#AlleanzaAgisce
#AlleanzaAgisce: ecco come la rete dell’ASviS ha risposto all’emergenza Covid-19
Premiata anche dall’Onu nell’ambito dell’iniziativa “Solidarity award”, la rubrica sulla mobilitazione degli aderenti e associati dell’Alleanza ha raccolto oltre 200 iniziative di solidarietà in tutta ltalia. 22/7/20
I RISULTATI
Ammontano a un totale di 214 le buone pratiche mappate attraverso #AlleanzaAgisce, la campagna di solidarietà lanciata dall’ASviS durante la pandemia per raccogliere, diffondere e dare immediato accesso alle centinaia di iniziative messe in campo dalla rete dell’Alleanza sul territorio, sia per gestire le difficoltà scaturite dall’emergenza sanitaria, sia per preparare il terreno alla costruzione di un futuro più sostenibile e resiliente.
Per raccontare l’impegno concreto - nell’ottica della resilienza trasformativa - degli oltre 270 aderenti e 200 associati, l’ASviS ha dedicato al progetto #AlleanzaAgisce un portale dove, ogni giorno, a partire dall’inizio del lockdown, hanno trovato spazio le numerose iniziative realizzate attraverso news, segnalazioni e interviste. Uno straordinario contributo dato alla ripresa del Paese coronato anche dal riconoscimento del “Solidarity award” promosso dalla SDGs action campaign dell’Onu, che ha voluto premiare le migliori iniziative di solidarietà realizzate in tutto il mondo per rispondere all’emergenza Covid-19.
I PROTAGONISTI
Università, imprese, enti del Terzo settore, ma anche associazioni di categoria, confederazioni, centri di ricerca, musei, fondazioni, sono stati tra i protagonisti delle azioni di solidarietà che da Nord a Sud hanno supportato le istituzioni e le categorie più svantaggiate del Paese.
Straordinaria si è rivelata la risposta della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus), che con 97 iniziative ha reagito prontamente alle nuove sfide della didattica imposte dall’emergenza, riuscendo a dare continuità alle proprie attività e ai servizi per gli studenti. Ma le università non hanno solo rinnovato la didattica: numerose le attività di ricerca e servizi per il territorio.
Importante anche il sostegno concreto alle fasce più deboli del Terzo settore. L’impegno di tante associazioni e organizzazioni della società civile non solo non si è fermato davanti alla crisi, ma spesso si è raddoppiato passando dall’Italia e arrivando fino ai Paesi in via di sviluppo, dove i progetti in essere sono stati rimodulati in funzione della risposta alla pandemia.
Infine, si segnala il forte contributo arrivato anche dal mondo imprenditoriale, delle associazioni di categoria e delle confederazioni che si sono dimostrate in prima linea nel contrasto alla crisi socioeconomica: flessibilità e velocità nella riconversione produttiva hanno caratterizzato la reazione di molte aziende italiane, come evidenziato dalle storie raccolte da Symbola, Percorsi di secondo welfare, Anima per il sociale e fondazione Sodalitas. Tra queste si segnala, ad esempio, la tempestiva mobilitazione di Leonardo, che ha riconvertito le proprie linee per produrre valvole in 3D printing utili a trasformare maschere subacquee in respiratori e ha messo a disposizione per il trasporto di pazienti e materiali ben 70 elicotteri e sette aerei. Numerose anche le ingenti donazioni al Sistema sanitario nazionale, la fornitura di dispositivi di protezione individuale e respiratori, il finanziamento di alloggi gratuiti per il personale sanitario impegnato nell’emergenza, i buoni pasto, la distribuzione della spesa ai più bisognosi, lo smart working per i propri dipendenti, da parte di Confindustria, Federcasse, Federdistribuzione e Confcooperative.
Per raccontare questo straordinario impegno, Assifero (Associazione italiana delle fondazioni e degli enti filantropici) ha creato, insieme a Italia non profit, il portale “Filantropia a sistema”, con un duplice obiettivo: da un lato, raccogliere le iniziative portate avanti da fondazioni, imprese, e privati per metterle a sistema e renderle accessibili a tutti; dall’altro, mappare i bisogni di breve e medio termine delle organizzazioni non profit a causa dell’emergenza tramite un’apposita survey. Il progetto è riuscito a mappare quasi mille iniziative solidali tra donazioni e raccolte fondi per un totale di 767,37 milioni di euro.
LE INIZIATIVE
Le buone pratiche messe in campo dalla rete dell’ASviS sul territorio hanno interessato trasversalmente tutti i settori della società a testimonianza della volontà di non lasciare indietro nessuno. Di seguito se ne riportano alcune.
