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L’Italia e il Goal 16: disciplinare comunicazione online, servono equità e rispetto
Il Rapporto ASviS sottolinea gli effetti positivi della crisi sull’Obiettivo, ma anche la necessità di tutelare le libertà fondamentali. In Italia migliora la criminalità, ma manca una riforma incisiva del sistema giudiziario. [VIDEO] 29/10/20
Le politiche per il Goal 16: a che punto siamo
L’“Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica”, varata dal Miur Decreto Ministeriale n. 35 del 22 giugno 2020, costituisce una cornice al cui interno rientrano molteplici Target del Goal 16. Una buona attuazione delle linee guida proposte potrebbe condurre, attraverso lo studio della Costituzione, dello sviluppo sostenibile e della cittadinanza digitale, ad una crescita della consapevolezza culturale delle nuove generazioni sui valori della legalità e della non violenza, del rispetto delle diversità e del contrasto alle discriminazioni, quali fondamenti essenziali per edificare una società più pacifica, giusta, inclusiva e sostenibile.
Relativamente al contrasto a ogni forma di violenza e alla riduzione dei tassi di mortalità connessi, nella Legge 17 luglio 2020, n. 77, di conversione con modifiche del Decreto “Rilancio”, vengono aumentate le risorse e le misure di ristoro per le vittime dei reati di violenza e discriminazioni sessuali. Analogamente, avendo la fase di lockdown aumentato i fenomeni di violenza digitale, cyberbullismo e sexting, appare opportuno il comma 256 della Legge 27 dicembre 2019 n. 160, il quale prevede lo stanziamento di un milione di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022 per la formazione dei docenti sul tema della prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo.
Sulla questione del traffico, dello sfruttamento e della violenza sui bambini, va segnalata l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli allontanamenti di minori dalle famiglie e sugli affidamenti a comunità, a seguito dell’approvazione il 20 luglio 2020 alla Camera della Proposta di legge C. 1887.
Sul tema dello Stato di diritto, è rilevante la Legge 25 giugno 2020 n. 70, in cui sono previste misure in materia di intercettazioni, ordinamento penitenziario, giustizia civile, amministrativa e contabile e per l’introduzione del sistema di allerta Covid-19. Si segnala inoltre che nel Consiglio dei Ministri n. 29 del 13 febbraio 2020, il Governo ha approvato un Disegno di legge per la riduzione dei tempi del processo e per la formulazione di una risposta più veloce alla domanda di giustizia dei cittadini.
In merito alla lotta di tutte le forme di criminalità organizzata si segnala l’articolo 103 della Legge 17 luglio 2020 n. 77 che, al fine di contrastare forme di violenza e sfruttamento, introduce forme di regolarizzazione dei lavoratori, italiani e stranieri, impiegati in agricoltura, nella cura della persona e nel lavoro domestico.
Sulla riduzione della corruzione e della concussione, il Consiglio dei Ministri, in data 6 luglio 2020, ha approvato il Decreto Legislativo, di attuazione della Direttiva 2017/1371/UE relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale (Direttiva Pif). Si segnala inoltre che la Legge 11 settembre 2020, n. 120 prevede interventi in materia di contratti pubblici ed edilizia, oltre che semplificazioni procedimentali e in tema di responsabilità dei funzionari pubblici.
Per quanto riguarda la trasparenza del rapporto tra istituzioni e cittadini, la partecipazione pubblica ai processi decisionali e il diritto di accesso, con il Decreto “Rilancio” (art. 230) è stato istituito il nuovo Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, destinato a sostenere una strategia di condivisione e utilizzo del patrimonio informativo pubblico a fini istituzionali, di implementazione diffusa e di messa a sistema dei supporti per la digitalizzazione.
Con riferimento al principio di rappresentanza democratica va notato che il ricorso frequente a Decreti del Presidente del Consiglio dei ministri durante la fase emergenziale ha privato sovente il Parlamento della facoltà di incidere realmente sui contenuti dei vari provvedimenti. Tale propensione alla responsabilità dell’azione del Governo, seppure motivata dalla straordinaria fase di emergenza Covid-19, se non adeguatamente perimetrata, può incidere negativamente sui principi di democrazia rappresentativa garantiti dal sistema parlamentare e dall’equilibrio dei poteri previsto dalla Costituzione.
Leggi tutti gli sviluppi normativi sul Goal 16.
