Notizie dal mondo ASviS
Nel 2024 l’ASviS ha dovuto “procedere di bolina”, ma ha fatto molta strada
Nonostante le difficoltà globali, l’Alleanza ha realizzato numerose iniziative per contribuire all’attuazione dell’Agenda 2030 in Italia, attraverso eventi, pubblicazioni e molto altro. Ecco un bilancio sui risultati dell’anno. 22/12/24
Il vento non è stato favorevole quest’anno, segnato da molteplici crisi e profondi cambiamenti sia sul piano nazionale che internazionale, ma l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), grazie anche al contributo di migliaia di esperte ed esperti dalle oltre 300 organizzazioni della società civile, è riuscita a fare molte cose. “Quando il vento soffia contro la barca, non basta tenere la barra dritta, ma devi andare di bolina, con un’andatura a zig-zag che ti consenta comunque di cogliere la spinta del vento”, ha detto Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS.
Così anche quest’anno l’Alleanza è riuscita a mobilitare il Paese, favorire lo sviluppo di una cultura della sostenibilità a tutti i livelli e contribuire alla definizione di politiche per l’attuazione dell’Agenda 2030 dell’Onu. Come? Vediamo di ripercorrere insieme il 2024, offrendo link a materiali e cronache per chi volesse approfondire i contenuti.
Gli ASviS Live
Dalla finanza al dissesto idrogeologico, dalla giustizia tra generazioni alla territorializzazione dell’Agenda 2030, l’elaborazione di scenari futuri e molto altro. L’ASviS ha organizzato decine di eventi per sollecitare il dibattito tra istituzioni, imprese e società civile su tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile: economica, sociale, ambientale e istituzionale.
Il seminario su tassonomia e rendicontazione di sostenibilità è stato l’occasione per mettere a confronto i diversi attori del sistema economico e finanziario e discutere quali saranno le implicazioni delle nuove normative europee sul contesto italiano. È ora di “cambiare i meccanismi contabili e decisionali”, è stato sottolineato.
Del contributo fondamentale dei servizi ecosistemici e degli strumenti per la loro tutela si è parlato invece nell’evento “Il ruolo, la valorizzazione e il pagamento dei servizi ecosistemici”, in cui è stato ricordato che “dobbiamo essere in rapporto stretto con la natura, che ci offre delle opportunità per il nostro benessere”.
Il 22 febbraio l’ASviS ha celebrato, per il secondo anno consecutivo, l’inserimento in Costituzione del principio di giustizia intergenerazionale fortemente voluto dall’Alleanza, con l’evento "La giustizia tra generazioni: dalla modifica della Costituzione alla pratica", in cui è stata posta particolare attenzione sulla necessità di dare ai giovani maggiore fiducia, responsabilità e formazione per migliorare la loro partecipazione democratica. “La modifica deve determinare un profondo cambiamento di politiche e comportamenti pubblici. Lo dico con una certa amarezza: questi cambiamenti ancora non si vedono, la politica non sta realizzando le azioni necessarie per far crescere la partecipazione giovanile alla vita pubblica”, ha sottolineato la presidente ASviS Marcella Mallen. “È chiaro che c’è sfiducia nei confronti della politica se c’è disaffezione al voto”, ha aggiunto il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi, “l’inversione di tendenza si dimostra esclusivamente con la capacità di mostrarci affidabili”. A giugno, finalmente, qualcosa si è mosso: la Corte costituzionale ha emesso la prima storica sentenza ambientale, dichiarando illegittimo il Decreto Priolo sulla base della modifica costituzionale.
A maggio c’è stata l’ottava edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, che si è aperta con una conferenza a Ivrea sulle opportunità offerte dalla transizione ecologica e sul ruolo chiave del settore privato, e si è chiusa a Roma presso l'Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei deputati con la presentazione dei risultati della manifestazione alle istituzioni, nonché delle raccomandazioni e proposte per prendere decisioni coerenti con l’Agenda 2030. L’ASviS, insieme ai suoi Gruppi di lavoro, ha organizzato direttamente 30 eventi, che hanno abbracciato il Paese da Nord a Sud attraverso sei tappe (Ivrea, Torino, Bologna, Milano, Palermo e Roma), con oltre 85 ore di diretta, cinque milioni di persone raggiunte e 1,3 milioni di visualizzazioni. In questa pagina sono disponibili i link a tutte le cronache degli eventi ASviS al Festival.