Didattica, formazione e cultura
A fronte dell’emergenza che ha colpito prima e più fortemente le istituzioni scolastiche mettendo a rischio il diritto all’educazione di milioni di bambini, il supporto alla didattica è stato al centro dell’azione di moltissime organizzazioni. Webinar gratuiti sull’educazione finanziaria, laboratori digitali interattivi rivolti ai ragazzi, corsi di formazione a sostegno dei docenti nell’uso della didattica a distanza, ma anche fiabe raccontate tramite pillole video per intrattenere i bambini sono solo alcuni esempi delle tante iniziative messe in campo. Tra queste, particolamente innovativa è stata quella realizzata dalla fondazione Triulza che, attraverso il concorso di idee “A city in Mind”, ha invitato bambini e ragazzi, guidati dai loro insegnanti, a usare il tempo vuoto del lockdown per trasformare le emozioni e i pensieri in proposte confortanti, utili e creative per migliorare la vita nelle nostre città e comunità di domani, mettendo in palio 9mila euro per sei premi che le scuole potranno investire in tecnologie o attività didattiche. A tutela dei diritti dell’infanzia si segnala l’impegno di Save the children, che con il programma "Non da soli" ha condotto una raccolta fondi per fornire cibo, kit didattici e prodotti per la cura dei neonati e contrastare così le gravi conseguenze anche sociali che la crisi sanitaria ha comportato per i bambini provenienti da famiglie svantaggiate.
Nel mondo accademico un’importante sostegno per fronteggiare la crisi è arrivato dalle università aderenti alla Rus e dai centri di ricerca che, in pochissimo tempo, hanno affrontato - e vinto – le nuove sfide dettate dall’emergenza fornendo soluzioni resilienti. Oltre alla didattica online, tante le forme in cui si è articolata la risposta alla Pandemia: dall’assistenza gratuita alle imprese e alle strutture sanitarie in termini di ricerca, studi focalizzati sul Covid-19 e certificazioni di prodotto, al supporto psicologico a distanza per studenti, fino alle video-ricette, alle sessioni di ginnastica online passando per il “Quarto d’ora accademico”, video-rubrica promossa dall’università del Salento in cui docenti, personale amministrativo e studenti hanno presentato e condiviso recensioni audiovisive su una gamma amplissima di testi.
A continuare a diffondere conoscenza, arte e bellezza, per guardare al futuro con fiducia e senso di comunità ci ha pensato il mondo della cultura. Mostre museali trasformate in visite virtuali, attività ludico-ricreative per avvicinare i bambini ai percorsi culturali, progetti multimediali, materiali prodotti dai musei e messi a disposizione su piattaforme digitali liberamente accessibili e tanto altro ancora. Inclusione e condivisione i principi che hanno ispirato le iniziative di Collezione Peggy Guggenheim, Explora, Ficlu e Muse.
Sostegno ai lavoratori
Nel momento dell’emergenza, organizzazioni, associazioni e sindacati del mondo del lavoro appartenenti alla rete ASviS si sono mobilitati per tutelare la sicurezza dei lavoratori e lo svolgimento delle attività consentite, fornendo i dispositivi di protezione al personale sanitario che lavora negli ospedali, facilitando l’applicazione delle norme sui luoghi di lavoro, organizzando webinar informativi, offrendo orientamento e supporto psicologico alle categorie più fragili di lavoratori. Aias, Cgil, Cisl e Uil sono scesi in campo per garantire salute e sicurezza sul lavoro, mentre If life design ha ideato durante la quarantena l’applicazione Life quiz 2030, con l’obiettivo di mettere alla prova idee e convinzioni su temi legati al futuro e alla costruzione di carriere sostenibili attraverso domande stimolanti e occasioni di confronto sul web.
Tra le iniziative di supporto al mondo del lavoro si evidenziano quelle del comparto artigiano e agricolo. Le associazioni di categoria, come Confartigianato e Cna, hanno fornito ad esempio supporto alle piccole e medie imprese artigiane attraverso la creazione del Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato (Fsba), utile a sostenere il reddito dei dipendenti nei casi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, ma anche di cruscotti informativi sul tema Covid e task force di personale dedicato alle interpretazioni legislative generali e settoriali, alla consulenza operativa e organizzativoa collegata all’emergenza.
Sostegno ai produttori, pubblicazioni sulle innovazioni in agricoltura, buone pratiche di agricoltori virtuosi sono invece alcuni esempi di quanto realizzato da Fairtrade Italia, Santa Chiara lab e Accademia dei Georgofili per il settore agricolo. Sul fronte della ricerca in agricoltura e della relativa valorizzazione delle buone pratiche si segnala l’iniziativa AgrifoodXripartire realizzata dal Segretariato italiano Prima, istituito presso l’Università di Siena - Santa Chiara lab. Sul portale “Osservatorio Prima sull'innovazione (Poi)”, piattaforma digitale progettata per monitorare e divulgare i più recenti risultati della ricerca, dell'innovazione e della formazione nel campo dello sviluppo agroalimentare nell'area del Mediterraneo, sono state raccontate le sfide, le pratiche e le innovazioni di un Paese che guarda alla ripartenza.
