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ASviS live: “Trasformare i sussidi ai fossili in fiscalità positiva per le imprese”
Legge di bilancio, l’Alleanza ha presentato la sua analisi: misure temporanee e non orientate alla transizione ecologica. Viceministro Leo: sui Sad agiremo gradualmente. Critiche dalle opposizioni su lavoro e sanità. [VIDEO] 22/11/23
Manovra di bilancio, fisco, Pnrr, ambiente: confronto ma anche qualche stoccata tra maggioranza e opposizione al terzo ASviS live di approfondimento sulla dimensione economica del Rapporto 2023. Durante l’incontro del 21 novembre è stato presentato il policy brief sul Disegno di legge di bilancio 2024 e l’Agenda 2030, documento con cui l’Alleanza offre una prima valutazione dell'impatto della manovra sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile e proposte per migliorare il testo in discussione in Parlamento.
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Ad aprire il dibattito il direttore scientifico Enrico Giovannini: “Se andiamo a guardare la Legge di bilancio nel suo complesso notiamo che molte delle misure sono di carattere temporaneo. Ma le norme temporanee difficilmente hanno un impatto sui consumi”. Giovannini ha citato alcune debolezze della manovra, dal tema delle disuguaglianze alla trasformazione del Reddito di cittadinanza e alla spesa per le nuove generazioni. L’ASviS ritiene che la manovra non contribuisce ad attuare la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile approvata dal governo. E sulla fiscalità ambientale, Giovannini ha detto che “trasformare i sussidi ambientalmente dannosi in una fiscalità positiva per le imprese andrebbe nella direzione delle indicazioni del Consiglio europeo”. Positive, ha aggiunto, le misure sulla riduzione del carico fiscale per le lavoratrici e sull’assicurazione contro le catastrofi ambientali per le imprese.
Ddl bilancio non prepara l’Italia alle grandi sfide della transizione ecologica
ASviS: dei 24 miliardi di euro della manovra 2024, quasi 16 sono a carico delle future generazioni. In termini reali cala la spesa sanitaria, mentre per gli investimenti infrastrutturali si punta soprattutto sul Ponte di Messina. 21/11/23
Il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, ha dichiarato che sulla manovra finanziaria, con misure per 24 miliardi in buona parte in deficit, “avevamo l'esigenza di non avere riscontri negativi sui mercati, e così fortunatamente è stato con le agenzie di rating. Anche la Commissione europea ha dato riscontri positivi”. Leo ha aggiunto: “Abbiamo introdotto interventi mirati con le risorse a disposizione, concentrate sui redditi medio bassi con la riduzione del cuneo fiscale e la rimodulazione delle aliquote Irpef. Nel 2024 avremo un sistema a tre aliquote: 23%, 35% e 43%”. Sulla lotta all’evasione, che l’ASviS ritiene un punto debole della manovra, Leo ha affermato: “Non vogliamo abbassare la guardia. Si tratta però di cambiare orientamento. È un’indicazione che ci arriva anche dall’Ocse, quella di agire in maniera preventiva e non post. Le sanzioni amministrazione in Europa non superano il 60%, mentre da noi a volte superano il 120%”. Nel percorso di attuazione della delega fiscale “interverremo anche sulla fiscalità ambientale”, nello specifico nel decreto legislativo sul riordino delle accise, ha poi spiegato il viceministro. Sulla questione dei sussidi dannosi per l'ambiente, Leo ha spiegato che “si interverrà gradualmente. Dobbiamo agire con attenzione, quei sussidi non possono essere eliminati dall'oggi al domani perché questo creerebbe problemi” al sistema produttivo.
“Stiamo ragionando sulla Legge di bilancio, ma consideriamo, oltre la finanza pubblica, anche la finanza privata che in Italia può accelerare la transizione”, ha osservato Giovanna Melandri, presidente di Social impact agenda per l’Italia. “Sarebbe utile che sul mercato dei capitali un hedge fund non fosse tassato come un fondo d'impatto”. La risposta di Leo: “Nella delega fiscale abbiamo un comparto che riguarda la fiscalità finanziaria, vogliamo accorpare in un’unica categoria i redditi di capitale e i redditi diversi di natura finanziaria”.