In autunno, l’ASviS ha partecipato al Forum mondiale dell’Ocse sul benessere con un seminario, speaker di alto livello e uno stand. Con il vertice di Roma si è voluto dare seguito alla riflessione sul superamento del Pil nella valutazione dei progressi sullo sviluppo sostenibile. “Oggi disponiamo di dati sufficienti per agire; la conoscenza è ben sviluppata tra gli esperti, ma non abbastanza tra i decisori politici e soprattutto deve arrivare all’intera società. Per quanto riguarda le politiche, esistono due ‘elefanti nella stanza’: la politica di bilancio e le disuguaglianze di mercato”, ha sottolineato Giovannini al Forum.
A Ecomondo, invece, in un evento a cui hanno partecipato l’ASviS e il ministro Valditara, si è parlato dell’importanza della formazione nel percorso di promozione della transizione ecologica. “Nove imprese su dieci non trovano il giusto profilo”, è stato evidenziato, la transizione green ha bisogno di competenze e investimenti nell’innovazione.
Il 2024 si è concluso con gli altri due principali appuntamenti annuali organizzati dall’ASviS: la presentazione del Rapporto “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”, quest’anno dal titolo “Coltivare ora il nostro futuro”, e del Rapporto “I Territori e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”, con un riferimento chiaro nel titolo “Alle radici della sostenibilità”. “Il Governo superi le contraddizioni tra le parole e le azioni rispettando gli impegni internazionali ed europei”, ha chiesto l’ASviS, sollecitando la politica, durante il primo evento, a mettere in campo una visione di futuro (qui la cronaca). “O affrontiamo con determinazione e visione strategica l’assetto del Paese, dal punto di vista idrogeologico e della cura del territorio, o continueremo a rincorrere emergenze, senza riuscire a determinare gli strumenti efficaci per mettere a punto gli ecosistemi”, ha evidenziato il presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini durante il secondo incontro (qui la cronaca). Il Rapporto “Coltivare ora il nostro futuro” è stato oggetto di approfondimento anche in quattro ASviS Live dedicati alle quattro dimensioni della sostenibilità (qui le cronache: istituzioni, economia, società e ambiente), seguiti da quasi 300mila persone. Visione, confronto e accelerazione sono i tre concetti ricorrenti che forse più di altri hanno caratterizzato gli incontri, che hanno visto la partecipazione di esponenti delle istituzioni, come il sottosegretario all’Economia e le finanze Federico Freni e il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, nonché di politici, rappresentanti di confederazioni e associazioni, imprese, esperte ed esperti. Si è discusso di Europa e giovani, della Legge di bilancio 2025 e delle direttive europee su dovere di diligenza e rendicontazione della sostenibilità, di lavoro e lotta alla povertà, del Regolamento europeo sul ripristino della natura e di politiche ambientali.
Nel corso dell’anno si segnala, infine, la partecipazione dell’ASviS a diverse audizioni alla Camera o al Senato, tra cui quelle sul Ddl Bilancio 2025, il Decreto Salva Casa e la Legge quadro aree protette.
Il Festival dello Sviluppo Sostenibile
Anche quest'anno, per l'ottava edizione consecutiva, la manifestazione sulla sostenibilità nata su iniziativa dell’ASviS è riuscita a sollecitare una grande mobilitazione della società civile, in Italia, all’estero e online. Università e scuole, Regioni e città, associazioni, ma anche cittadine e cittadini, imprese e istituzioni, tutti insieme per diffondere i messaggi dello sviluppo sostenibile. La campagna del Festival “È il momento di aprire gli occhi. #GUARDIAMOALFUTURO” diffusa sulle reti Rai, Tv e radio ha registrato oltre 69 milioni di contatti, mentre sui social media sono state raggiunte 80 milioni di impression.
