Approfondimenti
La Rete delle professioni tecniche si riunisce: le riflessioni sulla parità di genere
di Dora Iacobelli, coordinatrice Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 5
Cresce la presenza di donne nei settori, ma non corrisponde un’altrettanta valorizzazione del contributo femminile. Il confronto al convegno della Rete e l’impegno a lavorare su regolamenti elettorali e Commissioni Pari opportunità.
8 febbraio 2024
Nei giorni 25 e 26 gennaio si è tenuta a Roma, all’Auditorium della Tecnica, la Convention della Rete nazionale delle professioni tecniche (Rpt) che ha avuto come focus l’Agenda 2030 dell’Onu e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Le sessioni dedicate ad alcuni dei 17 Obiettivi sono state aperte dalle coordinatrici e dai coordinatori dei relativi Gruppi di lavoro dell’ASviS. Tra gli Obiettivi affrontati anche quello sull’eguaglianza di genere, per il quale ha partecipato alla Convention Dora Iacobelli, co-coordinatrice del Gruppo di lavoro sul Goal 5.
È stato sottolineato il contributo del Gruppo di lavoro all’attività complessiva di advocacy dell’ASviS sui temi della sostenibilità, richiamando in particolare la trasversalità dell’Obiettivo 5 rispetto a tutti gli altri, ed è stato ripercorso il lavoro portato avanti dal 2016, che ha trovato la sua sintesi nel Position Paper di recente pubblicazione.
Negli interventi delle componenti la neo costituita Commissione Pari opportunità della Rpt, rappresentanti di diverse professioni, a partire da quello della sua coordinatrice Sabrina Diamanti, hanno trovato conferma le priorità per affrontare il gap di genere in Italia evidenziate nel Position Paper del Gruppo di lavoro su Goal 5: la necessità di promuovere lavoro stabile e di qualità per le donne, quella di garantire una rete efficiente di servizi e di agevolare la condivisione dei carichi di cura all’interno della famiglia tra donne e uomini, l’urgenza di mettere a punto strumenti utili a facilitare i percorsi di carriera femminili, l’opportunità di sviluppare la medicina di genere e di attuare un incisivo contrasto a tutte le forme di violenza di genere, compresa quella nei luoghi di lavoro.
Dal confronto è emersa una condizione variegata nei diversi ambiti settoriali, ma caratterizzata da un elemento comune: una buona o comunque crescente presenza di donne a cui, però, non corrisponde una altrettanta importante valorizzazione del contributo femminile.
Per quanto riguarda gli aspetti strettamente istituzionali, due sono i temi su cui le professioni intendono lavorare: i regolamenti elettorali e l’istituzione delle Commissioni Pari Opportunità, non ancora presenti in tutti gli ordini e livelli territoriali. Importante sarà l’approfondimento dei dati che riguardano le professioniste; ad un primo sguardo le informazioni raccolte confermano quanto si riporta a proposito delle professioni Stem, che afferiscono appunto alla Rpt: aumentano le iscritte alle università, livello elevato di formazione, non corrispondenza di sbocco nella libera professione. Ma si vuole andare oltre, analizzando il trend, le fasce di età, fino ad approfondire gli aspetti reddituali. Quindi molte le attività da sviluppare, con l’appoggio naturalmente di Armando Zambrano, coordinatore della Rpt, e di tutti i consigli e collegi afferenti.
Dora Iacobelli, a sua volta, ha dato la disponibilità ad un confronto e ad eventuali attività comuni con il Gruppo di lavoro ASviS.
L’iniziativa è stata anche arricchita dal contributo di Elena Mocchio, responsabile Innovazione e sviluppo di Uni, che ha portato un aggiornamento sul numero di società che hanno ottenuto la certificazione di genere, importante misura diretta sul Goal 5 introdotta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, e dalla testimonianza di Ania Lopez, prima vicepresidente dell’organizzazione mondiale degli Ingegneri (Wfeo).
Nella sezione “approfondimenti” offriamo ai lettori analisi di esperti su argomenti specifici, spunti di riflessione, testimonianze, racconti di nuove iniziative inerenti agli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Gli articoli riflettono le opinioni degli autori e non impegnano l’Alleanza. Per proporre articoli scrivere a redazioneweb@asvis.it. I testi, tra le 4mila e le 10mila battute circa più grafici e tabelle (salvo eccezioni concordate preventivamente), devono essere inediti.