Maria Cecilia Guerra, responsabile Politiche del lavoro del Partito Democratico, ha dichiarato che “la Legge di bilancio ha un respiro cortissimo, la maggior parte degli interventi riguarda il primo anno. Di fronte a un governo che ha prospettive di legislatura lunga e a una discussione in Europa che prova a rivedere i vincoli dei patti di sostenibilità, siamo completamente fuori fase”. Guerra ha aggiunto che “il fisco è totalmente iniquo, a parità di reddito si possono pagare aliquote totalmente diverse. Sarebbe stato necessario mettere ordine in questo caos”. Sulla povertà il Pd vede dei passi indietro perché “si inventa questo criterio di occupabilità familiare e viene sostituito con un intervento temporaneo: per un anno della tua vita se fai dei corsi di formazione puoi essere aiutato con dei fondi, e questo viene fatto con una piattaforma secretata”. Sul Pnrr, Guerra ha detto che “sono stati tagliati 15/16 miliardi di euro, una buona parte erano destinati a progetti dei comuni e di riqualificazione urbana. C'è stato detto che verranno ripristinati e che verranno utilizzati i fondi comunitari, ma questi fondi hanno un vincolo”. Questione sanità: “Abbiamo una carenza evidente di medici e infermieri, ma ancora non riusciamo a rimuovere il tetto per le assunzioni di personale che costringe le regioni a esternalizzare o a spingere per l'accreditamento di strutture private”.
Anche per Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, “il tema di una riforma sanitaria è urgente per il Paese: il modello non regge più e ormai questa è diventata un'emergenza sociale, la più grave delle ingiustizie”. Per la senatrice renziana “dalla Legge di bilancio emerge come il governo non abbia una rotta per cambiare il Paese. Non si interviene sulle questioni vere per l’attuazione del Pnrr, quindi le condizioni per aumentare la crescita, le opere infrastrutturali. Nei documenti di riforma fiscale ci sono luci e ombre, va riconosciuto”. Paita ha concluso che “servono più occasioni come queste, dove si entra nel merito delle questioni. Da una discussione giocata tutta nelle piazze o nei talk show non faremo dei passi avanti”.
“Una manovra prudente, seria, che mette tutti i soldi disponibili sui redditi più bassi”. Massimo Garavaglia, presidente della Commissione Finanze e tesoro del Senato, ha difeso la Legge di bilancio dalle critiche. “Questo è un governo di centrodestra che ha alla base un principio: prima di redistribuire un reddito bisogna crearlo”. Per Garavaglia, “viene stabilizzato il cuneo fiscale con una misura imponente. C’è l’avvio della revisione fiscale, la revisione dell’Irpef, i pensionati hanno più soldi in busta paga, ci sono le misure che vanno ad aiutare i lavoratori autonomi”. La stoccata al Superbonus: “Impatta un punto di Pil di entrate in meno e un punto di indebitamento netto”.
A chiudere il convegno Rossella Iorio, responsabile Esg service excellence di Unicredit, che si è soffermata sulla strategia del gruppo: “Sosteniamo le persone nella transizione equa e giusta con progetti concreti. Un impegno tangibile con l’obiettivo di raggiungere 150 miliardi di volume di finanziamenti Esg, di cui dieci miliardi sulla componente sociale. Su quest’ultima agiamo con gli strumenti finanziari e i progetti attivati dalla nostra Fondazione”.
L'evento ha raggiunto oltre 24mila persone con oltre 12mila visualizzazioni della diretta sul sito asvis.it e sui canali Facebook e Youtube dell'Alleanza. Inoltre, l'iniziativa è stata trasmessa in diretta sui siti Ansa, Rai News, Green&blue di Repubblica, Quotidiano Nazionale, Radio Radicale, e sulle pagine Facebook di Ansa, Quotidiano Nazionale, Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione e Rai per la sostenibilità Esg.
di Andrea De Tommasi
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