando i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, il piano d’azione globale per un futuro migliore, alla cui realizzazione in Italia lavora l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). Per questo sulle maglie dei ragazzi figura il logo dell’associazione, frutto dell’impegno del Centro in questa direzione.
“L’ASviS lavora nel sociale, noi siamo onorati di portare il logo sulle nostre divise, perché c'è bisogno anche di questo, anzi soprattutto di questo”. Con queste parole Daniele Centra, direttore del centro sportivo Asd Grifo Torre Angela, racconta la nuova collaborazione con l’Alleanza.
L’idea del logo sulle maglie nasce dai dirigenti del centro sportivo, che non si arrendono e sognano un futuro più sostenibile per tutte e tutti. Un messaggio potente, lanciato attraverso questa collaborazione. Così, ogni domenica, i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile entrano in campo insieme ai giovani atleti.
“Venendo da una periferia e da un quartiere difficile come Tor Bella Monaca, i ragazzi hanno percepito bene il valore di quello che noi stiamo facendo con l’ASviS”, continua Daniele. Questa iniziativa ha permesso a molti di loro di conoscere da vicino la realtà dell’Alleanza, in un contesto dove il tema dell’abbandono scolastico precoce è sempre più presente.
I genitori si impegnano ogni giorno per far crescere i propri figli nel miglior modo possibile, arrivano ad accompagnarli al campo ancora con i vestiti di lavoro, tutti si dichiarano felici di questa nuova iniziativa con l’ASviS.
Cinzia Diamente, segretaria del Centro sportivo e mamma di tre figli, afferma: “Un nostro preparatore mi ha parlato dell’iniziativa con l’ASviS e l’ho apprezzata molto, siamo contenti di questa cosa che stiamo facendo. Ci auguriamo che tanti altri ragazzi vengano, speriamo che cresca questa collaborazione”.
Cinzia dalla collaborazione con l’ASviS si aspetta anche di migliorare sempre di più la situazione di un Centro che lei considera una famiglia: “Io ho tre figli, uno ha quasi 18 anni, in questo centro lui c'è cresciuto, siamo stati sempre come una famiglia. Cerchiamo di dare una disciplina ai ragazzi, di stargli dietro, cerchiamo di non fargli prendere brutte strade”.
Ricordando la sua esperienza aggiunge: “Era un momento un po' particolare della mia vita, per gioco ho iniziato a fare anche la dirigente sportiva e devo dire che mi sono trovata proprio bene perché con i ragazzi ci sto bene, ho fatto tante cose come il lavaggio delle divise, abbiamo comprato anche la coperta l'anno scorso per coprirli perché faceva freddo”.
Realtà difficile ma anche piena di buone iniziative: “il centro è nato per dare l'opportunità ai ragazzi di non stare in strada e, dopo lo studio, di avere un centro sportivo dove fare attività fisica, stare insieme ad altri ragazzi”, ricorda Daniele Centra. Oggi lo frequentano ragazzi del quartiere ma anche ragazzi che vengono da altre zone di Roma.
Qui tutti si impegnano ogni giorno per educare i ragazzi, trasmettergli valori importanti e per fornirgli tutto ciò di cui hanno bisogno: mister qualificati, una segreteria, un fisioterapista, un preparatore atletico. Dietro c’è la volontà di tutti di trattare i ragazzi che frequentano il centro come dei professionisti e di formarli per avere un futuro migliore.
Un futuro in cui si spera di “sviluppare iniziative insieme con l’ASviS, perché giustamente più passa il tempo e più la gente si rende conto di quello che stiamo facendo. È motivo d'orgoglio per noi. Tutto questo è per un rilancio della periferia”.
di Eleonora Santini