Le centinaia di realtà che si sono attivate in prima persona hanno organizzato oltre 900 eventi, a cui si sono aggiunte circa 350 iniziative “gemellate” con il Festival dello Sviluppo Sostenibile. Numerosi i “Nuovi percorsi” realizzati, tra cui “L’elefante nella stanza”, il podcast di Rai Radio, ASviS e Amref Health Africa per abbattere stereotipi e luoghi comuni, proiettando gli ascoltatori verso una visione più realistica del continente africano, e “Voci sul futuro”, la serie di incontri organizzati con Ansa per discutere di temi fondamentali non solo per il presente, ma anche per i prossimi anni, attraverso il confronto con esperti italiani e internazionali. Un prezioso contributo è stato dato dalla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus), che ha sollecitato gli atenei portando alla realizzazione di centinaia di eventi, dagli organizzatori dei Festival territoriali di Delta del Po, Garda, Modena, Monza, Parma e Sardegna, e dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, che ha portato il Festival nel mondo in 23 diversi Paesi attraverso il coinvolgimento di sedi diplomatiche, istituti di cultura italiani all’estero e ambasciate estere in Italia. L’intera manifestazione, vero e proprio “patrimonio di partecipazione democratica”, come è stato definito alla conferenza di chiusura, è stata resa possibile grazie al supporto dei media partner Ansa e Rai e di tutti i sostenitori. Qui sono raccolti tutti i risultati della manifestazione attraverso articoli, video, foto e molto altro ancora.
Le pubblicazioni
Partendo dai due Rapporti annuali, a cui abbiamo già accennato in riferimento agli eventi, proviamo a riepilogare brevemente le pubblicazioni realizzate quest’anno, grazie al lavoro del vasto numero di esperte ed esperti appartenenti alla rete dell’Alleanza. Il Rapporto “Coltivare ora il nostro futuro” ha fatto il punto sull’avanzamento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 a livello nazionale ed europeo, oltre a offrire un’analisi globale, attraverso dati e centinaia di proposte trasversali e settoriali. L’edizione di quest’anno ha individuato anche quattro game changer da cui potrebbe dipendere il futuro del nostro Paese. È possibile esplorare il Rapporto in questa pagina del sito, dove troverete anche infografiche interattive, indicatori statistici, card social, video e molto altro.
Invece il Rapporto Territori “Alle radici della sostenibilità”, realizzato con il contributo incondizionato di Federcasse e Wind Tre, ha mappato l’avanzamento di Regioni, Province e città metropolitane verso l’Agenda 2030. Sono emerse particolari criticità su povertà, acqua e qualità degli ecosistemi terrestri, mentre è andata meglio su istruzione ed economia circolare. Nel documento sono presenti anche una rassegna delle esperienze di territorializzazione degli SDGs, analisi sulle disuguaglianze territoriali e sui rischi naturali, approfondimenti sull’impatto della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile sui territori e le politiche di coesione, oltre a 30 buone pratiche già attuate nei territori e proposte su quattro questioni prioritarie: ripristino della natura nelle città e nei territori, politiche climatiche per le città, rigenerazione urbana e questioni abitative, e politiche per la montagna e le aree interne. Anche in questo caso sul sito troverete infografiche interattive, card social, video e anche delle sintesi regionali.
Un terzo importante Rapporto realizzato dall’ASviS quest’anno, presentato in apertura del Festival, è “Scenari per l’Italia al 2030 e al 2050. Le scelte da compiere ora per uno sviluppo sostenibile”. Il documento ha illustrato chiaramente come le politiche adottate nel corso degli ultimi 18 mesi non siano in grado di produrre quel cambio di passo prefigurato dalla Strategia nazionale approvata dal governo a settembre 2023, ma ha anche indicato le possibili strade che ora possiamo prendere, presentando scenari per l’Italia sviluppati con Oxford Economics che dimostrano come investire e accelerare subito sulla transizione ecologica convenga.
L’Alleanza ha pubblicato anche diversi Policy brief: l’analisi della Legge di bilancio 2025, con le proposte per migliorare nell’ottica della sostenibilità il testo in discussione in Parlamento, che attualmente risulta prudente ma poco ambizioso per contribuire significativamente all’attuazione dell’Agenda 2030; “La partecipazione democratica giovanile: problemi attuali e possibili soluzioni”, che ha sottolineato come la politica sia distante e inaccessibile per molti giovani, per avvicinarli alle istituzioni servono misure come il voto a distanza, il potenziamento del Servizio civile e la valutazione dell’impatto generazionale delle leggi; “Politiche di prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico. Proposte per un approccio integrato”, che ha evidenziato come servirebbero 26 miliardi di euro per mettere in sicurezza il territorio italiano, ma in sette anni 20 miliardi siano andati all’emergenza e solo due alla prevenzione; "La rendicontazione di sostenibilità nel contesto europeo e italiano: una rivoluzione in atto”, che fornisce un’analisi sintetica del complesso quadro europeo, extra-europeo e italiano rispetto all'evoluzione delle normative sul reporting di sostenibilità, avanzando proposte e raccomandazioni alle istituzioni del nostro Paese.
