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Cultura dello sviluppo sostenibile: firmato protocollo ministero Istruzione-ASviS
Al centro dell’impegno per il prossimo triennio l’educazione delle giovani generazioni alla sostenibilità economica, sociale e ambientale attraverso la scuola. Stefanini: “decisivo per il futuro del Paese”. 27/7/23
Il ministero dell’Istruzione e del merito (Mim) e l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) hanno firmato un nuovo protocollo d’intesa per il prossimo triennio finalizzato ad operare insieme per diffondere, attraverso il sistema educativo, la cultura dello sviluppo sostenibile, indispensabile per una piena realizzazione dell’Agenda 2030 concordata nel 2015 dai 193 Paesi delle Nazioni Unite.
Il protocollo indica come prioritario l’obiettivo di realizzare il progressivo inserimento dell’educazione allo sviluppo sostenibile nei curricoli di ogni ordine e grado, a partire dall’insegnamento dell’educazione civica, valorizzando tra l’altro i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), nonché lo studio delle discipline Stem anche in un’ottica di sostenibilità.
Sottoscritto dal ministro Giuseppe Valditara e dal presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini, il protocollo conferma il lavoro comune tra ministero e ASviS avviato nel 2016, che negli anni ha permesso di far conoscere e valorizzare l’Agenda 2030 dell’Onu nel sistema educativo italiano, in linea con le raccomandazioni dell’Unesco e dell’Unione europea.
“Con la firma del protocollo si consolida un proficuo rapporto di collaborazione con il Ministero che, sin dalla costituzione dell’Alleanza, nel 2016, abbiamo ritenuto fondamentale per concretizzare la nostra missione di ‘ponte’ tra la società civile e le istituzioni”, ha affermato il presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini. “Grazie a questo legame di fiducia, l’ASviS ha dato un contributo determinante all’inserimento dell’educazione allo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza globale nella legge 92/2019 sull'educazione civica, nonché allo sviluppo di un approccio didattico integrato sui contenuti e i valori dell’Agenda 2030”.
“Inoltre”, ha proseguito Stefanini, “l’Alleanza ha messo a disposizione numerosi materiali innovativi per la formazione alla sostenibilità dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado, resa obbligatoria dalle circolari ministeriali che sono state emanate nel corso del tempo. La modifica della Costituzione Italiana che, dallo scorso anno, tra i suoi principi fondamentali menziona la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni, cioè il principio della giustizia intergenerazionale posto alla base del concetto di sviluppo sostenibile, conferma la correttezza dell’inserimento della sostenibilità anche nell’ambito dell’educazione civica”.
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Tra i punti salienti del protocollo c’è l’impegno del Mim a garantire che lo sviluppo sostenibile diventi una priorità strategica della formazione dei docenti di tutti i gradi e ordini di scuola, per costruire un sistema educativo di istruzione e di formazione di qualità capace di rispondere alle sfide di una società complessa e in forte cambiamento. Per sostenere tale impegno, l’ASviS intende potenziare la collaborazione con l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca innovativa (Indire) per arricchire il portale “Scuola 2030: educazione per la creazione di valore”, piattaforma attivata nel 2019 che permette ai circa 800mila docenti in servizio di accedere gratuitamente, tra l’altro, al corso e-learning “L’Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile" realizzato dall’ASviS.
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In riferimento agli impegni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) il nuovo protocollo menziona il programma “Futura - La scuola per l’Italia di domani” che, nella cornice delle diverse azioni attivate con risorse nazionali ed europee, mira a promuovere una scuola innovativa, sostenibile, sicura e inclusiva, capace di garantire il diritto allo studio, le competenze digitali e le capacità necessarie a cogliere le sfide del futuro, superando disparità, povertà educativa, divari territoriali e contrastando la dispersione scolastica, attraverso sei riforme che prevedono la riorganizzazione del sistema scolastico, la formazione continua del personale scolastico, nuove procedure di reclutamento del personale docente, un nuovo sistema di orientamento, il riordino degli Istituti tecnici e professionali e degli Istituti tecnici superiori (Its).
Fonte copertina: Lalupa, CC BY-SA 3.0