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Senza un’inversione di rotta, le prospettive educative e occupazionali dei giovani rischiano di diventare sempre più critiche. Necessario aggiornare i contratti alle nuove tecnologie. Le questioni emerse all’evento sulle sfide sociali. 4/12/24
La manovra di bilancio è inadeguata a risolvere problemi cruciali del Paese, come la povertà e le fragilità del mercato del lavoro. Lo sviluppo tecnologico richiede nuove forme contrattuali e investimenti sulle competenze. Sono stati alcuni dei temi centrali del terzo incontro di approfondimento sul Rapporto ASviS 2024, dal titolo “Occupazione dignitosa e lotta alla povertà: due priorità per la sostenibilità sociale”, che si è svolto il 3 dicembre presso la Clubhouse di Montecitorio a Roma e in diretta streaming, e ha raggiunto oltre 161mila persone con oltre 55mila visualizzazioni della diretta attraverso Vimeo, il sito asvis.it e i canali Facebook e YouTube ASviS, grazie anche alla collaborazione con Ansa e Rai per la sostenibilità - Esg.
Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, ha aperto il dibattito sottolineando quanto l’Italia sia lontana dal raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, anche quelli relativi all’area sociale. “Da otto anni l’ASviS indica ai diversi governi quali siano le priorità ma, di fatto, queste raramente vengono considerate tali”. Ha citato l’esempio della legge di Bilancio per il 2025: “Secondo le valutazioni del ministero dell’Economia e delle finanze, questa legge non cambia nulla in termini di disuguaglianze, riduzione delle emissioni, lotta alla povertà o contrasto all’abbandono scolastico. In pratica, non fa la differenza”. Anche secondo l’analisi dell’ASviS, ha aggiunto Giovannini, la proposta di legge di Bilancio dovrebbe essere rivista per migliorare strumenti come l’Assegno di inclusione (Adi) e il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), mentre preoccupano i tagli a regioni e comuni.
Ignazio Ganga, segretario confederale della Cisl, ha evidenziato alcuni segnali positivi del mercato del lavoro, tra cui la diminuzione dei giovani Neet, il calo del part-time e una ripresa del lavoro autonomo. “Probabilmente i benefici fiscali per gli autonomi stanno spingendo molti giovani ad aprire partite Iva”, ha osservato. Tuttavia, ha avvertito che su molte questioni “serve un colpo di reni”, citando le difficoltà nel Sud Italia, dove il Pnrr non sta centrando le clausole di inclusione per giovani e donne. Ganga ha posto l'accento su due priorità: ridurre l'inattività lavorativa e migliorare l’attrattività dei lavoratori per le aziende. “Serve affrontare il fenomeno del ‘lavoro rifiutato’, sostenere la contrattazione collettiva e rendere più efficienti i servizi all’impiego”.
Vittoria Baldino, vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, ha richiamato la necessità di coinvolgere i giovani nelle decisioni politiche e ribadito il suo sostegno all’abbassamento dell’età del voto, ricordando come il governo Conte avesse avviato un progetto per il voto elettronico, mai concretizzatosi. “L’Italia è uno dei pochi Paesi europei senza una modalità di voto alternativa alle urne”, ha lamentato. Infine, ha ricordato che, sebbene alcuni indicatori economici appaiano positivi, “molti giovani lasciano il Paese per cercare all’estero opportunità di lavoro stabile e meglio retribuito”.
Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia e presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, si è detto scettico sul fatto che l’abbassamento dell’età per votare possa colmare il disinteresse giovanile verso la politica. Piuttosto, ha affermato, “i giovani si allontanano quando la politica non risponde alle loro esigenze”. Cappellacci ha richiamato poi l’attenzione sulle disparità territoriali, citando la sua esperienza come ex presidente della Regione Sardegna. Infine, ha elogiato le opportunità offerte dalla transizione ecologica, sottolineando che "la tutela del patrimonio naturale e i processi di transizione possono e devono convivere".
Paolo Chiriotti, Chief Human resources & Organization officer di Tim, ha evidenziato il ruolo delle aziende nella rigenerazione del mercato del lavoro. “L’obiettivo primario è garantire sostenibilità e innovazione, puntando sulla formazione”, ha detto, citando iniziative come la 5G Academy sviluppata con l’Università di Napoli e la Fondazione ITS ‘Maria Gaetana Agnesi’, eccellenza per l’alta specializzazione tecnologica post diploma che ha come obiettivo formare esperti nell’analisi dei big data. Chiriotti si augura che in futuro il governo possa rifinanziare il “contratto di espansione” che consentiva di avviare piani aziendali per il ricambio generazionale. Ha sottolineato infine come le nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale, stiano impattando sul mondo del lavoro: “I contratti di lavoro dovranno essere sempre più flessibili in coerenza con le nuove tecnologie e i nuovi modelli di lavoro”.
Laura Negrini, direttrice dello Ied Roma, ha evidenziato il ruolo del design come strumento di cambiamento sociale e ambientale. “Insegniamo ai giovani a rompere gli schemi”, ha detto, illustrando il progetto "Donne per la pace", nato dalla collaborazione tra Avvenire e l’Istituto europeo di design: al centro storie di donne impegnate per la pace e il dialogo, ritratte dalle studentesse dello Ied. Rispondendo a una domanda di Giovannini sulla sensibilità dei giovani verso la sostenibilità, Negrini ha precisato: “Non vedo differenze tra maschi e femmine. È una questione trasversale”.
In collegamento video, Raffaela Milano, direttrice Ricerche e formazione di Save the Children, ha lanciato un allarme sulla povertà minorile in Italia, sottolineando come molte ragazze e ragazzi in difficoltà economica abbandonino presto gli studi: “Nel nostro Paese più si è piccoli, più si è poveri”. Milano ha avanzato proposte concrete, come la creazione di un fondo contro la povertà alimentare infantile e un piano di miglioramento delle mense scolastiche, oltre a ribadire la necessità di una valutazione dell’impatto generazionale delle politiche.
L’incontro si è concluso con una riflessione collettiva sull’importanza di connettere in modo più efficace gli interventi del Pnrr, anche dopo il 2026. Tra i punti emersi, l’esigenza di ripensare i modelli lavorativi, intensificare gli interventi contro la povertà, ad esempio con investimenti in asili nido, e valorizzare le nuove competenze.
I prossimi appuntamenti si terranno il 5 dicembre, ultimo degli ASviS Live dedicati al Rapporto annuale in cui si discuteranno le questioni ambientali, e il 13 dicembre, con la presentazione del nuovo Rapporto ASviS sui Territori al Cnel.
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