Sono stati realizzati poi due Quaderni: “I ‘Climate City Contract’ delle nove città italiane della Missione Ue sulla neutralità climatica entro il 2030”, che raccoglie le testimonianze delle nove città italiane che si sono impegnate a diventare neutrali entro la fine del decennio, attraverso piani e investimenti; “Obiettivi di sviluppo sostenibile e politiche europee. Verso il patto sul futuro”, consegnato in anteprima al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha fatto una ricognizione del mandato della legislatura europea 2019-2024 in vista delle elezioni di giugno, nella prospettiva degli SDGs e del Summit Onu sul futuro.
Due i Position Paper: uno dedicato alle organizzazioni culturali e lo sviluppo sostenibile, che raccoglie buone pratiche del settore, esamina le narrazioni distorsive e individua le urgenze da affrontare per alzare i livelli di consumo culturale in Italia; l’altro alla tutela dei servizi ecosistemici, che espone buone pratiche per contrastare lo sfruttamento intensivo delle risorse, come la perequazione territoriale e il pagamento dei servizi ecosistemici.
Infine, ma non meno importanti, due documenti sul futuro: “Mille schegge di futuro. Il mondo di domani secondo FUTURAnetwork”, un volume di 35 schede su argomenti significativi per i prossimi anni, dall’allungamento della vita all’AI, con i link a quasi mille articoli online per farsi un’idea sui possibili scenari e compiere oggi le scelte necessarie per un domani sostenibile; la traduzione italiana dei tre documenti approvati dall’Onu al Summit sul futuro: il Patto sul futuro, il Patto digitale globale e la Dichiarazione sulle generazioni future. Sui tre testi, particolarmente rilevanti per il rilancio delle istituzioni internazionali e del multilateralismo l’Alleanza si è pronunciata a settembre e ha dedicato articoli (“Non un pezzo di carta”, “multilateralismo fuori dall’orlo del baratro”) e dibattiti nella rubrica radiofonica e podcast di Radio Radicale Alta sostenibilità (puntate su digitale, future generazioni e una valutazione finale).
Le collaborazioni
Rai, Ansa, Maeci, Dipartimento per l’informazione e l’editoria, Coni, Salone del Libro e Fondazione Musica per Roma, ma anche Fabio Volo, Ied, Will Media, Cinemovel, Confimprese ed Elle Getting Greener. Sono le tante partnership portate avanti quest’anno dall’ASviS per promuovere lo sviluppo sostenibile.
Con la Rai, in particolare, è stato siglato un accordo di collaborazione per ampliare e rafforzare le attività svolte insieme fin dal 2016 con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità e contrastare le fake news. Nel corso dell’anno sono state portate avanti numerose iniziative, dal podcast “L’elefante nella stanza- 10 notizie dal futuro dell’Africa” alla campagna “M’illumino di meno” dal glossario sulla sostenibilità (che quest’anno ha raggiunto le cento parole) alle trasmissioni radiofoniche “Museo dei futuri” e “Io, Chiara e il Green”.
Anche con il Coni è stato siglato un accordo nell’ottica di consolidare la promozione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile nelle manifestazioni e nelle attività sportive, tramite la realizzazione di iniziative e progetti che riguarderanno in particolare l’educazione ambientale, la parità di genere e l’inclusione sociale.
Grazie a un accordo con la Fondazione Musica per Roma, invece, l’Auditorium Parco della Musica diventerà “casa della sostenibilità”, ospitando eventi scientifici e divulgativi e trasformandosi in un laboratorio di idee sui temi dello sviluppo sostenibile.
In foto: Giovanni Malagò (presidente Coni) ed Enrico Giovannini (direttore scientifico ASviS)
I premi
Quest’anno l’ASviS ha organizzato diverse premiazioni per riconoscere l’impegno di chi sta portando avanti buone pratiche di sostenibilità.
