Rubrica: Voci dal territorio
Buone pratiche: un “pronto soccorso delle piante” per dare loro una seconda vita
Re-Plant recupera e cura fiori e piante destinate allo smaltimento. Un progetto di economia circolare che unisce competenze botaniche, attività formative e voglia di fare rete. Ne abbiamo parlato con gli ideatori. 17/12/25
A Milano c’è un luogo dove piante destinate allo smaltimento vengono recuperate, curate e infine “adottate”. Un luogo che assomiglia a un rifugio, ma è anche un laboratorio di idee e relazioni: benvenute e benvenuti a Re-Plant. L’associazione nasce nel 2021 da un’intuizione tanto semplice quanto originale di Sonia Magnifico, Federico Santarelli e Francesco Montanari, i tre soci fondatori: promuovere il riciclo del verde, salvando piante e fiori provenienti da vivai, showroom e set fotografici, appartamenti e balconi che, per motivi logistici o commerciali, sarebbero finiti in discarica.

Unendo le competenze professionali da giardinieri di Federico e Francesco e l’esperienza nel sociale di Sonia, hanno dato vita a un vero e proprio “pronto soccorso per piante”. Il primo passo è il recupero: dopo essere stati contattati dai proprietari, i tre soci organizzano il trasporto delle piante, spesso di grandi dimensioni, nella propria sede in via degli Ulivi. Qui inizia una fase delicata di rinvaso, potatura e cura, soprattutto per le piante più vecchie o malate. L’ultimo passo è l’adozione: attraverso una donazione libera o concordata le piante possono infatti trovare una nuova casa. “La difficoltà maggiore è far capire il lavoro che c’è dietro, tra recupero trasporto, rinvaso e cure” ci racconta Sonia, sottolineando l’impegno invisibile che si nasconde dietro ogni pianta salvata.
Il riscontro ottenuto da Re-Plant è stato fin da subito molto positivo: grazie al passaparola e ai social network l’associazione è diventata un punto di riferimento sul territorio milanese e ora riceve richieste di recupero da vivai, negozi o privati in tutta la città. Recuperare le piante non è solo un gesto concreto di economia circolare, ma anche un’azione che ha un impatto sul benessere delle persone. “C’è una relazione molto particolare tra persone e piante, anche emotiva e sentimentale” ci spiega Sonia. Prendersi cura di una pianta significa rispettare i ritmi naturali, un rallentamento in netto contrasto con la velocità che caratterizza città come Milano.

Accanto alle attività principali, l’associazione organizza anche incontri di formazione. “Con due biblioteche di Milano abbiamo realizzato dei seminari dedicati ai semi, alla cura delle piante in casa e sul balcone e alle piante spontanee” ci riferisce Sonia. Le due biblioteche coinvolte sono quella di Parco Sempione e di Baggio che da qualche anno ospitano una “biblioteca dei semi”: chi vuole riempire di verde il proprio balcone o giardino può prendere in prestito semi di piante aromatiche, orticole o da fiore e sperimentarsi nella loro coltivazione, restituendo i semi una volta terminato il raccolto. Oltre alle biblioteche, è stata stretta una collaborazione con una scuola Montessori per svolgere laboratori di orto per bambine e bambini. “La speranza è poter portare queste attività anche nelle scuole pubbliche” sottolinea Sonia.
La parola chiave è fare rete. Per il futuro l’obiettivo è infatti rafforzare i legami con realtà che si occupano di economia circolare ed educazione ambientale. L’associazione ha già iniziato a muoversi in questa direzione, affiancandosi a iniziative come Librokilo, nata per rendere la lettura più accessibile e dare una seconda vita a libri raccolti da case editrici, librerie o privati che altrimenti verrebbero buttati. Una volta al mese, il sabato mattina, organizzano un banchetto con le piante recuperate a Ciclocaffè, una realtà ibrida che offre servizi di caffetteria e officina per biciclette con lo scopo di promuovere la mobilità sostenibile.
In un contesto urbano frenetico e orientato al consumismo, Re-Plant offre una nuova prospettiva: restituire valore a ciò che sarebbe scartato, rallentare e dedicarsi alla cura. Azioni che suggeriscono un modo diverso di abitare la città e relazionarci a ciò che ci circonda, a partire dal verde.