L’Europa e il Goal 16
Il Goal 16 mostra, a livello europeo[1], un miglioramento del livello del composito tra il 2010 e il 2018 per la maggior parte degli stati. Danimarca e Finlandia presentano i valori più alti grazie ad un basso livello di criminalità e a un’alta fiducia nel Parlamento europeo. Molto basso appare invece il valore della Bulgaria che, nonostante ampi miglioramenti nel campo della riduzione della criminalità, registra un livello estremamente elevato di corruzione. In Italia, il valore del composito migliora lievemente dal 2010 al 2018, grazie al miglioramento degli indicatori relativi alla criminalità, quasi totalmente controbilanciati dal peggioramento dell’indicatore relativo alla fiducia dei cittadini nel Parlamento europeo. L’indicatore di percezione della corruzione è quello che più alimenta la disparità tra i diversi Paesi.
L’Italia e il Goal 16
L’indice composito per l’Italia relativo al Goal 16[2] registra una tendenza negativa fino al 2013, per poi invertire andamento grazie al complessivo miglioramento degli indicatori relativi alla criminalità, sia di quella predatoria (rapine, furti e borseggi) sia degli omicidi. Nel decennio considerato mostrano andamenti favorevoli anche gli indicatori relativi all’efficienza del sistema giuridico e la fiducia nelle istituzioni. Da segnalare, però, il preoccupante incremento delle frodi informatiche, che aumentano del 92% dal 2010 al 2018, e la diminuzione della partecipazione sociale (-4,2 punti percentuali dal 2010 al 2019). Secondo i dati del Ministero dell’Interno relativi al periodo 1° marzo - 10 maggio 2020, si assiste ad una riduzione del 61% del totale dei reati commessi rispetto allo stesso periodo del 2019. In particolare, le rapine diminuiscono del 63%, i furti in abitazione del 76% e gli omicidi del 56%. Nonostante queste informazioni siano relative al periodo dove sono state implementate le restrizioni più dure, si ritiene di poter confermare l’effetto positivo della crisi sul Goal 16 con riferimento al 2020.
Le proposte dell’ASviS su “Pace, giustizia e istituzioni solide”
- Occorre combattere le forme di odio e violenza, investendo sulla prevenzione, la sensibilizzazione al rispetto e alla tolleranza, la cultura della legalità e la rigenerazione del senso civico nelle giovani generazioni. Oltre alle Linee guida varate dal Miur per l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole, per conseguire un miglioramento più immediato della situazione attuale, si propone l’adozione e sottoscrizione da parte di tutte le principali forze e organizzazioni politiche di un codice di condotta che disciplini l’utilizzo dei social media e della comunicazione online secondo criteri di tolleranza, equità e rispetto della persona.
- È necessaria una riforma realmente incisiva del sistema giudiziario, sia dal punto di vista funzionale che gestionale. Oltre a ridurre la durata dei procedimenti, si propone un maggiore consolidamento e diffusione del processo civile telematico, nonché l’utilizzo massiccio, mediante gli opportuni investimenti, di strumenti e risorse di trasformazione digitale.
- In merito ai fenomeni di tratta e sfruttamento, è da osservare che - in aggiunta a quanto segnalato in merito alle disposizioni del DL “Rilancio” - la Legge 199/2016, pur riconoscendo la natura indiretta e sistemica della costrizione allo sfruttamento, si caratterizza per un impianto prevalentemente repressivo, specie nelle applicazioni che ne sono state date finora. Tale impianto andrebbe pertanto integrato in due direzioni: la prevenzione del reato e la tutela efficace delle vittime, attuali o potenziali..
- Con riferimento agli stanziamenti previsti per sostenere la situazione delle imprese e dei professionisti dal Decreto “Rilancio”, e soprattutto a futuri interventi, vanno introdotti meccanismi e strumenti di tracciabilità dei flussi finanziari, come il conto corrente dedicato e il codice univoco.
- In vista della nuova programmazione comunitaria 2021\2027 (in particolare: OP 5 - “Per un’Europa più vicina ai cittadini”), va confermata la facoltà di utilizzo dei fondi previsti dalle politiche di coesione per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie.
- A seguito delle restrizioni delle libertà personali e sociali e della sospensione di alcuni strumenti di accesso e trasparenza, dovute alle misure di contrasto alla pandemia, si evidenzia che preservare le libertà fondamentali nel solco dell’osservanza dei principi della democrazia rappresentativa e del nostro equilibrio istituzionale, seguendo criteri di durata, proporzionalità e ragionevolezza, rappresenta una garanzia del patto fiduciario tra cittadini e Governo, ovvero la coesione sociale.
Guarda tutte le proposte dell’ASviS su “Città, infrastrutture e capitale sociale”
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[1] La lista completa degli indicatori di base sui quali sono costruiti gli indicatori compositi europei è consultabile qui.
[2] La lista completa degli indicatori di base sui quali sono costruiti gli indicatori compositi nazionali è consultabile qui.
A cura di Cecilia Menichella
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