Al concorso “Facciamo 17 Goal. La scuola e l’Agenda Onu 2030 per uno sviluppo sostenibile”, promosso dall’ASviS insieme al ministero dell’Istruzione e del merito (Mim), hanno partecipato istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, presentando oltre 150 elaborati e coinvolgendo migliaia di studentesse e studenti per promuovere una cultura della sostenibilità. Dalla progettazione, costruzione e cura del giardino scolastico ai video sulle iniziative di straordinario rilievo delle donne, dalla realizzazione di una comunità energetica a un progetto sul valore dell’acqua. Qui i vincitori con i loro elaborati.
La quinta edizione del Premio “Giusta transizione”, dedicato a chi si impegna per trasformare la società con progetti e azioni attente all’ambiente e alle persone e che ha ricevuto oltre 30 candidature, è stata vinta dalla società Lyondell Basell, con la tecnologia MoReTec per la circolarità della plastica. Altre quattro attività sono state ritenute meritevoli di segnalazione: le iniziative di riforestazione e i percorsi di formazione della Fondazione Sylva; i gruppi di acquisto di auto elettriche di Ecoverso; le rassegne cinematografiche realizzate dal Circolo Laudato Si’ “Sala Teatro San Giorgio”; il progetto di clean up e educazione dell’eco-attivista Leandro Olivieri.
L’Innovation Village Award 2024, il premio organizzato da Knowledge for Business in collaborazione con ASviS ed Enea che celebra l’eccellenza dell’innovazione sostenibile e tecnologica e che ha visto la partecipazione quest’anno di 192 progetti da tutta Italia, è stato vinto da Limitless, la sedia a rotelle futuristica. Secondo posto per Servati, la scarpa che unisce design e sostenibilità.
Il premio “Pa a colori”, l’iniziativa di Forum Pa in collaborazione con l’ASviS ideata per scoprire e valorizzare i migliori progetti realizzati per rendere la pubblica amministrazione pronta a rispondere alle sfide del futuro, è stato assegnato secondo sette ambiti diversi (Pa competente, accogliente, digitale, sostenibile, semplice, aperta, vicina). Qui tutti i vincitori e i progetti.
Numerose altre premiazioni hanno visto il coinvolgimento dell’ASviS, soprattutto durante il mese del Festival dello Sviluppo Sostenibile, da “Scuola attiva”, organizzato da Sport e salute e dal Mim in collaborazione con il ministro per lo Sport e i giovani, al concorso per scuole primarie e secondarie di primo grado “Consapevolmente in viaggio: un’Agenda nello zaino”, promosso da Trenitalia in collaborazione con Bandusia, fino al Green global banking - Gran premio sviluppo sostenibile financial services for SDGs, organizzato da Assosef. Collaborazioni sui premi anche nel resto dell’anno, come per la prima edizione del Premio regionale sostenibilità in Friuli-Venezia Giulia volto a diffondere la cultura della sostenibilità nel territorio e tra le imprese.
In foto: la premiazione del concorso "Facciamo 17 Goal"
Le iniziative per l’Europa
L’ASviS ha dedicato particolare attenzione quest’anno all’Europa, anche in vista delle elezioni Ue, considerato il ruolo chiave che il continente gioca nel mondo e sul percorso di transizione degli Stati membri. Durante il Festival è stata dedicata una pagina del sito al tema. Nei primi sei mesi, in particolare, l’Alleanza ha raccolto le idee e presentato all’evento di chiusura del Festival un Manifesto di sette proposte per un’Europa sostenibile, nonché realizzato un’analisi delle proposte contenute nei manifesti dei partiti politici europei in vista delle elezioni di giugno.
È stato pubblicato il Quaderno sulle politiche europee e gli SDGs (vedi la sezione “Pubblicazioni” di questo articolo) e realizzata la rubrica “Europa 2030: speciale elezioni” su Radio Radicale per conoscere da vicino e interrogare i candidati alle elezioni rispetto ai temi dello sviluppo sostenibile. Sono stati organizzati anche diversi dibattiti sull’Ue durante il Festival e, in chiusura, il “Concerto per un’Europa sostenibile”.