Donne, migranti, disabili, anziani
Le conseguenze del lockdown si sono riverberate con maggiore forza sulle fasce più fragili della popolazione, tra cui le donne, i migranti, gli anziani e i disabili. Tante le associazioni e organizzazioni della società civile, come Arci, Coordinamento donne nel mondo, Rete per la parità, WeWorld, Fondazione Asphi e Cbm Italia onlus che hanno adeguato programmi e attività, nei limiti imposti dalle restrizioni, per continuare a garantire supporto alle categorie vulnerabili in Italia e all’estero. Incontri informativi su smart working e disabilità, campagne di sensibilizzazione sulle norme igieniche da rispettare per evitare il contagio, e-learning, mediazione linguistica nelle strutture sanitarie, orientamento da remoto e supporto legale sono solo alcuni dei contributi realizzati per far fronte all’emergenza.
Ne è un esempio il ciclo di webinar gratuiti che la fondazione Asphi ha organizzato su "Anziani fragili a domicilio" per sostenere coloro che, avendo in carico la gestione della cura dei familiari anziani a casa, durante l’emergenza hanno dovuto fare i conti con una situazione ancora più difficile dovuta all’impossibilità di usufruire dei servizi dedicati.
Cmb Italia si è impegnata specialmente nel supporto alla disabilità creando sul proprio sito un centro risorse documentale su Covid-19 e disabilità, che offre e rende facilmente accessibili contenuti che promuovono il disability mainstreaming e il coinvolgimento attivo e la tutela dei diritti delle persone con disabilità nella risposta all’emergenza sanitaria.
A sostegno delle donne invece sono stati attivati sportelli di ascolto e supporto psicologico a distanza, dedicati specialmente ai casi di violenza, ma anche campagne di sensibilizzazione come “Together we balance”, promossa da WeWorld per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sullo squilibrio dei carichi famigliari a sfavore delle donne.
Le organizzazione non governative come ActionAid, Aoi, e Link2007, nonostante le difficoltà legate ai provvedimenti presi per il contenimento del virus, hanno continuato a operare in tutti i Paesi del mondo in cui erano già attive al fianco delle comunità più povere e vulnerabili e alle autorità sanitarie nazionali, rafforzando il loro impegno. Lvia, ad esempio, membro della rete Link2007, ha deciso di rimanere in Senegal, riconvertendo i propri progetti di sviluppo economico, per contribuire a mitigare gli aspetti socio-economici del virus. L'Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Aoi) ha realizzato una raccolta dati e video sulle attività che le organizzazioni aderenti hanno realizzato nell’emergenza Covid19 in Italia e all'estero. Circa 1.500 gli operatori tra dipendenti e volontari impegnati in attività di sostegno alle fasce di popolazione più vulnerabili, supporto medico rifugiati, minori e senza fissa dimora, distribuzione di pasti e spese solidali.
Clima, ambiente e natura
Il tema del cambiamento climatico e del legame tra uomo e ambiente, durante il lockdown, è stato spesso al centro del dibattito pubblico. Si inseriscono in tale filone le iniziative di Aimef, Cogeme, Jane Goodall Insitute, Omd, Le mille e una notte e Wwf Italia che attraverso webinar su economia circolare e cambiamento climatico, approfondimenti su natura e medicina forestale, poi ricette e consigli green hanno portato l’attenzione dell’opinione pubblica sulla relazione tra la salute del Pianeta e la salute umana e, più in generale, su quella tra uomo e natura. L’improvvisa necessità di distanziamento sociale ha fatto sì inoltre che si rivalutasse il valore dei piccoli comuni delle aree interne e montane. Il Club alpino italiano e la onlus Re-cycle hanno dato vita a una serie di progetti per far ripartire le attività nel segno di un turismo più sostenibile e di nuove opportunità di sviluppo e di inclusione sociale per i territori montani. Per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla bellezza e l’importanza della tutela della montagna il Cai ha anche organizzato la rassegna di film oline “La montagna a casa”, un’iniziativa che offre lungometraggi, cortometraggi e documentari del catalogo della Cineteca del Cai a disposizione settimanalmente sul canale Youtube del Cai.
Altre iniziative
Pur non potendo rientrare nella campagna #AlleanzaAgisce, molte altre iniziative sono state sottoposte all’attenzione dell’Alleanza per poter essere diffuse attraverso altri canali dell’ASviS.
Tra queste si segnalano, ad esempio, le misure per contribuire alle strategie di ripresa post Coronavirus attuate dal gruppo Enel, tra le quali lo stanziamento di 23 milioni di euro a favore del Terzo settore, attività̀ della Protezione civile, amministrazioni locali; il sostegno al Servizio sanitario nazionale tramite la donazione di un collegamento alla rete elettrica di E-distribuzione; infine, l’attivazione di una campagna interna di crowdfunding gestita da Enel cuore, organizzazione non governativa creata per coordinare i fondi aziendali per attività di beneficenza e solidarietà. Per garantire la tutela dei propri dipendenti, Enel ha inoltre stipulato l’accordo “Banca delle ferie”, siglato con le organizzazioni sindacali del settore per i lavoratori impegnati in attività ridotte o sospese durante il periodo di lockdown. Infine, il Gruppo Unipol ha donato 20 milioni di euro per supportare il sistema sanitario delle regioni maggiormente colpite dall’emergenza e concesso la possibilità a chi detiene una polizza Rca di richiedere un voucher pari a un mese di polizza che potrà essere usato per il rinnovo della polizza stessa.
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di Elita Viola