Si segnala, infine, che nell’ambito di Real Deal, progetto di ricerca promosso dall’Unione europea per coinvolgere la cittadinanza nei processi decisionali e sollecitare la partecipazione attiva, l’ASviS ha organizzato un’assemblea deliberativa di 125 cittadine e cittadini sulle riforme e sugli investimenti prioritari che il nostro governo dovrebbe portare avanti nell’ambito del Green Deal europeo.
Le attività di formazione ed educazione
Quest’anno si è svolta la quarta edizione della Scuola per le Regioni e le Province autonome, con 41 partecipanti provenienti da tutta Italia, e la Prima edizione della Scuola di coprogettazione per l’innovazione sociale. Sono stati diffusi a tutta la Pubblica amministrazione due percorsi formativi digitali (“Il ruolo delle PA per la trasformazione sostenibile” e “Il ruolo degli enti territoriali per la trasformazione sostenibile”). È stato inoltre aggiornato il corso e-learning “Azienda 2030 – Le opportunità dello sviluppo sostenibile”, valorizzato tra l’altro all’interno di una nuova pagina del sito ASviS interamente dedicata alle imprese.
“L’Agenda che fa Scuola: scenari, prospettive e strumenti per futuri sostenibili” è invece il titolo del corso di formazione per docenti promosso dal Mim e dall’ASviS, partito a marzo, per esplorare le tematiche connesse ai cinque pilastri dell'Agenda 2030 (Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, Partnership), fornendo strumenti per costruire futuri sostenibili.
Per formare i docenti l’ASviS ha collaborato anche con altri soggetti: con Edulia Treccani è stata avviata l’iniziativa “Insieme per creare consapevolezza sull'Agenda 2030”, un progetto educativo digitale, composto da tre percorsi diversi, con l'obiettivo di sensibilizzare giovani, docenti e studenti sui principi dello sviluppo sostenibile; con DeaScuola è stato organizzato un ciclo di webinar, dal titolo “L’Agenda si fa insieme: il futuro possibile”, per approfondire forme di collaborazione e di azione collettiva per la realizzazione dell’Agenda 2030, che proseguirà anche nel 2025.
Ai giovani è stato dedicato poi, oltre al concorso Mim-ASviS (si veda la sezione “Premi”), il progetto pluriennale “Gift. Giovani, impegno, futuro, territorio”, cofinanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) e promosso da Save The Children, in partenariato con ASviS, Edi Onlus e Fondazione Mondo Digitale, che propone una serie di attività per accrescere le conoscenze delle ragazze e dei ragazzi rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile, tra cui quattro schede realizzate dall’ASviS, videolezioni, esercitazioni e altri materiali. In occasione dell’Earth Day 2024, infine, l’ASviS ha organizzato all’Auditorium di Roma dei laboratori per bambine e bambini sull’impronta ecologica e l’Agenda 2030.
E il 2025?
L’ASviS ha condiviso a dicembre, durante la Conferenza degli Aderenti, il denso programma per il nuovo anno e annunciato la trasformazione in Ente del terzo settore e la composizione del nuovo Comitato scientifico, composto da persone di elevata competenza e prestigio a livello nazionale e internazionale che supporteranno l’Alleanza nell’elaborazione della sua visione strategica. Nel 2025, oltre ai Rapporti annuali, sono previste altre pubblicazioni, tra cui una dedicata alla Nature restoration law. Prenderà il via “Ecosistema futuro”, progetto che vuole unire i centri di ricerca, gli esperti di Strategic forecasting e chi si occupa di elaborare soluzioni per il domani, per mettere il dibattito sui “futuri possibili” e su quelli “desiderabili” al centro della riflessione culturale, politica, economica e sociale del Paese. Ci sarà la nona edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, dal 7 al 23 maggio. E… non vogliamo anticiparvi troppo su ciò che bolle in pentola, ma potete iscrivervi alla nostra newsletter per seguire tutte le attività e gli aggiornamenti sullo sviluppo sostenibile e vi lasciamo con sette parole che ci auguriamo possano guidare le scelte nostre (e speriamo dei politici) nel 2025. Buone feste a tutte e tutti!
di Flavia Belladonna e Monica Sozzi
In foto, da sinistra a destra: Enrico Giovannini (direttore scientifico ASviS),
Pierluigi Stefanini e Marcella Mallen (presidenti ASviS), Giulio Lo Iacono (segretario generale ASviS)